martedì 5 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: DOPO IL DANNO, LA BEFFA


Succede sempre così: si crea un pasticcio, le notizie escono sui giornali, nessuno si fa vivo, la gente tuona, le istituzioni saettano, gli altri si sbattezzano nel leggere certe cose; ma tutto resta rigorosamente nel silenzio più assoluto. È un muro di omertà e di reticenza, signori; quello che, se accadesse altrove o in altre aree politiche, verrebbe sùbito definito, senza mezzi termini, conflitto d’interessi e mafia. E andrebbe immediatamente nel tritacarne.
Qui no. Cioè: a Quarrata no. Perché Quarrata è l’isola felice in cui tutto è limpido, lineare e trasparente. È la città dove i bambini possono nascere tranquillamente perché verranno accolti a braccia aperte e con tanti piccoli e begli asilini fatti apposta per loro. È il paese in cui lo stadio e non si sa quante vie e piazze, sono intitolati a uomini di vaglia che davvero hanno resistito alla mafia e hanno pagato con la loro vita. Quarrata è il paese della Sabrina e dei suoi famosi – a livello italiano – meeting della legalità. Qui queste cose non possono succedere.
Ma è anche il paese dei ciuchi che volano e di episodi come questo – su cui ha marciato per anni la Giunta Sergio Gori. Episodi in cui un consigliere comunale di maggioranza, Nicola Magazzini, volontario di tutto (Protezione civile, Misericordia, VAB e quant’altro), ma anche rappresentante ufficiale del Comune di Quarrata e quindi della Sindaca Illuminata nel Consorzio Ombrone, ha una sua azienda-ditta, o come diavolo la vogliamo chiamare, ma è al tempo stesso fornitore della real casa, come si diceva un tempo, quando questi manager rampanti, che rivestono una decina di ruoli contemporaneamente, non erano ancor nati e non avevano bevuto, dalle maestre dell’asilo in su, quei principi di moralità, ottocentesca ma sana, che venivano insegnati nell’immoralissima (secondo Di Pietro, De Magistris e l’Idv) Prima Repubblica della corruzione.
Sì. Perché nella democraticissima Repubblica di Banana della Sabrina, questo suo uomo con la sua azienda – come dice Ciottoli nell’interpellanza urgente – ha fornito prestazioni al Comune stesso in occasione dei Settembri Quarratini e forse di molto altro ancora. E cose di questo genere non sembrano affatto nuove nella cultura e nel modo di agire di questa ineffabile Giunta di nani. Altri servizi, per esempio, vengono affidati, accettati ed espletati da parenti e familiari di personaggi strettamente legati all’amministrazione stessa.
Ma sulla vicenda del consigliere comunale Magazzini è il caso di pensare a qualche particolare che potrebbe essere illuminante sotto profili diversi.

Il primo particolare è che la sua pubblica ammissione viene a distanza di ben cinque giorni dalla comparsa della notizia sul Tirreno (31 dicembre 2009): troppo tempo per poter credere umanamente a una buona fede. Ci ha pensato troppo, il consigliere Magazzini; si è preso troppo tempo, mentre onestà morale e intellettuale avrebbero voluto che questo prode dai mille volti e dalle mille funzioni rispondesse immediatamente e si esponesse senza perdere tempo, a tamburo battente, come si dice. E non venga ora a dire, per favore, che era confuso dal boscabbaccano che è nato sull’onda della dichiarazione di Alessandra Bargiacchi, perché, se lo fa, è troppo simile a quelle spose che, prese in flagrante adulterio, dichiarano al proprio cornuto di non averglielo mai detto prima perché non volevano farlo soffrire
Il secondo particolare è il tentativo di creare del fumus depistante intorno alla famiglia beffata, cercando di accreditarne un’immagine poco edificante: l’incapacità di capire cosa stava facendo e a chi si stava rivolgendo realmente. Mentre accanto a questa cortina fumogena è gravissimo leggere: «Il numero di telefono contattato, infatti, sembra essere stato dato come riferimento durante i lavori svolti dalla Protezione civile nelle abitazioni colpite dagli allagamenti dei giorni scorsi»; se questo non è confondere la gente e approfittare della sua buona fede, allora che altro sarebbe? Vàllo a far capire a chi ha seri problemi che non sei un volontario, o comunque una figura pubblica, se non dici esplicitamente «guarda che questa è una azienda privata; è la mia azienda»!

