Domani si commemora il giorno della Liberazione dal nazi-fascismo. E per la 63sima volta assisteremo ad una "festa" semi-nazionale, ad una commemorazione a metà. Sentiremo di nuovo la voce di quella memoria azzoppata di chi domani scenderà in piazza, quelle stesse persone che un anno fa insultarono un partigiano che non fu comunista, che combattè per la libertà e non per instaurare anche in Italia il regime che fu di Lenin e di Stalin. Domani scenderanno in piazza i gendarmi della memoria, coloro che non sono nemmeno in grado di fermarsi e riflettere su cosa fu la guerra civile che scoppiò in Italia dopo che gli alleati anglo-americani ci liberarono. E che morirono per noi. E per ringraziamento ora ottengono che l'Anpi e le associazioni sorelle si prendano tutto il merito di aver cacciato i tedeschi dal nostro paese. E come avrebbero fatto tutto da soli, di grazia? Mentre stavano nascosti tra le montagne? Domani ci verrà riproposta per l'ennesima volta una storia dimezzata, scritta da chi ha vinto eliminando del tutto gli scempi compiuti dopo il 25 aprile, da quei gruppi che si proclamavano antifascisti e in realtà erano spesso e volentieri più beceri e schifosamente violenti dei fascisti stessi. E la fotografia che accompagna questo post, a mio modesto parere, ne è la più lampante dimostrazione. Ma non è l'unica. Ci sono centinaia di testimonianze, di memorie, talvolta di fotografie, che raccontano gli scempi compiuti da coloro che domani ci propineranno l'ennesima solfa sl Berlusconi fascista. Solo che chi si prende il lusso di parlarne diventa automaticamente un fascista. Anche se è sempre stato antifascista. Pansa è solo l'ultimo esempio, e un suo recente libro mi ha dato molto da riflettere. Il concetto di fondo è molto semplice: chi ha combattuto il fascismo era nel giusto. Ciò che giusto non potrà mai essere considerato è il modo in cui il fascismo fu trattato dopo il 25 aprile. E in un attimo Pansa è diventato un revisionista, un fascista, che dimentica gli orrori del fascismo. Forse ho letto male, o forse ho perso il passaggio in cui l'autore fa affermazioni di questo tipo, perchè mi pare che la tesi fosse tutt'altra.
Recentemente Dell'Utri ha proposto di riscrivere i libri di storia. E ovviamente è stato fatto bersaglio delle critiche più assurde. Ma va da sé che essendo amico di Berlusconi non può essere preso sul serio da certa parte della Nazione. Non credo che lo abbia detto con l'intenzione di far scrivere nei libri che il fascismo sia stato quanto di meglio abbiamo avuto in Italia. Ma se provassimo a fare una riflessione sul fatto che non è nemmeno quanto di peggiore ci sia successo in più di 2000 anni di storia e nei quasi 150 anni dall'Unità, già sarebbe un grosso passo avanti. Se poi volessimo provare a dire che chi ha sconfitto il fascismo non sono stati i partigiani, saremmo molto, molto avanti.
Recentemente Dell'Utri ha proposto di riscrivere i libri di storia. E ovviamente è stato fatto bersaglio delle critiche più assurde. Ma va da sé che essendo amico di Berlusconi non può essere preso sul serio da certa parte della Nazione. Non credo che lo abbia detto con l'intenzione di far scrivere nei libri che il fascismo sia stato quanto di meglio abbiamo avuto in Italia. Ma se provassimo a fare una riflessione sul fatto che non è nemmeno quanto di peggiore ci sia successo in più di 2000 anni di storia e nei quasi 150 anni dall'Unità, già sarebbe un grosso passo avanti. Se poi volessimo provare a dire che chi ha sconfitto il fascismo non sono stati i partigiani, saremmo molto, molto avanti.
3 commenti:
Caro Mario,
a memoria, non si ricorda che il sindaco di Milano, capitale della Resistenza, abbia dato forfait alla manifestazione del 25 aprile (infatti Albertini non è mai andato al corteo, ma in piazza sì, mentre altri come Formentini e Tognoli sono andati anche al corteo). Niente corteo per Letizia Moratti, benché da candidato sindaco nel 2006 se ne fece un gran pezzo spingendo la carrozzella del padre partigiano, né discorso dal palco da dove, lo scorso anno, aveva concluso con un “Viva la Resistenza”. Fu fischiata ma anche abbracciata da Fausto Bertinotti, il leader comunista presidente della Camera. Un anno fa. Ora il sindaco Moratti fa sapere: “Non sarò a Milano, sarò “fuori città”, anche il primo Maggio. L’Anpi, l’associazione dei partigiani, con un comunicato si dice “rammaricata”.
Cosa ne pensi?
Brunino
dovresti studiare meglio la storia, prima di scrivere certe cose...
Per esempio, le "quattro giornate" di Napoli: quando arrivarono gli alleati quella citta' era gia' libera dai nazi-fascisti. E vi furono altre citta' e zone nella stessa condizione (per esempio matera e caiazzo)...
il fascismo in italia era gia' agli sgoccioli (tutti lo odiavano)... se non fossero intervenuti gli anglo-americani quel periodo schifoso sarebbe durato qualche mese in piu', ma ci saremmo cmq liberati da quel porco di Benito.
la foto piu' bella del periodo fascista in italia.
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