Sullo scandalo delle schede elettorali che portano gli elettori a sbagliare il voto, sollevato da Di Pietro ne Berlusconi, Amato continua a dire: ''è tutto secondo la legge'', ''é tutto secondo la legge'' e ha ragione, ma il problema che la legge sia sbagliata non lo sfiora nemmeno. La legge era calibrata sulla situazione elettorale del 2006, quando c'erano due coalizioni e solo un partitino che si presentava da solo. L'elettore aveva di fronte a se due rettangoloni contenenti 8-10 simboli di partito e capiva subito che doveva barrarne solo uno. Nel 2008, invece, ci sono 16 partitini e solo due coalizioni, fatte però solo da due partiti, cosicché la disposizione orizzontale porta l'elettore sia del Pdl che del Pd a fare una croce sul mini rettangolo che contiene tutti e due i partiti affiancati, invalidando così il voto. E' quello che vuole Amato. No? Ma non vuole rendersi conto che deve fare qualcosa, non vuole ammettere che, al solito, i suoi uffici si sono dimostrati inadeguati, farraginosi, privi di idee. Amato continua a sbandierare le schede del 2006 e del 2008 e non si rende conto che ci fa la figura del fesso.Guardandole, al primo colpo d'occhio, ci si accorge che ha ragione di Pietro. Bastava una disposizione verticale dei simboli e nessun equivoco sarebbe stato possibile. Ma Amato fa le orecchie da mercante, persino di fronte a Napolitano. Poi alla fine, dovrà cedere, spenderà qualche milione di euro in più e farà la figura consueta della sinistra italiana di oggi: incompetente.
http://www.carlopanella.it/
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2 commenti:
Certo anche voi non fate una bellssima figura, ecco le parole che Bossi ha pronunciato oggi pomeriggio sul Lago Maggiore:
"Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili"
Meglio "incompetenti" che guerrafondai caro Mario..
Andreino
Per una volta tanto sono d'accordo con Storace che dice rispondendo a Bossi: «A Bossi qualcuno dovrebbe ricordare che in Parlamento hanno votato la legge che loro stessi hanno definito porcata. A Milano fanno la faccia feroce, a Roma stanno a tavola con i loro padroni».
Andreino
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