Dopo cinque anni l’amministrazione quarratina ha ritenuto “particolarmente gravoso in base alle attuali disponibilità del bilancio comunale in rapporto anche ai servizi da assicurare alla comunità” l’impegno finanziario (pari a 10.000 euro) richiesto annualmente dalla partecipazione a Uniser reputando tra l’altro, in merito all’attività svolta dalla società, “non del tutto adeguate” le ricadute sul territorio quarratino dei servizi offerti. Il sindaco Sabrina Sergio Gori ha spiegato che “il bilancio comunale è ridotto all’osso” e che la scelta di ridurre la partecipazione “non è stata fatta in modo felice”. “Ci siamo trovati a dover tagliare per mantenere inalterati servizi come la scuola e il sociale – ha detto – ma ciò non ha significato uscire da Uniser”. Il comune di Quarrata procederà eventualmente al recesso – come si legge nella delibera approvata – qualora la cessione non risultasse praticabile in quanto non accettata dall’assemblea dei soci in base al vigente Statuto societario”. Nel 2004 il Comune aderendo a Uniser Scrl intendeva favorire la costituzione di nuovi corsi universitari e percorsi formativi di tipo universitario individuando come sede probabile Villa La Magia dato l’interesse che il comparto economico caratterizzante il territorio comunale poteva avere. Così scrive Andrea Balli sul suo blog (3 luglio 2009).
E dalla decisione dell’amministrazione ecco comparire tutti i buchi nell’acqua di una gestione fallimentare. Intanto è chiaro che l’accordo con Uniser non porta da nessunissima parte e non dà alcun beneficio a Quarrata: i pistoiesi sono troppo interessati a se stessi per pensare a soluzioni alternative e vantaggiose per loro conterranei considerati piuttosto marginali. Un ampio e approfondito discorso meriterebbe l’analisi dei soggetti che hanno dato vita all’Uniser (Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Provincia di Pistoia, Comune di Pistoia, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, Ansaldobreda Spa, Assindustria, Università di Firenze: Quarrata vi compare come ultima della classe), tutti bene orientati ad altro più che a pensare di condividere il proprio utile (perfino i corsi di laurea poco hanno a che vedere con la realtà economica quarratina; vedi: http://www.uniser-pistoia.com/uniser3/index.php).
Intanto Quarrata ha speso 50mila euro praticamente per nulla. Ma mentre SSG lamenta questa perdita, niente dice del Nazionale a rimessa per 5mila euro al mese (non si vogliono vedere falle da 60mila euro l’anno): ma nel contempo il sindaco della provvidenza, piangendo miseria per i servizi istituzionali, continua nella politica degli sprechi e, pur intendendo mantenere inalterati servizi come la scuola e il sociale, non dà una palanca ai bisognosi e ai sofferenti che stendono la mano a Vincenzo Mauro (storia vecchia, questa, di cui abbiamo già parlato 20 volte senza avere mai visto una risposta da parte di nessuno dei democraticissimi amministratori).
Ma il massimo buco nell’acqua – e lo ripeteremo fino a perdere la voce – è stato e resterà l’acquisizione al patrimonio comunale della villa della Màgia, dove SSG e la sua giunta pensavano di far affluire corsi universitari, ma dove arrivano solo brigidinai e chiccai di Lamporecchio – o stranissime e costose e inutili e strampalate installazioni, arte da architetti e quindi cara alla segreteria sindacale, affidata appunto ad aspiranti architettori/architettrici, come direbbe il Vasari.
Anche qui lo abbiamo detto mille volte: l’errore lo fece Marini quel giorno in cui – quando l’amministratore delegato dell’UCLA, l’università di Los Angeles e la più grande d’America, lo cercava disperatamente per concludere una compartecipazione che avrebbe portato quattrini e posti di lavoro in loco – si rese irreperibile per un giorno intero e non rispose a nessuna chiamata sul suo cellulare. Una scelta davvero lungimirante e patriottica, anche se oggi avrebbe trovato chissà quali appoggi da parte del democratico presidente USA Barack Hussein Obama II, così caro ai francesc(hini)ani.
E dalla decisione dell’amministrazione ecco comparire tutti i buchi nell’acqua di una gestione fallimentare. Intanto è chiaro che l’accordo con Uniser non porta da nessunissima parte e non dà alcun beneficio a Quarrata: i pistoiesi sono troppo interessati a se stessi per pensare a soluzioni alternative e vantaggiose per loro conterranei considerati piuttosto marginali. Un ampio e approfondito discorso meriterebbe l’analisi dei soggetti che hanno dato vita all’Uniser (Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Provincia di Pistoia, Comune di Pistoia, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, Ansaldobreda Spa, Assindustria, Università di Firenze: Quarrata vi compare come ultima della classe), tutti bene orientati ad altro più che a pensare di condividere il proprio utile (perfino i corsi di laurea poco hanno a che vedere con la realtà economica quarratina; vedi: http://www.uniser-pistoia.com/uniser3/index.php).
Intanto Quarrata ha speso 50mila euro praticamente per nulla. Ma mentre SSG lamenta questa perdita, niente dice del Nazionale a rimessa per 5mila euro al mese (non si vogliono vedere falle da 60mila euro l’anno): ma nel contempo il sindaco della provvidenza, piangendo miseria per i servizi istituzionali, continua nella politica degli sprechi e, pur intendendo mantenere inalterati servizi come la scuola e il sociale, non dà una palanca ai bisognosi e ai sofferenti che stendono la mano a Vincenzo Mauro (storia vecchia, questa, di cui abbiamo già parlato 20 volte senza avere mai visto una risposta da parte di nessuno dei democraticissimi amministratori).
Ma il massimo buco nell’acqua – e lo ripeteremo fino a perdere la voce – è stato e resterà l’acquisizione al patrimonio comunale della villa della Màgia, dove SSG e la sua giunta pensavano di far affluire corsi universitari, ma dove arrivano solo brigidinai e chiccai di Lamporecchio – o stranissime e costose e inutili e strampalate installazioni, arte da architetti e quindi cara alla segreteria sindacale, affidata appunto ad aspiranti architettori/architettrici, come direbbe il Vasari.
Anche qui lo abbiamo detto mille volte: l’errore lo fece Marini quel giorno in cui – quando l’amministratore delegato dell’UCLA, l’università di Los Angeles e la più grande d’America, lo cercava disperatamente per concludere una compartecipazione che avrebbe portato quattrini e posti di lavoro in loco – si rese irreperibile per un giorno intero e non rispose a nessuna chiamata sul suo cellulare. Una scelta davvero lungimirante e patriottica, anche se oggi avrebbe trovato chissà quali appoggi da parte del democratico presidente USA Barack Hussein Obama II, così caro ai francesc(hini)ani.
E come si sa i buchi nell’acqua si pagano tutti – peccato, però, che a dover pagare debba essere sempre il popolo e non questi signori amministratori che, invece di essere richiamati alle responsabilità ed essere messi alla gogna dopo avere impicciato la loro amata base elettorale, finiscono per ricevere premi venendo sistemati in organismi pubblici di nullafacenza retribuita.
Come – tanto per non restare nel vago – il buono Stefano Marini, oggi direttore delle case popolari pistoiesi (Spes: ma mancano fides e caritas) a soli 6mila euro il mese, più ovviamente lo stipendio da dipendente del Consiag…
5 commenti:
"E' il Comune di Quarrata, proprietario del complesso di Villa "La Magia", che ne gestisce l'utilizzo...... Le richieste per l'utilizzo degli spazi devono essere presentate al protocollo del Comune, attraverso apposita modulistica, reperibile sia presso gli uffici che direttamente alla sezione Modulistica di questo sito.
In particolare si troveranno tre tipologie di moduli:
- per la celebrazione di matrimoni civili
- per l'effettuazione di servizi fotografici e riprese
- per l'utilizzo delle sale (incontri, riunioni, convegni, meeting, ricevimenti, etc...)" dal sito del Comune di Quarrata.
Ricordo come fosse ora (perchè c'ero) quando l'allora Sindaco Marini spiegò al Consiglio Comunale perchè, insieme alla sua vice Patrizia Gori, si era tanto battuto per acquistare la Magia, anticipando alcuni privati che la stavano comprando: "NON PENSERETE MICA DAVVERO CHE AVREI LASCIATO ACQUISTARE LA MAGIA DA CHI POI L'AVREBBE UTILIZZATA PER FARCI MATRIMONI...." Questi erano, e sono, i nostri amministratori. Saluti a tutti, Alessandro Cialdi
L'ho sempre detto: sono quegli pesudo rivoluzionari che, dopo avere abbattuto i Medici prendevano il loro posto in repubblica per fare i signori improvvisati: né più né meno dei cafoni campani fatti prìncipi.
La peggior giunta possibile questa, fatta di sostenitori del popolo.
La vecchia giunta Amadori non volle acquistare villa Sarteschi perché sarebbe costata troppo alla collettività. Questi buttano via 60mila euro l'anno, vogliono fare un teatro alla Magia, una balena in piazza e altre mille cazzate di questo genere.
Marini si rese irreperibile un giorni intero - chi scrive è testimone di questo fatto. Sputò su un partenariato con l'università più grande d'America per fare della Magia un debito sulle spalle del popolo - tanto lui con 8mila euro al mese se la ride di tutto e di tutti. Che schifo, Quarratini!
Vanni Fiuggi
Eh sì, quanto cara fu tale decisione... foriera di prospettive di ritorno di immagine e promozione del territorio! ma quanto ci costi, tanto cara avita dimora? Quanto peserai ancora sul bilancio di tutta la città... ma soprattutto, cosa ne faremo mai, tramontata l'ipotesi di accordo, che ci fu venduto come sicuro e di sicuro prestigio, con l'UCLA?
Proprio un bel dibattito per animare questa afosa e indolente estate quarratina .... altro che misera UNISER!
Un BEL PROCESSO PARTECIPATIVO, tanto caro a questa amministrazione, potrebbe aiutare a sciogliere gli interrogativi?
Raf
Architetti e architette (se ce l'hanno), ma, per carità, non elevateli al rango dei "soggetti" vasariani. Dato che certo non sanno neppure chi sia, il Vasari.
Già. Al momento dell'acquisto il Marini disse che aver preso la Magia era il sogno del mezzadro che aveva comprato la casa del padrone.
Si vede che aveva letto poco. Di Mazzarò e di cafoni finiti male la letteratura regionalistica è piena. I beni dei padroni hanno sempre portato male a loro, potevano portare bene ai loro contadini?
Ma è questa mentalità da mezzadri arricchiti all'improvviso, è questa mentalità di provinciali scriteriati che guida e porta avanti chi i conti li fa facendosi pagare a spese di tutti per i loro sogni da ladri di biciclette.
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