L’Italia di oggi è piena di politically correct e di virtuosi. Gli uni rappresentano la massima garanzia delle garanzie tutte, a partire da quelle costituzionali, che tengono sempre in bocca come i cani tengono l’osso (ma che, come i cani, non mollano per nessun motivo). Gli altri al posto del colluttorio – o meglio dell’ormai strafamoso Listerine che fa schiantare le gote – ogni sera e ogni mattina si sciacquano bocca e gengive con la storia dei patti virtuosi, risparmiosi, riguardosi della gente (ma anche sostanzialmente: odiosi, neghittosi, bugiardosi, fumosi…) : in altri termini delle vere e proprie prese in giro, ciofeche e fetecchie.
Su questa linea non c’è nessuno che superi l’amministrazione comunale di Quarrata. E in primis la sua beneamata padrona, madonna Sabrina Sergio Gori, che invita i mobilieri a non spendere 6mila euro di fuochi d’artificio – e lo fa piagnucolando miseria sul giornale, come se fossero “dindi” suoi – ma al tempo stesso persegue i suoi obiettivi: sperperare milioni di euro nella Màgia e farne sperperare altrettanti alla collettività regionale (ma in parte anche al suo stesso Comune) nello specchio per le allodole che tutti conosciamo come La Querciola o La casa di Zela, adatta ad amministratori zeloti, cioè fanatici di certe corbellerie come un “museo della contadinità” che sarà costato miliardi e che sarà visitato, se tutto va bene, sì e no, da 500 ragazzini delle scuole in un anno (ma poi il numero calerà).
A Quarrata non si sa chi ha e chi non ha l’acqua (ma saperlo non è consentito, visto che stuzzicare Publiacqua è sinonimo di rompere le scatole, sia pure indirettamente, anche a Stefano Marini, ex-padrone di qui, ma sempre legato all’acqua e al gas attraverso il Consiag di cui è dipendente); non si sa chi ha il gas; non si risponde a Legambiente su acqua-gas-fogne; non si danno cifre e numeri sulle diossine dell’inceneritore (anzi si sostiene che le analisi erano rassicuranti e che chiunque parla è solo un bastardo rompicorbelli), non si risponde a nessuna delle domande che, da questo sito oggi superletto da centinaia di visitatori, sono state poste al sindaco, alla giunta e all’assessore honoris causa Marco Meoni, presidente di Màgia e Querciola ad vitam: ma i cittadini possono dormire fra due guanciali, perché il sindaco – che sembra scappato dalle pagine del Candido di Voltaire – è sicuramente il miglior sindaco del mondo perché è medico, sa tutto, fa sempre e solo per il bene di tutti, non come noi che strumentalizziamo ogni cosa.
Tutto questo non solo genera sospetto su un operato poco limpido dell’amministrazione quarratina, ma diventa così tanto inquietante e irritante – visto anche lo sbandieramento della partecipazione popolare dei giorni scorsi – che da parte nostra pensiamo di inoltrare un documento alle autorità regionali competenti perché riconsiderino con attenzione l’eventualità di gettar quattrini in un pozzo di San Patrizio solo per assecondare qualche idea peregrina pesudoambientalista: è logico, infatti, salvare rane, topi e rospi e assassinare, poi, verdure, polli e gente con le diossine del CIS?
Il commento finale è uno e uno soltanto: che tanto silenzio fa vergogna a una giunta così democratica e aperta al confronto.
Che dirà domani SSG ai suoi elettori al Parco Verde? Che Cristo è morto dal sonno e che La Querciola è la garanzia della salvezza del pianeta?Non servono le parole dinanzi a una così chiara mancanza di intelligenza politico-amministrativa. Non servono le parole di chi difende l’inutile e lo spreco; servono quelle di noi che ci battiamo – e continueremo a farlo con ogni mezzo e tutte le energie possibili – per fare emergere così tante incongrue bestialità; che miriamo davvero alla salute e al benessere dei cittadini di Quarrata.
Su questa linea non c’è nessuno che superi l’amministrazione comunale di Quarrata. E in primis la sua beneamata padrona, madonna Sabrina Sergio Gori, che invita i mobilieri a non spendere 6mila euro di fuochi d’artificio – e lo fa piagnucolando miseria sul giornale, come se fossero “dindi” suoi – ma al tempo stesso persegue i suoi obiettivi: sperperare milioni di euro nella Màgia e farne sperperare altrettanti alla collettività regionale (ma in parte anche al suo stesso Comune) nello specchio per le allodole che tutti conosciamo come La Querciola o La casa di Zela, adatta ad amministratori zeloti, cioè fanatici di certe corbellerie come un “museo della contadinità” che sarà costato miliardi e che sarà visitato, se tutto va bene, sì e no, da 500 ragazzini delle scuole in un anno (ma poi il numero calerà).
A Quarrata non si sa chi ha e chi non ha l’acqua (ma saperlo non è consentito, visto che stuzzicare Publiacqua è sinonimo di rompere le scatole, sia pure indirettamente, anche a Stefano Marini, ex-padrone di qui, ma sempre legato all’acqua e al gas attraverso il Consiag di cui è dipendente); non si sa chi ha il gas; non si risponde a Legambiente su acqua-gas-fogne; non si danno cifre e numeri sulle diossine dell’inceneritore (anzi si sostiene che le analisi erano rassicuranti e che chiunque parla è solo un bastardo rompicorbelli), non si risponde a nessuna delle domande che, da questo sito oggi superletto da centinaia di visitatori, sono state poste al sindaco, alla giunta e all’assessore honoris causa Marco Meoni, presidente di Màgia e Querciola ad vitam: ma i cittadini possono dormire fra due guanciali, perché il sindaco – che sembra scappato dalle pagine del Candido di Voltaire – è sicuramente il miglior sindaco del mondo perché è medico, sa tutto, fa sempre e solo per il bene di tutti, non come noi che strumentalizziamo ogni cosa.
Tutto questo non solo genera sospetto su un operato poco limpido dell’amministrazione quarratina, ma diventa così tanto inquietante e irritante – visto anche lo sbandieramento della partecipazione popolare dei giorni scorsi – che da parte nostra pensiamo di inoltrare un documento alle autorità regionali competenti perché riconsiderino con attenzione l’eventualità di gettar quattrini in un pozzo di San Patrizio solo per assecondare qualche idea peregrina pesudoambientalista: è logico, infatti, salvare rane, topi e rospi e assassinare, poi, verdure, polli e gente con le diossine del CIS?
Il commento finale è uno e uno soltanto: che tanto silenzio fa vergogna a una giunta così democratica e aperta al confronto.
Che dirà domani SSG ai suoi elettori al Parco Verde? Che Cristo è morto dal sonno e che La Querciola è la garanzia della salvezza del pianeta?Non servono le parole dinanzi a una così chiara mancanza di intelligenza politico-amministrativa. Non servono le parole di chi difende l’inutile e lo spreco; servono quelle di noi che ci battiamo – e continueremo a farlo con ogni mezzo e tutte le energie possibili – per fare emergere così tante incongrue bestialità; che miriamo davvero alla salute e al benessere dei cittadini di Quarrata.
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