lunedì 11 febbraio 2008

Fatemi rinascere clandestino


Chi l’ha detto che vivere in Italia da clandestino sia uno svantaggio?
Sicuramente la situazione economica sarà tragica, ma il Bel Paese mette a disposizione del clandestino non pochi vantaggi, in modo da farlo trovare a suo agio:
1) Cittadini italiani oppressi dalle tasse?Nessun problema per loro, essendo in Italia illegalmente il nostro Paese non sa nemmeno che esistano. Altro che tasse!
2) Si parla di conceder loro il diritto di voto…..quando spesso non hanno nemmeno idea non solo di cosa siano i partiti politici, ma nemmeno di cosa sia la cultura locale!
3) I loro figli possono studiare a scuola a spesa delle altre famiglie.Avevamo parlato nei giorni scorsi della polemica tra Letizia Moratti e l’ex Ministro Fioroni, poichè la prima voleva escludere dagli asili i figli d’immigrati clandestini: bene, la giunta Moratti ha deciso di accettare tutte le iscrizioni. Dopo il 29 febbraio verrà stilata la graduatoria e verrà poi verificata la possibilità di accogliere tutti i bambini figli di clandestini.
4) Controlli fiscali da paura.Mentre i commercianti italiani tremano per la paura di dimenticare di fare uno scontrino e rischiare multe salatissime, loro lavorano tranquillamente in nero, a vantaggio anche dei loro datori di lavoro.Anche se fino ad ora le cose le ho messe giù in modo scherzoso, l’intento di questo post era far notare l’emergenza immigrazione nel nostro Paese. Un problema che l’Italia risente sempre maggiormente e che non è così facile da risolvere: non basta infatti aumentare le regolarizzazioni come han provato a fare Ferrero e Amato, per diminuire la clandestinità. Bisogna tirare un po’ il freno, adottando (se il caso) anche una linea politica più dura: questo non vuol dire essere irrispettosi degli altrui diritti e dignità, ma semplicemente cercare di risolvere i problemi degl’immigrati irregolari senza favorire eccessivamente la loro clandestinità. Dopo tutto se vengono in Italia non vengono per una vacanza ma per viverci, e dal momento che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro…..

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