Il leit motiv, per Massimo D'Alema, è sempre stato quello:"la reazione di Israele è assolutamente "sproporzionata"; il leit motiv di D'Alema è sempre stato quello: "parlare con Hamas".Lo ha ripetuto ancora l'altro giorno in Commissione Esteri della Camera dopo la relazione del Ministro degli Esteri, Frattini. "Hamas-dice D'Alema- è parte importante della realtà palestinese ed oltre tutto è stata votata dal popolo.Non si può prescindere da un dialogo con Hamas".Ma a D'Alema, forse, sfuggono alcune cose.Anzitutto dimentica che anche un certo Hitler andò al potere dopo libere elezioni.Poi, FORSE, non avrà letto per intero la Carta costitutiva di questa organizzazione estremista islamica che promette la distruzione dell’entità sionista, che non merita neppure il nome di Israele, assicura la cacciata degli infedeli dal Medio Oriente e la vittoria mondiale dell’Islam, chiede alle pietre e ai cespugli di avvisare il credente islamico se per caso dietro di loro si nasconda un ebreo, per poterlo uccidere. Perché gli ebrei, come ripete spesso Hamas nella sua propaganda, sono «figli di porci e di scimmie». Gaza, deve sapere caro onorevole D'Alema, fu lasciata volontariamente e unilateralmente da Israele nelle mani dei palestinesi per diventare un primo abbozzo di Stato palestinese indipendente.Ma Hamas che vinse le elezioni, impedì lo sviluppo di qualsiasi speranza: instaurò un regime autoritario, torturatore e assassino, inclemente con i musulmani dissidenti così come con i cristiani. Un regime che si serve di sicari, un regime che rapisce, che vessa innanzitutto la propria popolazione a Gaza.E forse D'Alema non sa che mentre Abu Mazen cercava di cambiare il clima dopo la morte di Arafat, Hamas lo ha cacciato da Gaza cannoneggiando ospedali e case, uccidendo per strada a freddo donne e bambini. Hamas è nemico di Abu Mazen. Dopo aver fatto fuori Fatah, ha fatto di Gaza una rampa di lancio di missili e ha preso a cannoneggiare la gente di Israele, usando la propria popolazione come scudo umano. E forse D'Alema non sa che il democratico " Hamas, da quando Israele ha lasciato Gaza, ha lanciato più di 7000 missili dentro i suoi confini, facendo entrare armi e uomini addestrati in Siria e in Iran per rimpiazzare le perdite.Forse tutto questo D'Alema non lo sa oggi, non lo sapeva qualche anno fa, quando passeggiava tranquillamente per le strade di Beirut insieme ai capi di Hamas.(La ricorda quella passeggiata, onorevole D'Alema? No? Beh, allora gliela ricordo con quella foto)
domenica 4 gennaio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento