Lo scultore lo ha realizzato nella chiesa di San Francesco
UNO CHE HA preso la chiesa di SantAgostino a Colle Val dElsa e ci ha infilato dentro 65 metri di presepe, figuriamoci se si sgomenta di fronte al pur considerevole transetto di San Francesco a Pistoia. Lo scultore pistoiese Giuseppe Gavazzi, particolarmente prolifico in fatto di rappresentazioni della Natività (la prima nel 74 nella chiesa dellAutostrada del Sole), ha realizzato per la chiesa pistoiese un presepe centrato «sulla storia della salvezza» e popolato dei personaggi stupiti e malinconici che ci ha lasciato frequentare in quarantanni di estro artistico.NIENTE a che vedere con lo standard del presepe tormentato da pecorelle giochi di luce sentierini di ghiaia e pastori: la rappresentazione di Gavazzi prosciuga il modellismo e lascia le figure allo stadio di simbolo. Nello stesso spazio convivono la tentazione di Adamo ed Eva, lAnnunciazione, la Natività, la visita dei Magi, lUltima Cena, la Crocifissione e la Resurrezione, circondate da enormi sculture lignee abbozzate (il cuore dellultima produzione di Gavazzi) a simboleggiare «lumanità di fronte al Mistero di Cristo: accoglienza, rifiuto, scherno e diffidenza» e sorvegliate da un angioletto posto in cima a unalta colonna. Si tratta di opere appositamente realizzate (un Cristo sullo sfondo, il Bambino «che avrà tre giorni e guarda comè già bello grosso»), di altre pensate negli anni per altre situazioni simili, e di altre ancora, apparentemente slegate dal tema sacro e circostanziate per loccasione.EFFETTO spiazzante: merito anche dellallestimento, curato dallarchitetto Alessandro Andreini (praticamente lesegeta ufficiale del Gavazzi-pensiero in termini di interpretazione degli spazi espositivi) impiegando piedistalli riciclati, impalcature, bancali, avanzi di cantiere, in perfetta osservazione della regola della povertà francescana. Martedì pomeriggio la chiesa ha ospitato le letture sacre curate da Elisabetta Iozzelli e Geacomo Bardi e accompagnate allorgano da Luciano Vannucci col coordinamento di Giuseppe Golisano e il sostegno della Banca di credito cooperativo di Masiano; il presepe di Gavazzi sarà visitabile fino al 12 gennaio.
Lorenzo Maffucci La Nazione, 30 Dicembre 2008
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