Se aver tre firme
di comunali
porta ad escludere
persone tali
quali il Carlesi,
quali mai pesi
può avere il fatto
che proprio a un tratto
per la difesa
del cittadino
torni Nicola
da San Severino?
Di firme, orsùe,
ben più di due
n’ebbe costui:
purtroppo bui
sono, ahimè, questi
giorni inonesti,
non democratici,
neppur socratici,
in cui i politici
– peggio di un mulo –
d’idee son stìtici,
faccia hanno a culo:
gli ci rimbalzano
fino i mattoni,
trattano gli altri,
oh, da coglioni!
E ci vuol faccia,
senti Quarrata,
ahimè per credere
e per concedere
che ogni minaccia
sia scongiurata,
da chi ha diviso
(pensa, e ti basta!)
con la Sabrina,
le mani in pasta
nella cucina,
dove si cuociono
e pasta e cicci
– e dove Soreca
fe’ i suoi pasticci:
come ogni cuoco,
pur se fa poco,
anche d’agosto
fe’ qualche arrosto.
Or ci ritorna
da Torquemada
e impugna spada:
e impugna spada:
facciàm le corna,
ché bene vada!
Viva Di Pietro,
Viva Di Pietro,
Viva l’Italia
maligna balia!
maligna balia!
Occhio al didietro,
che brutta strada!
Pasquino da Tizzana
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