lunedì 25 maggio 2009

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: ALBERI DI GIUDA





Un tempo questa spianata ospitava la discarica comunale del Mollungo. Era il tempo in cui i sindaci e gli assessori attuali giravano sul triciclo e si divertivano a far passare stelle, cerchi e cubi dai fori appositi nei giochi della Chicco, o a costruire con il Lego e i mattoncini colorati a incastro, o a giocare con le bamboline.
Qui lo spettacolo non era piacevole: masse di sporcizia e fuochi spesso accesi; cattivo odore, materiali di qualsiasi genere, anche pericolosi. Sotto questi alberi furono sepolti anche cinquecento maiali colpiti dalla peste suina – cose che nessuno sa, neppure tra i funzionari emeriti degli uffici tecnici, perché sono arrivati a cose fatte e non hanno memoria storica di Quarrata, venendo, come vengono, per lo più da fuori, piovuti qua chissà come.
Del consiglio comunale quanti ce ne saranno che hanno memoria di questo? Il territorio del nostro comune è, per i più, un esperimento di volo strumentale, alla cieca: tutti vogliono parlare di Quarrata, occuparsene, abbellirla, ringiovanirla, ma la conoscono in tre o quattro appena.
Questa zona fu bonificata durante il sindacato di Stefano Marini, che qualcosa sapeva, ma era pur sempre un po’ troppo giovane per sapere tutto. Marini promise di fare, di quest’area bonificata, un parco-bosco, piantando un albero per ogni nuovo nato di Quarrata.
Ecco: giudicate voi che guardate le foto. È vero che in Italia c’è il picco demografico negativo; ma è mai possibile che siano nati così pochi bambini a Quarrata negli ultimi 20 anni?
Più che altro quest’area è piantata ad alberi di Giuda, il siliquastro o Cercis siliquastrum, proveniente dal Medioriente, una leguminacea che produce fiori lillà-violetti e frutti dalla forma di baccelli.


E le promesse di cura da parte della Giunta, dove sono finite?

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