sabato 5 febbraio 2011

Luca, se te ne vai via, non tradisci noi, tradisci te stesso


Caro On.le Barbareschi,

mi permetta di chiamarla Luca e di darle del Tu, come si fa con un vecchio amico. Ho assistito, incredulo, in questi giorni, alle notizie che si susseguivano sul Tuo possibile ritorno, da Fli, nelle fila del Pdl. Tu, Luca, hai commentato: ”Sono troppo vecchio per fare il figliol prodigo”. Poi, rispetto a determinate osservazioni che Ti venivano manifestate, hai aggiunto: “I maligni malignano”. Ebbene, con tutta la stima che provo nei confronti dell’attore che ho avuto occasione di apprezzare, al Teatro Manzoni di Milano, in una straordinaria interpretazione del “Gattopardo”, ho deciso di rischiare anch’io di passare per un essere maligno che, però, intende scriverti chiaramente quello che pensa. Ho, ancora, nella testa i Tuoi interventi in tv, a Omnibus come in altre trasmissioni televisive, nelle quali rammentavi la necessità di voltare pagina, di cambiare questo Paese, di mandare a scopare il mare, come dicono in Piemonte, tutti quelli che desiderano perpetuare la solita immagine della pannunziana “Italia alle vongole”. Parlavi di meritocrazia, di modernizzazione del Paese, di nuova frontiera.
A Bastia Umbra, declamavi il nostro “Manifesto per l’Italia”, Ti commuovevi, veramente, narrando un Paese che non c’è e che vorremmo ci fosse, innanzitutto, per quegli straordinari giovani di “Generazione Futuro”, la nostra avanguardia, che ci credono e che meritano che un’altra Italia sia consegnata nelle loro mani. Ora, Te lo scrivo chiaro e tondo, c’è qualcosa che non vorrei che accadesse. Non vorrei che Tu, tra qualche tempo Ti dimettessi, lasciando la politica e il Tuo posto a un deputato del Pdl. In silenzio. Poi, magari, dopo qualche mese ottenessi qualche incarico teatrale o culturale e un ricco contratto per la Tua “Casanova Entertainment”. Tu questo, Luca, non lo puoi fare, Tu non sei uno Scilipoti qualunque. Tu sai bene, cosa dice, nel “Gattopardo” il Principe di Salina: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Quel modo di leggere il mondo è di una volgare furbizia. E Tu con quella furbizia non hai nulla da spartire.

Luca, se Te ne vai via, non tradisci noi, tradisci Te stesso.


di. Enrico Flavio Giangreco da:http://www.generazioneitalia.it/

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