mercoledì 17 settembre 2008

Salvatore Crisafulli ha deciso di continuare a vivere


Qualche giorno fa, qui si è parlato di Salvatore Crisafulli. Un uomo di 43 anni, originario di Catania, che da anni convive con una malattia assai gravosa: la Sindrome Assimilabile alla Loched.in.
Crisafulli aveva indirizzato una lettera a Berlusconi: “Voglio vivere, mi aiuti. Nella mia città - e nella mia Regione - non c’è sufficiente assistenza medica, per le persone come me. Mi aiuti, altrimenti mi lascerò morire”.
Una richiesta semplice e al contempo disperata, la sua. Che, nel quasi totale silenzio dei media, è fortunatamente giunta all’inquilino di Palazzo Chigi.
Il quale, prima per bocca del sottosegretario Eugenia Roccella, e poi attraverso una missiva scritta di suo pugno, ha garantito a Crisafulli, il pieno impegno del governo a risolvere il suo caso.
Crisafulli, dal canto suo, ha apprezzato e ha deciso di non mollare.
Ora, di tutta questa vicenda, c’è un aspetto che io proprio non riesco a digerire: il fatto, cioè, che i media tradizionali non se ne siano quasi occupati.
Ad eccezione - che io sappia - del Corriere della Sera, de l’Unità e di Libero, nessun altro quotidiano ha dato risalto alla notizia. Per non parlare, poi, della blogosfera. Che, colpevolmente, credo abbia completamente taciuto al riguardo. Una vergogna!
Evidentemente, sul caso Crisafulli si è taciuto - da parte di tanti - perché voleva vivere. E minacciava di lasciarsi morire, soltanto se il governo non lo avesse aiutato a risolvere le sue grane, chiamiamole così, con la Regione Sicilia.
Domanda: ma i cattolici, dov’erano? Perché non si sono mobilitati per chiedere l’intervento del governo? Esistono - e fanno sentire la propria voce, in questo Paese -, solo quando occorra impedire il “varo” di qualche legge scomoda (leggasi: “testamento biologico” o “unioni civili”)?
E i laici? Che fine hanno fatto? Che c’è, sono capaci di parlare di rispetto della dignità dell’individuo, solo quando ci sia di mezzo qualcuno che chiede di morire tramite eutanasia? Viceversa, se qualcuno chiede di continuare a vivere, non si ritiene abbia diritto a condurre una esistenza dignitosa?

camelotdestraideale.it

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