giovedì 26 giugno 2008

La guardia medica non raddoppierà.

L’Asl gela le speranze quarratine: «Richieste in calo del 20% in un anno»

Centrodestra all’attacco «La sanità non si fa coi numeri». Niccolai accusa il sindaco di tenere una linea troppo morbida.

Potenziare la guardia medica? Non ve ne è bisogno, risponde la maggioranza a Forza Italia e Alleanza nazionale visionando i dati forniti nel corso dell’ultimo consiglio comunale dal dottor Roberto Torselli, responsabile di area dell’Asl n. 3. Le richieste di intervento alla guardia medica sono diminuite, passando dalle 1065 del 2006 alle 963 del 2007. Entro settembre, fa sapere Torselli, la Asl presenterà lo studio progettuale sulla riorganizzazione del Caselli. Perché non è stato potenziato come promesso il servizio di guardia medica? Lo hanno chiesto in un’interpellanza An e Forza Italia, sollecitando la presenza di un secondo medico al Caselli da luglio a settembre e da ottobre a dicembre. La risposta di Torselli è affidata ai numeri. «Nel 2007 abbiamo registrato una diminuzione del 20% degli interventi eseguiti dalla guardia medica. I dottori impegnati nel turno di continuità assistenziale non hanno a loro volta avanzato richieste di raddoppio del turno. Abbiamo autorizzato l’affiancamento di un medico durante alcuni turni nei primi mesi del 2008, in coincidenza con l’epidemia influenzale». Non vi è necessità, prosegue Torselli, di potenziare il servizio in estate, perché le cifre dimostrano che le richieste in questo periodo sono minori. E il medico di emergenza-urgenza a bordo delle autoambulanze che svolgono il servizio di 118 sul territorio quarratino? Secondo le opposizioni, che hanno presentato una mozione al riguardo, ve ne sarebbe bisogno. Per l’estensione del territorio quarratino, e la presenza di numerose frazioni collinari. «L’automedica del 118 - sostiene Maurizio Ciottoli, An - impiega troppo tempo per raggiungere località come Colle o Forrottoli partendo da Agliana». «Il sistema di emergenza-urgenza del 118 in provincia - ha risposto Torselli - è stato istituito nel 95, e sin da allora, per motivi logistici, è stato posizionato ad Agliana. Nel marzo del 1999 l’ambulanza con medico a bordo è stata sostituita da un’automedica (medico e infermiere a bordo) localizzata presso il distretto Usl di Agliana. Questa nuova organizzazione ha portato indiscutibili vantaggi, sia per quanto riguarda l’operatività delle due associazioni locali di volontariato che per la qualità dei servizi erogati». A conclusione del’analisi, Torselli cita il rapporto tra mezzi di soccorso medicalizzati e densità di popolazione elaborato nel maggio 2007 dalla Simeu (Società italiana di medicina di emergenza urgenza): 1 punto di soccorso fino a 150.000 abitanti per le aree metropolitane e 1 punto di soccorso ogni 50.000-60.000 abitanti per le realtà suburbane. «La salute non si fa coi numeri - ribatte il consigliere di Fi Daniele Ferranti - Questa sanità che fa i conti al risparmio ed evita di considerare le condizioni di ogni territorio nel quale deve operare, non può fare il bene dei cittadini». Soddisfatta dalle cifre fornite dalla Asl la maggioranza, che aveva presentato a sua volta un’interpellanza sollecitando un lavoro più continuo e costante (anche in vista della nascita della Casa della Salute) con l’azienda sanitaria. Con 12 voti contrari e 8 favorevoli (quelli delle opposizioni) è stato respinto un emendamento del capogruppo di Città per te, Marco Grassini, all’interpellanza di An e Forza Italia. Grassini chiedeva l’istituzione di un servizio di guardia pediatrica al Caselli. «Si difendono le scelte della Asl - è stato il commento a caldo del consigliere di Fi Mario Niccolai rivolto al sindaco - perché si spera che finito il mandato la Asl ci trovi un’occupazione». Il giorno dopo, la risposta di Sabrina Sergio Gori è affidata a una lettera aperta. «Un’occupazione ce l’ho già, e non ho dovuto raccomandarmi a nessuno. Il punto non è che dichiarazioni così forti possano essere offensive nei miei confronti, perché probabilmente lo spirito è proprio quello di ledere in qualche modo la mia figura e la mia onestà. È che questo stile impedisce un confronto sulle “cose vere”: i problemi ma anche le potenzialità e i pregi di Quarrata. Non so se sono troppo idealista, ma mi piacerebbe una politica a servizio della gente e non contro qualcosa o qualcuno».

Dalla cronaca locale de "Il Tirreno" del 26/06/2008

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