mercoledì 30 settembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LAVORI NO, MA IL BILANCIO È SANO!


Don’t cry for me, my Burchietti… e poi una bellissima e magistrale voce di Madonna che, in toni languidi, consola il professor bilancio che piange per la cattiveria del mondo: da una parte i Quarratini che non vogliono ritirare le licenze e i permessi e, quindi, non scuciono; dall’altra la perfidia assoluta del Governo del Cavaliere che blocca altri fondi e che non permette alla Giunta di realizzare i lavori promessi.
E passi per la Ferruccia, laggiù, in mezzo alla pianura. Ma Montemagno? È un problema per l’assessore Burchietti, lui che, tagliati i fondi e cancellati i lavori, potrebbe anche alienarsi una bella fetta del proprio elettorato e trovarsela, come dire, stomacata da tanti stop and go, promesse e… spromesse.
Come battuta – sempre significativa, però – ce ne viene una sola: «Meno male che il Governo blocca i fondi e che non c’è trippa per i gatti! Altrimenti c’era il rischio che, con tutto il grasso che era stato previsto in bilancio (e cioè 1milione e 950mila euro di oneri di urbanizzazione), la Giunta potesse decidersi a spendere soltanto altri 2 o 300mila euro per qualche nuova amenità della Querciola». Ve le ricordate, a questo proposito, le dichiarazioni di Mazzanti? No? Andàtele a rivedere e resterete basiti: lì la Giunta ha speso, di suo – diceva il vice-Sabry –, solo 275mila euro. Solo!
Ma in fondo, come dice il professore, il bilancio è sano. Il Signor Burchietti si dimentica di dire che sono sempre sani i bilanci in cui non si spende una lira – pardon: un centesimo. La non-spesa è, in termini economici, la stessa sanità del bilancio. Lui non se lo ricorda come bagaglio dei suoi studi, ma nel 1918, all’uscita della prima guerra mondiale, l’Italia aveva un bilancio sanissimo. La gente andava in banca e diceva: «Cento lire dammele di carta, sennò in tasca mi pesano». Il Regno di Vittorio Emanuele III non spendeva una lira, ma godeva della parità carta-oro.
Oggi, con la Giunta di Quarrata, scimmiottando uno spot che va di moda in questi giorni, dovremmo dire che abbiamo raggiungo la parità carta-ovo: la carta è quella che ci mettono loro, cioè gli assessori, quando vanno in giro a far promesse d’aria (il Sindaco no, perché è sempre in meditazione trascendentale); l’ovo, invece, è quello mangiato da loro stessi in culo alla gallina ancor prima che essa l’abbia ricoperto della concretezza del guscio di carbonato di calcio – in chimica CaCO3.
La vita è buffa. Se i catto-com della Giunta Sabrì leggessero più Bibbia, saprebbero che non c’è nulla di nuovo sotto la luce del sole.
Infatti, come negli anni 20, anche in questo fine-settembre (quarratino) abbiamo la festa dell’uva, un bilancio sanissimo e... le toppe al culo.

Quarratino, il Comune sei tu:
quale Giunta ti può dare di più?

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella questa novella dello stento! Della sistemazione della piazza di Ferruccia se ne parlava sicuramente nel 2002: messa/non messa a bilancio in continuazione, c'è ma non c'è, metti e leva, forse quest'anno no ... ma il "prossimo" sicuramente; stessa storia per la faccenda illuminazione nelle sue adiacenze. Rimandata, alla fine, alla definizione del progetto generale di assetto della zona e poi ... illuminiamoci d'immenso. Insomma detto e fatto! Serietà e credibilità a prova di fuoco. La realtà, stando ai fatti, è che le priorità (per dirla con l'ass. Mazzanti) sono tante, tutte sono priorità e alla fine nessuna è prioritaria meno di un altra. Cioè non esistono priorità, a meno che a Ferruccia non frani l'argine.... quella sì che è una priorità, e mannaggia la sfiga cane, non era neppure nei piani triennali d'intervento!!! Meno male, l'argine - con comodo, prego - forse per il prossimo anno sarà sistemato. Ma la piazza gente... ci sono altre priorità prioritarie e può attendere e comunque è sicuramente negli interventi strategici qualificanti il mandato. Mannaggia alla fretta, dobbiamo stare tranquilli, slitta solo al prossimo anno. Ma da quanti anni se ne parla e per quanti altri se ne parlerà?
Il metro delle priorità ha le sue leggi - signori - e non è eguale per tutte le piazze. Ri-mannaggia!
raf