martedì 17 marzo 2009

LE COLLINE DELLA SPERANZA



Vi ricordate? Avevamo scritto che all’inizio degli anni 70 Caramelli e il l’allora PCI salvarono l’area di Silvione dalla cementificazione indiscriminata. Ecco: nelle foto vedete quale era la posta in gioco.
Oggi i posteri (o i postumi…?) del PCI intraprendono la radiosa carriera dello stimolo all’imprenditoria, del managerialismo, della finanza: cioè, in altri termini, tutto quello su cui avevano sempre sputato è diventato, improvvisamente, il loro pane quotidiano, il credo e il vangelo da seguire. Qualche loro compagno pistoiese ha pensato perfino di far realizzare a Pistoia ponti di Calatrava, oggettini da pochi miliardi delle vecchie lire, se tradotti in euro…
Queste colline furono allora salvate. Oggi non si salva neppure la cosiddetta piscina, il sogno di quegli anni di contrapposizioni, ma di vivacità – anche sotto il profilo inventivo e pratico, quando fare politica voleva dire, soprattutto, credere nella migliorabilità di certe condizioni esistenziali.
Domani, quando in via di Tacinaia ci sarà un alveare di 15 calabroni da 100 metri quadri, i quarratini diano un’occhiata a questa parte di collina salvata da Caramelli & C. E facciano un rapido confronto.

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