In questi giorni una signora non più giovanissima, con seri problemi di salute tanto da non poter svolgere attività lavorativa, è venuta da noi con un foglietto in mano. Voleva chiedere alcuni chiarimenti su questioni particolari, ma abbiamo capito che doveva esserci qualcosa d’altro: quel foglietto fra le mani non poteva essere casuale.
All’improvviso la signora si è messa a piangere ed ha, come si dice, sputato il rospo: Mi hanno staccato la fornitura dell’energia elettrica… Dovete aiutarmi, dovete pagarmela o altrimenti sono in serie difficoltà. E questo mentre le lacrime le scendevano senza freno sul viso.
Non è una invenzione strappalacrime: è la verità. A Quarrata – come nel resto del mondo – esistono anche casi come questi. Allora le abbiamo chiesto se avesse pensato di rivolgersi al Comune, all’assessorato alle Politiche sociali, della casa e del lavoro, insomma a Vincenzo Mauro. Sempre piangendo, la signora ci ha risposto di averlo già fatto; e quando le abbiamo chiesto qual era stata la risposta, ha concluso: Mi hanno detto che per via della crisi non ci sono soldi…
Siamo rimasti senza parole e senza fiato e abbiamo pagato la bolletta insoluta; ottanta euro. Ma quella frase, per via della crisi non ci sono soldi, ci frullava nella testa, anche pensando da dove è uscita.
Questa Giunta non ha soldi per interventi minimi ma urgenti, ma pensa di spendere 70mila euro per l’impianto di condizionamento alla limonaia della Màgia; questa Giunta non ha soldi, ma vuole costruire piste ciclabili da centinaia di migliaia di euro; questa Giunta non ha soldi, ma continua a mantenere teatri da 60mila euro all’anno di deficit o prevede di realizzare case di artisti e fabbriche di talenti: cattolici, ex-comunisti, rifondaroli e quant’altro tutti unanimi. Eppure non ci sono fondi di intervento straordinario, nell’ordine di qualche migliaio di euro per le urgenze a favore dei bisognosi. Ed è una Giunta ispirata ai serafici miracoli di Rosy Bindi e di un Franceschini che va in giro sui mercati a tagliar fette di salame, a sbucciar banane e a parlare con le casalinghe, definite vere matrone salva-Italia perché sanno fare la spesa (ma i parassiti, uso Massimo D’Alema, che vivevano in case superlusso dell’Inps, pagando affitti da assistenza sociale e sacrificando i lavoratori, questi non si ricordano più e non rientrano in nessuna questione morale…). È una Giunta che fa la cresta al 24-25% di consumo Enel, ma che non ha 80 euro per un suo figlio in povertà in miseria. È una Giunta che assomiglia alla Chiesa medievale, morta di grasso e di lusso ma incapace di accogliere e assistere un povero (per chi non lo sapesse, esistono ancora).
E allora parliamoci chiaro: se Vincenzo Mauro fa lo sdegnato perché si è sentito preso in giro su questo blog, perché si è sentito offeso dal diploma dello Zugo o da un malizioso commento, siamo convinti che sia ancora troppo poco (checché ne pensi il buon Alessandro Fortini, difensore civico della Giunta dei Difensori Civici Addomesticati), e ha ancora bisogno di un’ulteriore dose di educazione alla vita pubblica, viste le risposte che il suo assessorato dà al cittadino, visto come un figlio illegittimo di un’amministrazione che getta i soldi in velleità e non risponde alle necessità reali di chi, nello stendere la mano, piange facendo vedere una disperazione umiliata a cui, chi ha la pancia piena e non conosce digiuno, non sa dare e non vuole dare neppure una risposta da 80 euro.Non basta, caro Vincenzo, essere filosofi e insegnare filosofia per sentirsi puri e fare gli offesi!
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