mercoledì 4 marzo 2009

L'ITALIA E I SUOI AMICI


Ieri Italia e Libia hanno completato l'iter necessario per la ratifica dell'accordo di amicizia tra i due Paesi.Ad essere sincero, devo dire che di tale affare sinceramente non me ne importa più di tanto.Infatti la questione che mi preme evidenziare è lo squallido atteggiamento tenuto dai governi italiani in occasione di ogni incontro d’affari con il colonnello.Tutte le volte che le nostre strade si incrociano con quelle della Libia, si assiste a questa stucchevole messa in scena dei nostri politici che si genuflettono indecorosamente davanti al colonnello per scusarsi di ciò che il nostro Paese, in epoca coloniale, avrebbe fatto ai Libici.Dinnanzi a tale squallore vorrei essere ottimista e magari illudermi che questo atteggiamento sia dovuto all’esigenza di strappare al colonnello condizioni più favorevoli.Ma tutte le volte ho l’impressione che il politico italiano di turno sia convinto che tale mea culpa corrisponda a qualcosa di veramente dovuto.Sinceramente non vedo di cosa ci dobbiamo scusare.Tutt'al più quello che deve scusarsi è proprio Gheddafi.Innanzitutto per i fatto che, quando prese il potere, cacciò a calci nel sedere molti italiani che lavoravano in Libia.E poi il leader libico farebbe meglio a scusarsi per essere stato uno dei boss del terrorismo internazionale.Sarebbero gradite anche le sue scuse per vari attentati che ci fece e per i missili piovuti sul territorio italiano.Per non parlare delle scuse per varie sparate sull'Italia fatte in divese occasioni.Infine, sempre lui, dovrebbe anche chiedere scusa all'Italia del fatto che quasi tutti i clandestini che arrivano da noi, partono dalle coste libiche.(Qui emerge il cinismo dei nostri governanti che, per renderci meno amara la pillola, ci dicono che da questi trattati avremo anche il vantaggio di una maggiore collaborazione di Tripoli nel nostro tentativo disperato di ridimensionare l’afflusso di clandestini nel nostro Paese).Insomma nelle trattative con questo "criminale" riusciamo sempre a dare il peggio di noi.Tuttavia, se proprio vogliamo essere pignoli, c'è qualcosa che ci deve far sentire in obbligo con il Libici.Si dice che l’Italia, in occasione dell’ attacco degli Usa alla Libia del 1986, avvertì il colonnello dell’imminente bombardamento al suo bunker, consentendogli così di salvarsi.Se è vero questo fatto, questa è l’unica cosa di cui dobbiamo chiedere scusa al Popolo Libico.

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