giovedì 22 gennaio 2009

I naufraghi della nave di Tonino


Fa notizia se l’unico consigliere comunale dell’Italia dei Valori di Roma lascia Di Pietro per approdare tra le braccia di Alemanno? In teoria no, visto che si tratta di episodi locali, al massimo da destinare alle pagine di cronaca. Una piccola notizia solo se affrontata in maniera superficiale. In pratica quanto accaduto potrebbe dare il “la” a qualcosa di più grande. Questo perché il tutto succede a Roma, città che meglio di altre rappresenta quel laboratorio politico italiano citato ad ogni occasione buona. E questa è una di quelle. E’ Roma il terreno dal quale partono segnali che non si possono sottovalutare.
All’ombra del Colosseo avvenne lo sdoganamento di Fini, da qui si costruì la candidatura di Rutelli alla Presidenza del Consiglio, fu proprio partendo dal Campidoglio che Veltroni ha tentato la scalata a Palazzo Chigi. Questo consigliere comunale si chiama Gilberto Casciani, uno che a forza di fare politica a livello territoriali è invecchiato. Non è quindi un pivellino. Torna in mente quindi la storiella del topolino pronto ad abbandonare la nave prima che affondi. D’altronde siamo nella città dei Palazzi e certe cose si percepiscono prima che a Montenero di Bisaccia.
Insieme al valoroso Casciani abbandonano l’’Idv anche una piccola truppa di consiglieri impegnati nei municipi e il vice segretario della Federazione Romana. Tutti stufi a quanto pare di tradurre la loro azione politica in mera“ raccolta di firme referendarie”. A Roma, l’Italia dei Valori sta andando in frantumi. Un terremoto, piccolo quanto volete, ma indicativo, molto indicativo sul pessimo momento che vive il partito dell’ex Pm, ed infatti, se alla perdita del piccolo plotone romano ci si aggiungono le ambiguità del patrimonio immobiliare di Tonino, le ombre sui rapporti con l’ex provveditore Mautone e il discutibile operato del figliolo, il risultato è un calo elettorale di circa due punti, come è emerso dagli ultimi sondaggi.
A forza di seminare zizzania antiberlusconiana ecco spuntare nel campo di Tonino della gramigna frutto delle sue malefatte. Ora, considerata la sfrenata passione per l’agricoltura, la semina e i raccolti, a di Pietro non resta che montare sul suo trattore ormai scarburato e dare inizio a questa raccolta molto particolare. Ne avrà di cascine da riempire.


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