“Con il via libera alla pillola RU486, l’interruzione di gravidanza viene ridotta a pratica anticoncezionale, con gravi rischi per la salute delle donne. Si apre la via ad una deriva laicista e nichilista dalle conseguenze gravi ed inimmaginabili. L’uso della pillola abortiva stravolge radicalmente i principi alla base della legge 194 che afferma il primato della tutela della vita e che prevede che l’aborto sia effettuato all’interno di strutture ospedaliere". Lo ha affermato l'Onorevole Isabella Bertolini, firmataria, insieme ad altri 40 parlamentari sia di maggioranza che di opposizione, di una mozione per sospendere la procedura di autorizzazione della registrazione della pillola abortiva. "Con il via libera alla pillola abortiva - ha affermato l'Onorevole Bertolini - si afferma la cultura della morte, rispetto alla cultura della tutela della vita. Questo non è accettabile. La gravidanza non è un male da debellare a suon di pillole. In questi giorni stiamo invece assistendo alla propaganda di chi spaccia la pillola abortiva come una panacea, una via breve ed indolore all’aborto. Questo è assolutamente sbagliato e pericoloso". La mozione bipartisan presentata mira a tutelare la salute della donna gravemente minacciata dalla pericolosità di questo 'strumento di morte', come testimoniano le numerose prove scientifiche. Ecco perché il Governo si deve pronunciare con chiarezza assumendosi tutte le responsabilità del caso'.
L'Onorevole Bertolini è firmataria dell'appello de Il Foglio per fermare la diffusione della pillola RU486 in Italia. CLICCA QUI per leggere e scaricare l'appello
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