mercoledì 18 marzo 2009

BENVENUTI A QUARRATA !





Per non restare nel vago, per non dare troppo poca importanza al processo di “bruttificazione” di un centro che, pur con tutti i limiti che aveva, aveva il sapore di un centro della Toscana… Chi legge queste poche righe si fermi un istante e si interroghi per chiedersi che cosa, della toscanità, sia rimasto a Quarrata.
Quella specie di torre che si vede sul fondo, somiglia da vicino alla torre del municipio di Bistritsa, centro della Transilvania: manca solo un orologio che a ogni quarto d’ora suoni l’inno nazionale romeno; l’edificio della Caripit è letteralmente un orrore, se si ripensa alla pur snaturante mostra Lenzi degli anni 60 (lode alla perizia degli uffici che passano certe oscenità: una firma non basta a far di un mostro un capolavoro di architettura); la fontana sembra fatta apposta per lavarsi i piedi nelle sere calde d’estate e serve benissimo ai bambini per fare la doccia non appena una mamma volta lo sguardo per un istante. E quei cubetti colorati per terra? Cosa hanno a che vedere con l’edilizia toscana quei bei sassolini leziosetti e carucci?
Non è finita: l’ingresso alla piazza sembra il vialetto che dà in un giardino privato. E si parla di arredi urbani? Sui gusti non si discute (… ma quando non sono malgusti o perfino disgusti).Ma si può ridurre così un centro-città?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Le cose sono due: o ti manca totalmente il senso del bello e del brutto o tutto fa brodo pur di parlar male! La piazza può piacere o non piacere, ma dire che era meglio prima e che tutto era più bello un tempo...tutto fa voto,eh? Speriamo...

Anonimo ha detto...

Quando proprio non si sa che dire o si parla di senso del bello che manca o si parla di campagna elettorale. L'anonimo che ha scritto il commento deve essere un rosso-doc del montalbano. Gli farebbe bene un po' di paesi dell'est: imparerebbe che cos'è l'orrido, lo scontato, l'accozzaglia degli stili. Il 68 ha fatto male alla salute: ha fatto passare un sacco di somari senza che sapessero niente. Anche allora cattolici (Barbiana) e comunisti (maestrine della CGIL) si trovarono subito d'accordo... Complimenti al raffinato esteta sostenitore del postcomunismo! La Bulgaria è in Europa: può andarci a vivere. Troverà mille piazze come quella di Quarrata!

Anonimo ha detto...

Sempre la stessa solfa, eh?le solite cosine fritte e rifritte sui comunisti, sui paesi dell'est,sul 68...a me proprio di queste cose non me ne frega e non me ne fregherà mai un tubo! La bulgaria, il postcomunismo...ma che c'entra? Ma un pò di originalità ce l'hai o riesci solo a ripetere queste cantilene?

Anonimo ha detto...

Io a Quarrata sono un ospite, ma non mi sembra che il centro sia come quello di Certaldo o di Monteriggioni. E comunque l'anonimo un pò (lui lo scrive così) isterico che non accetta un'opinione, mi pare davvero che sia un po' (si scriverebbe così) comunista... Ad ogni modo gli piace venire spesso su questo blog: è chiaro che non sa staccarsi da chi lo mette arrosto. Auguri.