martedì 30 dicembre 2008

Il presepe di Gavazzi


Lo scultore lo ha realizzato nella chiesa di San Francesco

UNO CHE HA preso la chiesa di Sant’Agostino a Colle Val d’Elsa e ci ha infilato dentro 65 metri di presepe, figuriamoci se si sgomenta di fronte al pur considerevole transetto di San Francesco a Pistoia. Lo scultore pistoiese Giuseppe Gavazzi, particolarmente prolifico in fatto di rappresentazioni della Natività (la prima nel ‘74 nella chiesa dell’Autostrada del Sole), ha realizzato per la chiesa pistoiese un presepe centrato «sulla storia della salvezza» e popolato dei personaggi stupiti e malinconici che ci ha lasciato frequentare in quarant’anni di estro artistico.NIENTE a che vedere con lo standard del presepe tormentato da pecorelle giochi di luce sentierini di ghiaia e pastori: la rappresentazione di Gavazzi prosciuga il modellismo e lascia le figure allo stadio di simbolo. Nello stesso spazio convivono la tentazione di Adamo ed Eva, l’Annunciazione, la Natività, la visita dei Magi, l’Ultima Cena, la Crocifissione e la Resurrezione, circondate da enormi sculture lignee abbozzate (il cuore dell’ultima produzione di Gavazzi) a simboleggiare «l’umanità di fronte al Mistero di Cristo: accoglienza, rifiuto, scherno e diffidenza» e sorvegliate da un angioletto posto in cima a un’alta colonna. Si tratta di opere appositamente realizzate (un Cristo sullo sfondo, il Bambino «che avrà tre giorni e guarda com’è già bello grosso»), di altre pensate negli anni per altre situazioni simili, e di altre ancora, apparentemente slegate dal tema sacro e circostanziate per l’occasione.EFFETTO spiazzante: merito anche dell’allestimento, curato dall’architetto Alessandro Andreini (praticamente l’esegeta ufficiale del Gavazzi-pensiero in termini di interpretazione degli spazi espositivi) impiegando piedistalli riciclati, impalcature, bancali, avanzi di cantiere, in perfetta osservazione della regola della povertà francescana. Martedì pomeriggio la chiesa ha ospitato le letture sacre curate da Elisabetta Iozzelli e Geacomo Bardi e accompagnate all’organo da Luciano Vannucci col coordinamento di Giuseppe Golisano e il sostegno della Banca di credito cooperativo di Masiano; il presepe di Gavazzi sarà visitabile fino al 12 gennaio.

Lorenzo Maffucci La Nazione, 30 Dicembre 2008

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