domenica 21 dicembre 2008

TANGENTOPOLI A PESCARA


DOPO L’ARRESTO DEL SINDACO TARGATO PD, A PESCARA EMERGONO DUPLICAZIONI DI INCARICHI, CONSULENZE PAGATE DUE VOLTE, LA STESSA PERSONA CHE FUNGE DA CONTROLLORE E CONTROLLATO… I COMPENSI NON SUPERAVANO MAI 100.000 EURO, PER EVITARE GARE
Tangenti pulite e in nero, spese pazze per il camposanto, contributi elettorali e viaggi gratis. Ma anche un esorbitante numero di consulenze esterne affidate sempre alle stesse persone, cumuli di incarichi sul conto del Comune.Consiglieri per “project financing” che erano contemporaneamente tecnici esterni e componenti della commissione di gara.C’e’ anche questo nelle carte dell’inchiesta sulle tangenti di Pescara che ha portato agli arresti domiciliari il primo cittadino e segretario regionale del Pd, Luciano D’Alfonso, e ha svelato un giro di ricatti e fondi pagati agli imprenditori con finanziamenti illeciti alla Margherita.Scrive il gip: ” E’ davvero clamorosa la frammentazione e la reiterazione degli incarichi di consulenza”.Incarichi molto ben retribuiti, ma mai superiori ai 100.000 euro, per evitare procedure di gara.Due in particolare i consulenti esterni che avrebbero beneficiato di generosi compensi: a uno di loro il Comune versa 125.000 euro per tre differenti incarichi. Consulenze che spaziano dal “supporto a dirigente competente per la formazione” del programma triennale dei lavori pubblici, fino alla collaborazione per valutare un progetto di “project financing parcheggi area centro sportivo”, e infine l’assistenza al Comune per il project financing dei lavori di ampliamento del cimitero.A un altro consulente vengono affidati tre incarichi per complessivi 105.000 euro.Il gip scrive “Si nota anzitutto la duplicazione di incarichi tra i due personaggi, tanto da ipotizzare “un’unica unità funzionale” dal momento che gli studi dei due professionisti hanno sede nei medesimi indirizzi.In pratica il Comune assegnava incarichi esterni in doppione a due consulenti che hanno lo studio nello stesso palazzo.Il costo di queste consulenze fotocopia è stato di ben 340,000 euro.Ma l’anomalia più grossa è un’altra: i due consulenti erano anche controllori, in quanto “componenti della commissione di gara” e venivano retribuiti solo a condizione che venga approvato il progetto controllato.Incarichi e consulenze esterne venivano dati al Comune di Pescara anche in cambio di favori vari, come un’ospitalità gratuita a Europa prossima, la società che sarebbe servita al sindaco e ai suoi collaboratori per deviare i soldi del Comune verso la Margherita.E’ il caso di un indagato che pur pagando regolare affitto di un locale, cedeva gli spazi a Europa Prossima. Un benefattore forse?No - scrive il gip - donava sì il suo appartamento all’associazione, ma è stato nominato “collaudatore per il programma Colle Cetrullo” del comune di Pescara, “direttore dei lavori per il Ponte sud mare”, più consulente per altri due progetti.Emerge da questo scandalo il solito problema della facoltà per gli Enti locali, di assegnare discrezionalmente consulenze esterne, con sperpero di centinaia di migliaia di euro a favore di amici e clientele.Quando magari nei quadri dei dipendenti esistono figure analoghe a cui ci si potrebbe rivolgere a costo zero.Ma una legge che vieti questa prassi chissà perché nessuno la propone…


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