lunedì 14 settembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LEI NON ERA AL SUO POSTO


La Marcia per la Giustizia quest’anno aveva come titolo Legalità e Partecipazione. E sul palco c’era, fra gli altri, anche il Sindaco Sabrina Sergio Gori.
In un Paese che va sempre più verso l’illegalità, la soluzione per combattere il pericolo di una dittatura l’ha fornita uno degli ospiti affezionati della Marcia, il giudice Giancarlo Caselli, che ha invitato la piazza a «vivere il presente con radicalità, che significa […] partecipazione, rifiuto dell’indifferenza, capacità di esercitare una critica intelligente».
Noi accogliamo sùbito questo invito per ricordare al Sindaco che, sul palco dei personaggi illustri, di coloro che lottano ogni giorno per l’affermazione della legalità, lei non era al suo posto.
E questi sono alcuni dei motivi:
1. non si sceglie un difensore civico con i metodi e i criteri di cui si sono serviti lei stessa e la Giunta;
2. non si racconta in TV al TG5 che si stanno costruendo scuole e asili nido quando non è vero;
3. non si finge indifferenza quando si viene a sapere che certe discariche e certi problemi dipendono direttamente da funzionari dell’ente di cui siamo il motore politico;
4. non si tace sui fermi dell’inceneritore di Montale, che non regala certo inalazioni di Porretta ai Quarratini;
5. non si permette a Publiacqua di riscuotere denaro dalla gente, quando si sa che il depuratore non funziona e non lo farà almeno fino al 2016;
6. non si lasciano frazioni senza acquedotto, fognatura e gas mentre si buttano 275nila euro nella osannata Casa di Zela; e non si spendono 450mila euro per 800 metri di pista ciclabile, quando dei concittadini mostrano di non avere risposte adeguate per i loro bisogni primari;
7. non si partecipa a tutti gli spettacoli live e reality negandosi il più possibile ai propri amministrati.
Perché il rispetto della legalità non si testimonia con incontri, marce, meeting e fiato-alle-trombe di ogni genere, ma con un comportamento congruo, consono, coerente e non esibito.
E in onore della prima formazione culturale del Sindaco, le vogliamo rammentare – secondo l’indicazione di Caselli – che «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Matteo 7, 21).
Se ne ricordi, la signora Sabrina Sergio Gori, quando le prenderà di nuovo la tentazione di salire sul palco: e non salga per il puro piacere di mostrarsi, ma lo faccia solo se è sicura di poter rendere testimonianza di ciò in cui dice di credere e per cui dice di lottare (se davvero lo fa); dal momento che la coerenza esiste, anche se qualcuno può aver pensato che non si inzuppa nel caffellatte del mattino.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hehe, facile riempirsi la bocca della parola legalità. Tutti grandi maestri di moralità, pronti a indignarsi, pronti a dare lezioni di morale. Ma i moralizzatori sono quelli che hanno di solito le mani piu sporche di tutti, e di recente ne abbiamo avuto un chiaro esempio sulla stampa nazionale.
Che succede in quell'inceneritore? si può sapere chiaramente una volta per tutte?Ci volete dire una buona volta che ogni tanto si superano i limiti delle emissioni e si chiude tutto per qualche giorno? ci volete dire se è vero che viene bruciata la carta della raccolta differenziata per diluire i fumi? ci volete dire che la raccolta differenziata non si vuole fare per chè non è conveniente, e che conviene di piu bruciare tutto, e, anzi, bruciare anche i rifiuti dei comuni vicini a pagamento? Tanto funziona così, ok, basta essere chiari, è così, va bene così, non importa fare i moralizzatori

Anonimo ha detto...

Ma non era la marcia dellapace e della giustizia? e la pace l'hanno tolta? ma da quando? sarà mica da quando le sinistre litigano? e si ritorna li ...... continuano ancora a pensare ai fatti sua sti comunisti