venerdì 20 novembre 2009

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUEL GRAN PASTICCIO DI MONTALE


Rieccoci, come si vede dall’articolo apparso su La Nazione, al solito irrisolvibile problema dell’inceneritore di Montale: un campo di battaglia in cui si scontrano due falangi opposte e irriducibili, da una parte gli inceritoristi Cis-Comuni-Provincia, e dall’altra i comitati che continuano a sostenere la pericolosità dell’impianto stesso, spesso e volentieri in sforamento.
E mentre l’assessore all’ambiente di Montale, Lisa Taiti, ripunta il dito contro l’ambiguità dell’Usl, ecco anche un intervento della dottoressa Gentilini, oncologa e, quindi, voce autorevole in materia.
Siamo al logoramento senza soluzione: nel nostro Paese – e quindi anche in questa tormentata Piana – non c’è mai cosa che giunga a una soluzione definitiva e, per un motivo o un altro (ma spesso solo per puri interessi economici), le situazioni si protraggono nel tempo come in una infinta partita di tennis, ma con conseguenze che possono lasciarsi dietro scie di morti.
Ci chiediamo se non fosse meglio, visto il nòcciolo della questione in sé e per sé, che gli enti che fanno capo al Cis, una buona volta, con un po’ di coraggio e una minima dose di serietà, prendessero la sana decisione di sentire le popolazioni con un referendum e, rispettosi delle indicazioni del popolo che tanto dicono di amare, si comportassero rigorosamente di conseguenza, smettendo di parlare da politici e limitandosi a fare gli amministratori locali.
Le cose lunghe diventano serpenti. E, in certi casi, molto pericolosi.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari amici del blog,
ponete interrogativi di non poco conto... ma, come ammettete, di ben difficile soluzione, stante la situazione attuale. Corriamo tutti il rischio di continuare a guardarsi l'ombelico senza riuscire a vedere che il mondo gira e soprattutto in che senso gira....
Nei giorni scorsi, sulla stampa regionale, sono apparsi articoli che spostano il contendere altrove, et voilà, la polemica si trasferisce in altri luoghi e con considerazioni che tengono fuori gioco Montale e il suo impianto. Case Passerini è il sito indicato per l'Area Vasta, 450 metri in qua o in là, ma è comunque sottostimato rispetto alle reali necessità; altri si candidano e appare la disponibilità di Livorno e qualche amministratore trova interessante l'idea di trasportare la monnezza fino là.
Il dato è che comunque tutti continuano a parlare di nuovi impianti - pena fare la fine di Napoli a breve - ma nessuno di quelli previsti parte; quello di Montale è alla seconda linea e della terza non si parla più come di imminente; i pratesi pare non avanzino più candidature; e i quantitativi di rifiuti invece di diminuire - come previsto in tutti i Piani sui quali si dimensionano poi le capacità di trattamento degli impianti - e come garantito dagli accordi e dagli stanziamenti regionali all'atto della ridefinizione dell'ATO, inesorabilmente, aumentano.
Che si fa, si propone un referendum? e poi, visto che se non altro per ammortizzare i costi dell'impianto di Montale questo dovrà essere tenuto in funzione per altri 15 anni, come tratterete la faccenda? Visto che le emissioni non hanno confini amministrativi e il vento soffia per come più gli aggrada, il toro andrebbe preso per le corna. Ma nessuno, maggioranza compresa, è evidentemente in grado di farlo.
E non è cavalcando la demagogia che si può fare strada e trovare delle soluzioni praticabili. Il METODO della precauzione deve sempre essere presente ma allo stesso tempo non può giustificare il non fare, il non decidere. E comunque non sarebbe molto meglio puntare ad una effettiva riduzione dei rifiuti, che passa da un serio ripensamento sul proprio stile di vita, anche se non basta? Tantissima parte dei rifiuti urbani arriva con il "packaging", il confezionamento dei prodotti che ognuno poi porta a casa e di conseguenza getta nel cassonetto.
E' da chiedere alla POLITICA, un serio intervento su questo fronte, intervento che va oltre il dato locale dei tre Comuni della Piana, e dell'intero Ato. Potrebbe essere un importante, serio, passo in avanti, anche se, pure questo, non totalmente risolutivo.
Cordialità.
Raf

Anonimo ha detto...

Un referendum tipo quello sul nucleare? Quello che ci ha dato 20 anni di tempo per rimanere indietro rispetto a tutti gli altri paesi industrializzati? Ah, va bene. Ditemelo prima, però. Così mi trasferisco in un posto industrializzato prima che diventiamo il terzo mondo. Anche se è vero che sarebbe un terzo mondo molto democratico e partecipativo e senza anidride carbonica.E quando c'è democrazia e partecipazione, c'è tutto.

Anonimo ha detto...

ma vuoi morire di diossine, coglione?

Anonimo ha detto...

Ma va là, povero ignorante. Non moriremo di diossine, quello di cui sono sicuro è che se si va avanti così moriremo poveri. Guarda che in Africa non ci sono inceneritori, eppure muoiono prima di noi. Ci avevi fatto caso? E se andiamo avanti così, non moriremo di diossine, ma di fame sì! Magari eri di quelli che nell'87 andavano in giro a dire "Ma vuoi morire per le radiazioni?" e ora sei a rimuginare se non sarebbe bene tornare al nucleare. Fai festa, vai.

Anonimo ha detto...

peccato che sia cascato il muro di berlino.

Anonimo ha detto...

«Ma va là, povero ignorante. Non moriremo di diossine, quello di cui sono sicuro è che se si va avanti così moriremo poveri. Guarda che in Africa non ci sono inceneritori, eppure muoiono prima di noi. Ci avevi fatto caso? E se andiamo avanti così, non moriremo di diossine, ma di fame sì! Magari eri di quelli che nell'87 andavano in giro a dire "Ma vuoi morire per le radiazioni?" e ora sei a rimuginare se non sarebbe bene tornare al nucleare. Fai festa, vai.»

Non ti preoccupare, non tu sei eterno neanche te. Un giorno o l'altro ti tocca a andare, o ricco o pevero (o povera, se sei femmina)...