lunedì 4 ottobre 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN SINDACO ATTENTO, CHE SA ASCOLTARE E IMPEGNATO


Il primo ottobre, su La Nazione, Giancarlo Zampini ha scritto degli appartamenti di edilizia popolare (12) che il nostro ex-Sindaco Marini, ora capo della Spes (che però non significa speranza…), sta facendo realizzare a Quarrata, zona Ronchi, in via Allende.
Ovviamente vi pare che la Sabrina non corresse per mettersi in mostra? E ha fatto parlare perfino Vincenzo Mauro – che miracolo!
Non c’è mai, Lei. Non riceve mai nessuno; non sta a sentire nessuno; non risponde a nessuno; non sa chiedere scusa, se sbaglia; insomma, non ha faccia: ma èccola in prima linea quando c’è da comparire sul giornale o a TVL o anche nelle detestate TV del Berlusca.
È degna figlia del Cavaliere, sotto questo profilo. Come lo sono tutti i suoi fidi nanetti: tutti di sinistra, ma sempre pronti a farsi fotografare o a parlare – quando però Lei glielo consente.
Ecco lo stralcio testuale, parola per parola, di ciò che dice l’Illuminata su La Nazione:

«Oggi si da inizio a 12 appartamenti, altrettanti hanno preso il via pochi mesi fa in via Marco Polo, cinque sono in dirittura di arrivo nella zona degli ex macelli pubblici. Le case di edilizia popolare a Quarrata non superano il centinaio, con il progressivo e continuo aumento della popolazione bisogna essere in grado di costruirne sempre di più; purtroppo i bisogni non mancano».

E i bisogni non mancano proprio grazie alle sue brillanti idee e velleità artistiche.
Lei infatti – come ha dimostrato inoppugnabilmente nei giorni scorsi Alessandro Cialdi (Udc) – preferisce chiedere, a chi può darci una mano, e cioè all’esimio prof. Paci e alla sua Fondazione Caripit, milioni di euro per delle emerite inutilità, certo di grandi artisti – così dichiarati da Gori, vicepresidente della Fondazione Caripit e mercante d’arte –, ma considerati ben stimati da Sgarbi, come si è letto.
Cialdi ha perfettamente demistificato la posizione della Sabrina: ha fatto vedere che, con più cura dei suoi concittadini (ma Lei li considera davvero concittadini, compagni del PD…?), avrebbe potuto chiedere soldi per opere necessarie invece che fantozziane cagate pazzesche.
Ma forse la Sabry con la fontana di Buren può avere colto, stavolta, per caso e solo per caso, nel segno…
Come vedete dalla foto – che mostra l’area del posizionamento delle 12 nuove case popolari –, laddove è segnata la freccia rossa sorge, tra gli alberi e la cabina dell’Enel, il depuratore dei Ronchi.
Là – come ci hanno detto i residenti della zona – ogni volta che il Palma o altri scaricano i liquami, si crea una nube di gas che si diffonde in aria come un tifone (non quello cinese che significa vento e tempesta, ma quello che deriva dalla malattia pestilenziale del tifo).
E questo profumo di donna resta in aria per ore, esalando al cielo con i suoi effluvi di rose e viole, tanto che i residenti attuali (che pur ora sono piuttosto lontani dalla gola dell’inferno) devono indossare le maschere antigas delle trincee della guerra 15-18. Immaginatevi come staranno gli abitanti dei nuovi appartamenti della palazzina Spes (ultima dea)!

E dunque Buren cade a pallino e farà proprio comodo: per attingere acqua e depurare l’indepurato depuratore dei Ronchi.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

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