domenica 24 ottobre 2010

IL PUNTO


42. VOLENDO SI FA TUTTO
Domenica 24 ottobre 2010

Tirreno e Nazione di oggi 24 ottobre riportano la stessa notizia: una solenne strombazzatura della piscina di Vignole; un buco in cui finiranno milioni di euro – e non tanto per dare un servizio ai Quarratini, quanto per assecondare interessi edilizi e profitti privati a danno e scàpito dei bisogni della gente.
Lo si vede senza mezzi termini dal megaprogetto che, sotto l’ombrello protettivo dello sport in forma sociale (Uisp), copre la realizzazione di numerosi appartamenti – mutuati dalla BCE di Vignole, che pure si impegna in spese ventennali di qualche miliardo di vecchie lire… Fatto, appunto, che è al centro di questa stragonfiata scorreggia barocca della piscina per tutti.
Riprendiamo, a questo proposito, alcuni commenti comparsi sul blog di Andrea Balli; note abbastanza chiare nella loro criticità:

Anonimo ha detto... – Fateci sapere anche quando mettono l’ultima (pietra, n.d.r.), che magari è più interessante. Roberta Benassai – 23 ottobre 2010 – 15:06.
Benedetta ha detto... – Certo, a Vignole è più importante fare una piscina che mettere in sicurezza una strada trafficata come per esempio via di Mezzo e via IV Novembre. Ma sicuramente il comune avrà pensato a noi, perché così quando una macchina ci avrà tirato sotto potremo andarci a fare fisioterapia (sempre che si riesca a tornare a casa naturalmente)… Benedetta Porciatti – 23 ottobre 2010 – 16:24.
Anonimo ha detto... – Né di vene, né di marte si comincia o si diparte o si dà principio all’arte. Fossi nel sindaco ci penserei… 23 ottobre 2010 – 17:03.
Anonimo ha detto... – Il sindaco pensa a andare a cena con quella bellona della Fratoni. Il resto può andare a fanculo. 23 ottobre 2010 – 17:10.

Se qualche commento è un po’ sopra le righe, bisogna capirlo.
In fondo la gente di Quarrata se non ha strade, se non ha fogne, se non ha gas, se non ha parcheggi nelle frazioni e nei casolari della collina, se non ha illuminazione, se non ha servizi di raccolta spazzatura decente, se non ha acquedotti; insomma, se non sa come fare, la gente di Quarrata può portare la macchina al parcheggio di Vignole, dietro la BCE; e può andare a fare nuotate e fitness quando le pare. Al limite, se non ha quattrini perché è attaccata dalla crisi, può passare il tempo ai bar e ai ristoranti della piscina. Glielo insegna anche la Sabrina, sempre pronta alle cene – anche con la Fratoni – in nome della solidarietà.
Volendo si fa tutto, come vedete.
Se leggete bene i giornali, il Comune ha risolto, con uno schiocco di dita, anche il rischio idraulico della zona – a spese di tutti, ovviamente –, prevedendo una cassa di espansione ad hoc per la BCE, per l’Uisp e per i loro rispettivi affari e interessi.

È un gran casino – è il caso di dire – quando finanza e politica si intersecano e si danno una mano in nome della collettività, non vi pare?

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