Ma attenzione anche alle dichiarazioni che riguardano la fatturazione “regolare” dei sacchi di rena. Il fatto che compaiano come un fungo nel corpo dell’intervento del consigliere Magazzini – pensateci bene – non depone per niente a suo favore: Alessandra Bargiacchi era stata chiarissima nell’articolo del 31 dicembre scorso; rileggetelo: «Ho chiesto alla protezione civile i sacchi di sabbia contro l’acqua: mi hanno dato duecento sacchi vuoti, un cumulo di terra e lo spago per legarli. Poi mi hanno presentato il conto: 256 euro senza fattura, perché per averla dovevo pagare altri 50 euro». Dunque la signora Bargiacchi non sa quel che dice? Non ha la capacità di capire quello che fa? Oppure in 5 giorni c’è stato anche il tempo di regolarizzare una richiesta molto esplicita di illecito fiscale? Sono domande a cui nessun cittadino può e deve sottrarsi, visto il silenzio assoluto che è stato rigorosamente mantenuto per cinque giorni.

L’ultima considerazione riguarda il Sindaco, che non parla più di denuncia, ma solo di fare chiarezza.

Se la Sabrina è davvero legalitaria come dice di essere, smetta di comportarsi come si è comportata e si sta comportando. Smetta di dare incarichi e incombenze a ditte di suoi consiglieri e/o comunque affiliati. E affidi questo caso alla Procura lasciando decidere ai giudici, di cui la sinistra è sempre la prima a dire di fidarsi.

Ma soprattutto faccia un obbligo del suo dovere: si liberi di gente che riveste decine di ruoli e che, mentre opera, non si sa mai a che titolo lo stia facendo, perché comunque ha interessi e conflitti da ogni parte! Consigli al consigliere Magazzini di dimettersi dal Consiglio e gli tolga qualsiasi forma di rappresentanza a nome di un popolo quarratino, che non merita di essere così mal rappresentato.

Lo faccia, la Signora Sabrina. Senza indugio. O si vergogni di essere com’è.


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16 commenti:

Superciuk ha detto...

la mia domanda è questa:
la ditta del Sig. Magazzini fa movimenti di terra? perche se così non fosse e mettiamo che si è presentato come ditta privata....dove ha trovato il monte di terra, i sacchi e il filo? questa cosa mi puzza più di tutto!
Saluti a tutti Superciuk

Unknown ha detto...

!!!

Anonimo ha detto...

domanda da un miliardo di euro per i legalisti di Quarrata: ma se il sindaco come si sente dire ha intenzione di proteggere il suo adorato magazzini ad ogni costo, che differenza c'è tra questo suo modo di agire e la mafia? è questo il messaggio che manda al mondo sulla sua fede nella correttezza, nella giustizia, nella trasparenza, nella legalità? ma davvero non si vergogna? e se non si vergogna è normale o no?

Anonimo ha detto...

La domanda da 1 milione di euro (si fa x dire) mi piacerebbe girarla anche ai consiglieri di minoranza in merito ai conflitti d'interesse. Magazzini è un consigliere eletto che ha una sua ditta, le nomine degli assessori invece sono nomine politiche e in questi anni non vi siete mai accorti di niente? O non avete voluto vedere? Eppure siete così attenti...strano direi!

Anonimo ha detto...

