martedì 25 novembre 2008

Fognature alla Ferruccia!


LA VICENDA delle fognature di Ferruccia, mal eseguite e non ancora in funzione (manca ancora l’allacciamento al depuratore) e già oggetto di una lunga diatriba tra il Comune e la ditta costruttrice, approda alla Corte dei conti grazie a una denuncia-esposto inoltrato alla procura regionale toscana e firmato dai consiglieri comunali di An Maurizio Ciottoli (in carica), Massimo Niccolai (consigliere dal 1994 al 2006), Lorenzo Mannini (dal 1990 al 1998), Dario Niccolai (dal 1994 al 1998) e da Vincenzo Messana, ispettore della polizia municipale in pensione dal 1° gennaio 2007. «Venuti a conoscenza durante il consiglio comunale del 30 settembre 2008 — scrivono i firmatari — della sussistenza di un debito di bilancio di 116mila euro, sentiamo il dovere di segnalarlo alla Corte perché attivi un controllo di merito. Tale debito fuori bilancio ci risulterebbe ascrivibile alla categoria di spreco di danaro pubblico, in quanto conseguenza diretta di un’azione amministrativa mal condotta riguardo a lavori pubblici mai terminati, mal fatti e inutilizzabili». Nella vicenda è coinvolta l’impresa Luigi Gesualdi srl di Gallicchio (Potenza), che ha realizzato le fognature per lo smaltimento delle acque nere in via IV Novembre tra le frazioni di Ferruccia e Vignole. Un lavoro che poi è risultato essere stato fatto anche male, tanto che occorreranno oltre 203mila euro per rendere mettere in funzione la fognatura. Questa la situazione. Il contenzioso ha reso necessario la nomina di un arbitro tra Comune e impresa che decidesse chi aveva torto e chi ragione. «Ebbene — sostiene Ciottoli —, come si legge in un documento del servizio affari generali, tutto ciò comporta per il Comune un’esposizione fuori bilancio di 116mila euro, così suddivisi: circa 70mila per il lodo arbitrale e altri 46mila per gli onorari dei legali. Il risultato è particolarmente negativo perché le carenze del progetto alla base della gara d’appalto hanno imposto adeguamenti organizzativi nell’attività di cantiere che hanno inciso negativamente sulla qualità dei lavori».
di Giancarlo Zampini, da "La Nazione", 23 Novembre 2008

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