In questi giorni è scoppiata una grande discussione sulla proposta di Berlusconi di dare la possibilità al governo di indicare alla magistratura le priorità. Premesso che dire che Berlusconi non ha interesse nelle questioni è nascondersi dietro ad un dito, e premesso anche che ho sempre difeso Europa 7 e il suo diritto a trasmettere (giusto per chiarire a coloro che immancabilmente ci accuseranno di berlusconismo per aver analizzato questa vicenda senza il paraocchi), vediamo di affrontare la proposta del premier facendo finta che non esista. Cioè dal punto di vista dell'interesse del cittadino.
Il governo vuole dire alla magistratura di dare precedenza nei processi ai reati più gravi (quelli che prevedono dai 10 anni di prigione in su: mafia, terrorismo, stragi, omicidi, morti bianche, traffico di droga, riduzione in schiavitù, sequestro a scopo di estorsione, omicidio ). E' un bene o un male, in un paese in cui centinaia di migliaia di processi OGNI ANNO vanno in prescrizione (un indulto di fatto), definire quali vanno ASSOLUTAMENTE celebrati? Dire che vanno privilegiati processi in cui sono coinvolti mafiosi rispetto a quelli in cui sono coinvolti i ladri di polli è così strano? Dire che bisogna dare la precedenza ai processi in cui gli imputati sono già in galera (e quindi secondo la Costituzione, INNOCENTI) non è ragionevole? Voi preferireste che un pedofilo venga scarcerato per prescrizione o che la prescrizione colpisca un anziano che rubava in un supermercato? A me pare delirante che si sostenga che tutti i processi sono uguali, a prescindere.
In tutti i paesi del mondo civile la politica indica le priorità. Non farlo, al contrario, sarebbe criminale.
Se quindi questa è una riforma giusta, perchè non farla se anche se ne dovesse avvantaggiare Berlusconi? Penso che la mia vita, come quella delle altre persone coinvolte, non debba essere un mezzo (per perseguire Berlusconi), ma un fine in sè. Per cui se una legge salva delle vite e ha il difetto di aiutare Berlusconi, mai mi sentirei di dire che per "far fuori" Berlusconi sia necessario passare sulla vita di qualcuno.
Detto in soldoni: meglio migliaia di innocenti in galera (come succede ora, per coloro in attesa di processo) e centinaia di criminali liberi (grazie alla prescrizione) e Berlusconi condannato, o Berlusconi libero e centinaia di criminali in galera ed altrettanti innocenti fuori dalle patrie galere? Questa è la domanda vera. E io non ho dubbi - in assenza di alternative - a scegliere la seconda.Dico in assenza di alternative, perchè in realtà è questo il problema: a destra come a sinistra, di risolvere i problemi veri della giustizia sembra che nessuno abbia voglia. E io tra la scelta dell'attuale terribile status quo e un miglioramento, scelgo il secondo. Quando mi si offrirà un'opportunità migliore, mi schiererò con essa, e se me ne daranno la possibilità la voterò. Ma dare un'offerta alternativa valida è compito della politica. A noi cittadini non resta che scegliere tra le diverse offerte politiche.
Il governo vuole dire alla magistratura di dare precedenza nei processi ai reati più gravi (quelli che prevedono dai 10 anni di prigione in su: mafia, terrorismo, stragi, omicidi, morti bianche, traffico di droga, riduzione in schiavitù, sequestro a scopo di estorsione, omicidio ). E' un bene o un male, in un paese in cui centinaia di migliaia di processi OGNI ANNO vanno in prescrizione (un indulto di fatto), definire quali vanno ASSOLUTAMENTE celebrati? Dire che vanno privilegiati processi in cui sono coinvolti mafiosi rispetto a quelli in cui sono coinvolti i ladri di polli è così strano? Dire che bisogna dare la precedenza ai processi in cui gli imputati sono già in galera (e quindi secondo la Costituzione, INNOCENTI) non è ragionevole? Voi preferireste che un pedofilo venga scarcerato per prescrizione o che la prescrizione colpisca un anziano che rubava in un supermercato? A me pare delirante che si sostenga che tutti i processi sono uguali, a prescindere.
In tutti i paesi del mondo civile la politica indica le priorità. Non farlo, al contrario, sarebbe criminale.
Se quindi questa è una riforma giusta, perchè non farla se anche se ne dovesse avvantaggiare Berlusconi? Penso che la mia vita, come quella delle altre persone coinvolte, non debba essere un mezzo (per perseguire Berlusconi), ma un fine in sè. Per cui se una legge salva delle vite e ha il difetto di aiutare Berlusconi, mai mi sentirei di dire che per "far fuori" Berlusconi sia necessario passare sulla vita di qualcuno.
Detto in soldoni: meglio migliaia di innocenti in galera (come succede ora, per coloro in attesa di processo) e centinaia di criminali liberi (grazie alla prescrizione) e Berlusconi condannato, o Berlusconi libero e centinaia di criminali in galera ed altrettanti innocenti fuori dalle patrie galere? Questa è la domanda vera. E io non ho dubbi - in assenza di alternative - a scegliere la seconda.Dico in assenza di alternative, perchè in realtà è questo il problema: a destra come a sinistra, di risolvere i problemi veri della giustizia sembra che nessuno abbia voglia. E io tra la scelta dell'attuale terribile status quo e un miglioramento, scelgo il secondo. Quando mi si offrirà un'opportunità migliore, mi schiererò con essa, e se me ne daranno la possibilità la voterò. Ma dare un'offerta alternativa valida è compito della politica. A noi cittadini non resta che scegliere tra le diverse offerte politiche.
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