giovedì 21 ottobre 2010

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: CITTA' AMBIGUA


Lisboa antigua, si dice per la capitale del Portogallo.
Per Quarrata si dovrà invece dire Città ambigua.
E lo è proprio grazie ai suoi amministratori che ne hanno fatto un vero e proprio mostro per l’incapacità di individuare le vere priorità da realizzare in nome del bene comune. Anche se a Dalì questo non torna tanto – ma cosa può contare l'opinione di un Dalì che c’è finché serve alla Sabrina e che potrebbe non esserci all’improvviso, se appena appena alzasse la testa come ha tentato di fare Burchietti? E Dalì non lo farà mai: gli manca la determinazione e la personalità.
Guardate Quarrata sul Tirreno e… tirate le somme.
Da una parte opere milionarie, dall’altra troiai che fioriscono in ogni frazione: e tutte le frazioni abbandonate perché quello che conta per la Sabrina è – come è stato più volte detto – il chilometro quadro intorno al palazzo comunale. Il resto ciccia, come si dice.
Il problema di Quarrata non è e non sarà – come paventa lo Zampini su La Nazione di ieri, 20 ottobre – il fatto che tre consiglieri del Pdl hanno aderito alla strada tracciata da Fini: il che potrà essere, magari, anche un errore di valutazione, ma pur sempre un errore ragionato e quindi da rispettare.
Il vero problema di Quarrata è aver dato, per la seconda volta e con una scappatoia dell’ultimo minuto, spinta e patrocinata da Stefano Marini che suonò le trombe a raccolta (furono 5 pullman di votanti raccattati all’ultimo istante, per chi non lo sapesse); è aver dato, dicevamo, per la seconda volta, con 159 voti, una città come Quarrata in mano a una incapace, arrogante, bugiarda e inintelligente che spende miliardi per le cazzate e non investe in opere necessarie e dovute a quel popolo che Lei dice (falsamente) di amare.

E ora fatele l’applauso, se ne avete il coraggio!

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