sabato 19 aprile 2008

E uno! Aeroflot interessata ad Alitalia


Se il buongiorno si vede dal mattino, cominciamo davvero a vedere una schiarita sui cieli del nostro Governo.
Putin, infatti, non appena saputo della vittoria elettorale dell’amico Berlusconi si è fiondato in Sardegna per riprendere evidentemente le fila di quanto durante il biennio mortadellico era stato interrotto. E la partnership tra Italia e Russia riparte con un ventilato nuovo interesse di Aeroflot, compagnia di bandiera russa, nei confronti della scalcagnata Alitalia.
Solo il tempo ci dirà che fine farà la compagnia della Magliana, ma mentre aspettiamo gli eventi in trepidante attesa (viste le implicazioni economiche e logistiche che interesseranno un po’ tutti noi), registriamo un fatto positivo: due compagnie aeree che si contendono l’acquisizione (o la partnership) di una terza di solito giocano al rialzo. Due piani industriali differenti presenteranno vantaggi dei quali il Governo potrà tenere conto, sia in termini occupazionali che in termini strategici (un conto è finire in mano di chi vuol far diventare Milano succursale di Parigi, altro è diventare base per l’espansione sui mercati europei di un vettore russo).
E poi, non dimentichiamocelo, i Russi hanno il gas. Cosa che ci farebbe molto, molto comodo.
Bravo Silvio, bella mossa!

4 commenti:

fuzzy ha detto...

infatti la airflot è una compagnia non EU, ovvero Russa, un paese che quanto rispetto delle regole fa veramente schifo.

Inoltre della cordata italiana, una delle tante BALLE di berlusconi non si vede eanche l'ombra. Guarda caso si ricomincia a parlare di PRESTITO PONTE (e infrazione EC con relativa multa)

Anonimo ha detto...

Air France ha lasciato...
Bravo Silvio...
il solito incapace

Anonimo ha detto...

Cazzarola, ma questi sono COMUNISTI!! O fino a qualche giorno fa non mangiavano i bambini? E adesso sono i salvatori!! Ma fatemi il piacere...
Brunino

Anonimo ha detto...

Da repubblica.it:
'Lo scontro coi sindacati. "Air France si è ritirata in primo luogo per i veti dei sindacati". Queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi. Durissima la replica dei rappresentanti dei lavoratori: per Guglielmo Epifani (Cgil) il suo è uno "scarico di responsabilità che non fa onore". Per Raffaele Bonanni (Cisl) la sua dichiarazione "è una barzelletta". Ma poi il Cavaliere, com'è spesso nel suo stile, corregge il tiro, si autosmentisce: spiega che sulla vicenda "i sindacati hanno fatto il loro mestiere, e magari hanno avuto anche ragione. La verità è che le condizioni poste erano impossibili da accogliere".'
Si ricomincia con il Berluisconi pensiero: dice una cosa poi si autosmentisce...
Brunino