Un’altra immagine ancora più antica. Ecco Piazza della Vittoria (si stenta a riconoscere la piazza del Comune, vero?) negli anni 50. La piazza non è ancora asfaltata, a quanto pare. Il Comune, sul fondo, ha un aspetto da classico edificio di inizio 900. Il cedro è – rispetto all’oggi – un alberello poco più che neonato. Sulla destra estrema, dietro l’albero di leccio, il primo edificio della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia: all’epoca ne era direttore il dottor Alberto Zappelli. All’estrema sinistra, nascosto nell’ombra, un bus della Saca (Società Anonima Carretti Arrugginiti, come si diceva allora; ma in realtà Società Anonima Compagnia Autotrasporti).
Ancora sulla destra, per i quarratini DOC, la macchina del Lolli – ne potrebbe fare la storia Carlo Rossetti: lui la conosceva bene… E in mezzo – udite udite – la prima edicola Matteoni, in muratura. Vendeva anche i valori bollati, francobolli e marche ed era tenuta o da Vivaldo o da suo padre, Elipio, ex-postino che aveva pedalato molto in bicicletta ed era perfino finito in una foto antica scattata a Spedaletto – oggi quella sorta di pasticcio strozzato da cui non si riesce a uscire con troppa facilità, un vero nodo gordiano. In questa piazza – pochi lo sanno ormai – si fermavano anche i circhi equestri che di tanto in tanto si fermavano a Quarrata, e il Comune veniva nascosto da tendoni e tiranti, gabbie di animali compresi i leoni…
Non sembrano favole in questi giorni di perdita di identità?Grazie a questa foto-cartolina di Convalle.
Ancora sulla destra, per i quarratini DOC, la macchina del Lolli – ne potrebbe fare la storia Carlo Rossetti: lui la conosceva bene… E in mezzo – udite udite – la prima edicola Matteoni, in muratura. Vendeva anche i valori bollati, francobolli e marche ed era tenuta o da Vivaldo o da suo padre, Elipio, ex-postino che aveva pedalato molto in bicicletta ed era perfino finito in una foto antica scattata a Spedaletto – oggi quella sorta di pasticcio strozzato da cui non si riesce a uscire con troppa facilità, un vero nodo gordiano. In questa piazza – pochi lo sanno ormai – si fermavano anche i circhi equestri che di tanto in tanto si fermavano a Quarrata, e il Comune veniva nascosto da tendoni e tiranti, gabbie di animali compresi i leoni…
Non sembrano favole in questi giorni di perdita di identità?Grazie a questa foto-cartolina di Convalle.
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