QUARRATA_ La protesta silenziosa degli artigiani presentatisi con i suoi massimi esponenti provinciali in consiglio comunale è stata interrotta da un sarcastico applauso all’approvazione da parte dei gruppi di Pd e la Sinistra del piano finanziario per l’anno 2009 proposto dal Cis che comporterà come noto un considerevole aumento della Tia per le utenze non domestiche fino al 15 per cento. A nulla sono valsi i tanti appelli di questi questi giorni lanciati anche da altre associazioni di categoria, neppure i cartelli e le bandiere portate tra gli altri dal presidente provinciale Massimo Donnini, da Lamberto Tarocchi (presidente area tessile Quarrata-Agliana-Montale), Lamberto Tarocchi (presidente settore Legno), dal direttore e dal vicepresidente di Confartigianato. Nessuna eccezione al regolamento del consiglio comunale è stata poi fatta e per questo – dopo una sospensione del consiglio comunale - è stata respinta la richiesta avanzata da Mario Niccolai (Fi-Verso il Pdl) di “poter ascoltare la voce di uno dei rappresentanti degli artigiani, la parte più penalizzata dalla crisi che sta attanagliando il Paese”. Il vicepresidente del consiglio comunale Alessandra Migliorini (che sostituiva Massimo Sauleo) aveva poco prima incontrato sia il presidente Donnini che gli esponenti del consiglio di amministrazione del Cis ai quali aveva esposto – anche su sollecitazione del sindaco - la volontà di non voler transigere sulle regole. Subito dopo un incontro di maggioranza e la successiva convocazione dei capigruppo l’amministrazione comunale ha annunciato la volontà di organizzare sul tema della Tia e dei rifiuti un convegno che veda presenti tutte le associazioni di categoria. Una “tregua” è stata chiesta da Confartigianato. “Se avessi potuto parlare – ci ha detto il presidente dell’associazione Massimo Donnini – avrei sicuramente detto a nome delle oltre 1250 aziende che rappresento, che probabilmente anche i nostri politici locali non si stanno rendendo conto fino in fondo della profondità di questa crisi. Non si doveva agire nuovamente sulle entrate per ripianare i debiti e gli errori fatti dal Cis ma occorreva in questa fase difficile pensare ad una drastica riduzione dei costi. Questo avviene in ogni azienda quando si trova in difficoltà ”. “Anche a Quarrata – ha aggiunto - i più fortunati lavorano con listini fermi a 3-4 anni fa e chi fa concertazione non ha più prezzi perché i prezzi del prodotto li fa il lavoro irregolare. E’ inutile quindi meravigliarsi dello stacco tra politica e paese reale”. “Della politica c’è bisogno per uscire dalla crisi”. La protesta di Confartigianato è stata estesa anche ai consigli comunali di Agliana e Montale.
Andrea Balli
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