giovedì 22 maggio 2008

Anna Maria Franzoni: una tragedia senza fine


La Cassazione ha deciso di confermare la sentenza d'appello dell'aprile dello scorso anno, che condanna Anna Maria Franzoni a sedici anni per l'omicidio del figlio, Samuele. La Franzoni, dunque, per la legge è colpevole. Ora dovrà affrontare il carcere. La condanna è per omicidio volontario. Questa vicenda é una tragedia senza fine.
Per il piccolo Samuele a cui é stato strappato il diritto alla vita nel modo più orrendo.
Per Annamaria Franzoni, che da sei anni vive in un limbo dell'incertezza. La cui vita é stata saccheggiata, dalla voracità dei media.
Messa in piazza, giudicata e condannata prima ancora che lo facesse la giustizia. Per anni il crimine orrendo che ha sconvolto la sua esistenza é stato mandato in onda, vivisezionato, con modellini, immagini degli schizzi di sangue, della camera da letto, della casa, dei giocattoli abbandonati, del suo pigiama, delle sue pantofole. Il tutto "condito" dal parere di "dotti esperti" colpevolisti o innocentisti, che blateravano, di una sciagura come se stessero partecipando ad una puntata di CSI.Nessun rispetto per la morte. Per il dolore. Per il fratellino di Samuele, costretto ad assistere a questo circo. Per la famiglia Franzoni.
Non so se Anna Maria Franzoni é colpevole, ma se per qualche oscuro scherzo del destino non lo é, non oso immagginare cosa ha passato.E adesso dopo sei anni, una giustizia lenta, troppo lenta, le consegna un conto molto alto da pagare.
Perchè Annamaria ha altri due bambini, che rimarranno orfani. Sedici anni sono lunghi, un bimbo diventa uomo.
Eppure non é stata né la prima, né l'unica madre che in questi anni ha ucciso il proprio figlio. Ma per nessuna delle altre, la mano della giustizia é stata così pesante.
Forse perchè lei ha sempre rifiutato la scappatoia dell'infermità mentale.
E se fosse innocente? Me lo sono chiesta spesso.


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