ADISTANZA di 27 anni da un’occupazione d’urgenza di alcune aree dovuta a lavori di sistemazione della rete fognaria e di regolamentazione del sistema naturale recettivo delle acque meteoriche nella zona dei Martiri a Quarrata e dopo 17 anni dalla determinazione di una indennità provvisoria d’esproprio, il Comune ha chiuso definitivamente la pratica con gli eredi del proprietario (nel frattempo deceduto) ricorrendo a una transazione e a un riconoscimento di debito fuori bilancio di 36mila euro. La cifra pattuita corrisponde quasi al doppio rispetto a quanto gli eredi nel settembre 2005 si erano impegnati per cedere i suoi beni. Richiesta a cui il Comune, nel marzo 2006, non dette seguito rivendicando il decorso dei termini dell’usucapione immobiliare. Nel 2008 i privato ricorse al Tar chiedendo la condanna del Comune «al pagamento di tutti i danni patiti a seguito dell’occupazione acquisitiva dei terreni di proprietà». «È una storia vecchia — ha detto l’assessore al bilancio Franco Burchietti — di cui siamo venuti a conoscenza di recente in seguito al ricorso al Tar. Gli uffici hanno ricostruito la vicenda e si è ritenuto conveniente cercare una composizione che eviti al Comune ulteriori spese legali, oneri per consulenze tecniche connesse al giudizio nonché il rischio di soccombere in sede giudiziaria con conseguenti maggiori oneri finanziari». «È chiaramente vero — ha sostenuto il capogruppo Pd Gabriele Romiti — che c’è stata una scelta tecnica sbagliata nel 2005, ma sono errori di chi si trova ad amministrare. Siamo persone serie e oneste e cerchiamo di fare del nostro meglio». Critiche da parte delle opposizioni che (a eccezione di «CittàPerTe») hanno votato contro il riconoscimento del debito fuori bilancio. «Si è gestito in modo leggero un caso — ha sottolineato Massimo Bianchi (An) — per il quale ora il Comune è costretto a pagare una cifra fuori misura». «Questa vicenda — ha aggiunto Alessandro Cialdi (Udc) — è l’esempio di come un Comune non deve agire per gestire i soldi dei cittadini: da una cifra di circa 9mila euro determinata nel 1991, nel 2005 sono diventati 15.863 euro e nonostante che da allora non siano cambiati sindaco e alcuni assessori si è arrivati al 2008 a dover pagare 36mila euro fuori bilancio. Il danno è stato fatto quando non si è accettato di pagare i 15.863 euro. Faccio fatica a pensare che gli amministratori non sapessero niente e che gli uffici potessero decidere liberamente di rifiutare una traslazione». Anche il capogruppo di Fi-Pdl Mario Niccolai ha parlato di «esempio clamoroso di cattiva amministrazione». «Non si può imputare un comportamento scorretto alla mia persona — ha replicato l’assessore Burchietti — che ho cercato di limitare il danno. Tra il 2004 e il 2006 non ci sono stati provvedimenti amministrativi da parte della giunta. Si sono ora individuati i problemi da risolvere e abbiamo fatto il nostro dovere». Anche Marco Grassini («CittàPerTe») come avevano fatto Cialdi (Udc) e poi Mario Niccolai (Fi) ha chiesto al Comune una ricognizione su tutti gli espropri in essere e non ancora conclusi
DA "LA NAZIONE" DEL 30 NOVEMBRE 2008
1 commento:
La ringrazio per Blog intiresny
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