venerdì 7 gennaio 2011

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LA FARSA DELLA PARTECIPAZIONE BIS


Che altro aggiungere al comunicato ufficiale dell’Udc di Quarrata riguardante la partecipazione-bis da poco inventata dal Sindaco della città dei bambini?
La Sabrina non ha ancora imparato ad ascoltare la gente. Anzi. Col tempo, è andata progressivamente peggiorando col trovare soluzioni assurde o inammissibili.
Tanto che viene da pensare che né a Lei né ai suoi servitori interessino la democrazia vera e la partecipazione, quanto piuttosto le partecipate.
Sensibili agli affari, questi amministratori progressisti, che governano in nome di una politica ispirata al cristianesimo, hanno assolutamente dimenticato la loro vera funzione.
E vivono offendendo quell’assemblea istituzionale che, davvero, sarebbe il luogo del dibattito e della scelta: il Consiglio Comunale. Una vergogna.
Ed ecco il testo del comunicato dell’Udc.

In un tempo di indifferenza è sempre cosa buona e auspicabile vedere i cittadini coinvolti nelle vicende politiche e amministrative del loro territorio, appassionati alla vita politica, esercitare il diritto di cittadinanza facendo sentire la loro voce con una presenza vigile sulle scelte operate dall’amministrazione.
Coinvolgere 1.250 cittadini, estratti a sorte dagli elenchi dell'anagrafe, invitati a partecipare personalmente con una lettera inviata al loro indirizzo, con l’intento di condividere “le scelte per definire quali voci di spesa devono essere considerate prioritarie e irrinunciabili nel prossimo bilancio”, non è cosa da poco e mettere in piedi con serietà un tale processo richiede tempo, impostazione, preparazione, organizzazione, disponibilità dei partecipanti, risorse…
Un grosso impegno per l’Amministrazione, con una finalità importante, dinanzi alla quale occorre domandarsi, prima di tutto, se la logica dell’estrarre a sorte delle persone a cui affidare tale incombenza, sia adeguata a dare risposte di valore e competenza capaci di rappresentare gli interessi della generalità dei cittadini.
Anche i sondaggi (ma la Politica è un’altra cosa), per essere attendibili, devono riferirsi a “campioni” rappresentativi e le esperienze pregresse maturate su questa forma di selezione dei partecipanti, in virtù della complessità di quanto viene loro richiesto, insegnano che il “caso” non è forma di garanzia per correttezza, competenza e trasparenza perché richiederebbe che tutti fossero in condizione di poter proporre opzioni politiche, di argomentarle, di sceglierle a ragion veduta e senza condizionamenti di sorta.
Allora questi sorteggiati, cosa di più e di meglio possono esprimere rispetto a chi è stato eletto, democraticamente dai cittadini in Consiglio Comunale, con il compito di proporre e approvare indirizzi (e il bilancio in tutti i suoi aspetti è l’atto fondante di tutta l’attività politica e amministrativa del Comune), sollecitare, riscontrare e controllare l’effettiva realizzazione nell’interesse di tutti come previsto dall’ordinamento istituzionale?
Non giova ad un corretto rapporto questa contrapposizione che ha il sapore di eludere modalità e responsabilità da carenze di dialogo fra attori istituzionali; difficoltà che non trovano risposte adeguate e consone, e di cui soffre da anni la vita politica di Quarrata.
Altra cosa è l’informazione, corretta, precisa, puntuale e doverosa: alla base di ogni corretto processo prima comunicativo e di conseguenza di partecipazione. Anche nei confronti del Consiglio Comunale.
Cominciamo a rafforzarla, sarebbe già un buon passo avanti sulla strada di una consapevole e reale partecipazione dei cittadini e all’interno delle istituzioni.

UDC Quarrata

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Si mario, è risibile questa cosa della partecipazione, specialmente dover pagare qualcuno(la società di firenze) perché trovi la soluzione migliore per far partecipare i cittadini. Però è anche risibile secondo me tutto il dibattito sulla scelta dei famosi candidati per la partecipazione, ben sapendo che non sarebbero serviti a un bel nulla come adesso si rivela evidente, se non a fare il giuoco e il lustro dell'amministrazione . La partecipazione si fa come anche ha sostenuto manetti, con le assemblee pubbliche nelle frazioni, cosa che il pdl a onor del vero aveva iniziato a fare, ma poi, si sa, la storia è andata in un'altra direzione. Gianluca fantacci