sabato 4 dicembre 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: ‘GENIUS LOCI’ E ‘LOCUS AMOENUS’


Il sogno è bello e fa parte della nostra stessa vita. Guai se non sognassimo. Saremmo poverissimi. E nel sogno c’entra anche l’aspirazione a migliorarci e a migliorare l’ambiente in cui viviamo e in cui vivranno quelli che verranno dopo di noi. Con giudizio, però, e restando saldamente legati alla realtà.
Ma se sognamo troppo, rischiamo di andare di fuori – come un treno che corre troppo veloce sui binari.
E l’amministrazione Sergio Gori è proprio come questo treno: sogna troppo e opera poco – per non dire pochissimo – anche sa dà la colpa al Cavaliere e, ultimamente, anche alla Regione.
A fronte di spese miliardarie e di programmi ambiziosissimi, la Piana va sott’acqua ogni volta che piove. I fiumi sono una tragedia quanto ad argini. I fossoni (viene in mente quello della Galligana) sono strozzati da mille restringimenti e curve. E ogni anno è peggio e ogni anno la gente rischia sempre di più.
Pistoia promette interventi a monte, per mettere in sicurezza l’Ombrone, ma poi disdice. E il Comune tace.
Tace perché… sogna.
Ora anche una Màgia patrimonio dell’umanità.
In realtà quel patrimonio sarà nostro. Ma lo sarà solo per le spese – come ogni patrimonio che si rispetti.
Nel frattempo questo sogno fiorisce in un territorio che è una serie infinita di toppe. Anche sul fondo dei pantaloni. Un territorio pieno di seri problemi ambientali: dalla sicurezza alla sporcizia dell’ambiente.
E allora sembra proprio inutile appellarsi al genius loci, la divinità tutelare del luogo, come se fossimo ai tempi di Lorenzo il Magnifico; e al locus amoenus, il luogo fuori del mondo con campicelli, erbette verdi, margheritine e brevi corsi d’acqua che gorgogliano e inducono gli occhi di chi ascolta ad abbandonarsi al sonno.

Scendiamo in terra. La gente ha bisogno di camminare coi piedi ben saldi e non con gli occhi ben chiusi.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

i sogni son desideri.... di felicità.
Ma prima o poi siamo chiamati a fare i conti con la realtà e tenere i piedi per terra.
Ogni tanto viene riproposta sui quotidiani la "notizia" del degrado dei luoghi dovuto all'abbandono dei rifiuti. La colpa è sicuramente di chi li abbandona denotando scarso senso civico, per non parlare di labile amore per l'ambiente. Ma mi domando: per venire incontro alle esigenze dei cittadini, in particolare per certe tipologie di rifiuti, o non doveva essere realizzata una piattaforma ecologica da parte del CIS a Quarrata? Che fine ha fatto?