mercoledì 2 settembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: DUE BEI QUADRETTI DA SALOTTO BUONO



Quarrata in degrado – Ottava puntata.

Stavolta ci andremo leggeri, come si dice. Non calcheremo la mano – così SSG8 potrà tirare un respiro di sollievo: nessuna battuta, nessuna vignetta. No. Talvolta bisogna essere anche più… permissivi. Ci limiteremo a mettere in onda due bei quadretti che i nostri lettori potranno stampare, fare incorniciare e sistemtare in salotto da una parte e dall’altra della TV, così potranno sempre avere qualche bella immagine di Quarrata da godere mentre si rilassano dopo una intensa giornata di lavoro.
La prima delle due foto rappresenta una discarica spontanea a meno di 30 metri dalla rotonda di via Firenze, quella che è costata un occhio della testa all’amministrazione. L’accostamento tra l’estremamente rileccato della rotonda e l’estremamente squallido della discarica ai cassonetti, genera scintille: in un certo senso, per così dire, dà la misura della modernità – si potrebbe pensare, quasi, a qualcosa di simile a una struttura di tubi al neon contro la facciata della Màgia, più o meno il colpo nello stomaco è quello.
L’altra foto si riferisce, invece, a via San Lorenzo – la zona delle scuole elementari, dove dovrà arrivare anche la megapista ciclabile dell’inutile, quella che costerà 900milioni delle vecchie lire (450mila euro attuali) per far pedalare dai campi da tennis a lì una massa oceanica di ciclisti.
Vorremmo che il Sindaco muto ci dicesse quanti ne sono previsti per ammortizzare una spesa di tale portata – e magari succederà che l’Ufficio Tecnico, dopo aver fatto progetti, previsioni, piani, intersezioni, rilievi, prelievi e quant’altro, alla fine adotterà una determina per aggiungere qualche altra decina di migliaia di euro perché…. si è dimenticato di prevedere in progetto il manto di fondo della pista ciclabile stessa. Chissà…
Lasciate che i fanciulli vengano a me, diceva Gesù nel Vangelo. E noi – abusando della pazienza del Signore diciamo: lasciate che le foto parlino da sé.
Giriamo la domanda all’Ufficio Ambiente (che poi è anche quello dei Lavori Pubblici) di competenza del vice Mazzanti: è stata già fatta pulizia di questi sconci? E quanti giorni ci ha messo il CIS? Una quindicina? 17 quanti ce ne vogliono per farsi ricevere dal Sindaco-Socializzatore? Di più? Insomma quanti?
Eppure la gente del CIS dovrebbe correre a raccattar sudiciumi di questo genere per bruciarli:
perché l’inceneritore ha bisogno di andare a tutto foco (tanto non ci sono prove che l’inquinamento della piana derivi da esso, no?);
perché più si brucia, più si fa luce (anche sulle tombe, dove una lampadina comunale finisce per costare una sassata).
Oooops… Forse non ci siamo andati leggeri nemmeno stavolta…

Cliccare sulle immagini per ingrandire, scaricare, stampare, portare a incorniciare e appendere in salotto.

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