«Questo è il momento del lutto non deve essere l'occasione per aprire un dibattito». «Ora, tutti uniti, dobbiamo piangere il maresciallo Pezzulo e unirci alla sua famiglia». Sono le parole del presidente Prodi di fronte all'ennesima tragedia che ha colpito la missione italiana in Afghanistan e noi, in una tale circostanza, non possiamo che condividerle e compartecipare al cordoglio dei congiunti del militare trucidato a tradimento, mentre distribuiva viveri alla popolazione civile, dai barbari animali dell'estremismo islamico. Le solite meschine esternazioni dei quattro gatti della sinistra più estrema ed arretrata, evidentemente composta di sole persone incapaci di perdere ogni buona occasione per tacere, per strumentalizzare, per rivelare tutta la propria inciviltà (giacché davanti al dolore, se non altro, si tace per educazione) oggi non meritano nemmeno un commento. Esse si commentano da sole. Oggi, noi persone di normale umanità, dobbiamo solamente rimanere tutte unite. Assieme al nostro presidente del Consiglio, il quale ci rappresenta indipendentemente da come la si pensi. Poiché, di fronte a drammi come questo, come la si pensa diventa assolutamente secondario. Malgrado la pochezza dei Giordano, dei Salvi e dei Diliberto.
venerdì 15 febbraio 2008
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