Certamente il Magazzini non è uno stinco di santo, ma credo fortemente che sia incappato dentro un vortice più grande di lui, ( pur essendo fisicamente grande)
Sono convinto ed avevo già risposto alle domande dei precedenti articoli, che certamente si trattava del Magazziani.
Per quanto è inerente a questa polemica sono certo che ha agito in buona fede, trattandosi di una commissione fra privati, per quanto riguarda altri incarichi comunali del suo santo/a protettore ho grossi dubbi, moltissimi sono gl'incarichi affidati alla sua ditta, in compenso quando è in consiglio comunale si limita a dire : Presente, si ( se il protettore annuisce con la testa di dire si ) e votare no ( sempre se il protettore , scuotendo la testa indica il no!
Lui certamente comprenderà da quale pulpito viene questo commento. Pertanto d'ora in poi Magazzini mostra le palle in consiglio comunale..............

Anonimo ha detto...

Magazzini mostra le palle?!!!!!???? Magazzini vai a casa, levati dai piedi, smetti di fare gli interessacci tua con i soldi dei quarratini e smetti di venderti alla Sabrina! Smettete di fare affari mafiosi tra di voi, gente del PD! Questo c'è da dire, altro che buonafede. Ma la faccia non ce l'avete?

Anonimo ha detto...

all'anonimo della domanda ai consiglieri dell'opposizione consiglierei di informarsi sugli esposti presentati dagli stessi,in particolare da Ciottoli,che non hanno avuto tanta attenzione dalla stampa nostrana.Ma che volete quando il giornalista Zampini si rivolge alla sindaca chiamndola Sabry?E anticipandole cosa e come scriverà sulla Nazione e anche chiedendole se le va bene(cosa sentita personalmente sull'argine dell'ombrone lo scorso anno)!Quindi consiglierei ai cittadini quarratini di interessarsi di più a cosa succede in comune e non a parlare senza sapere e continuando con "tanto sono tutti uguali",perchè altrimenti questa giunta è proprio quella che vi meritate!

Anonimo ha detto...

già, la nazione non ha scritto una riga... o come mai?

Anonimo ha detto...

Vedo che non ci siamo capiti....ci sono leggi ben precise che regolano i conflitti d'interesse, non si tratta di esposti presi o non presi in considerazione. La legge parla chiaro! I consiglieri sono una cosa, gli assessori un'altra e io parlavo proprio di questo! Fate attenzione alle parole! Approfondite di più la questione, forse sarebbe meglio!

Anonimo ha detto...

I conflitti di interesse tra consiglieri e assessori sono diversi perchè i consiglieri sono eletti?Ma che c'entra?Gli esposti riguardano addirittura il sindaco!Poi se vuole far sapere qualcosa la dica chiaramente se vuole che venga commentata!Citi i fatti e le persone a cui si riferisce in modo che tutti possiamo sapere,altrimenti è chiaro che ci siano incomprensioni.Inoltre terrei a precisare che il problema non è solo il conflitto d'interesse in questo caso specifico ma come il sig.? Magazzini si è procurato "clienti involontari".Io credo che in questo caso si dovrebbe procedere a livello legale indipendentemente dalla politica perchè,secondo me,ci troviamo di frante ad una truffa bell'e buona! F.B.

Anonimo ha detto...

Il punto è proprio questo! E' qui che volevo arrivare!Sul conflitto d'interessi! Io non faccio i nomi di nessuno, in consiglio ci siete voi. Il conflitto d'interessi se è valido per i consiglieri, è altrettanto valido per gli assessori!Se in tutti questi anni nessuno si è accorto di niente...o meglio nessuno ha voluto vedere quello che è sotto gli occhi di tutti , vuol dire che va bene così. A tutti!
Buona... Befana!

Anonimo ha detto...

Io in consiglio non ci sono e mai ci sarò ma se lei non fa i nomi allora li chiedo al sig.Niccolai e alla squadra che gestisce questo blog.Siete a conoscenza di altri evidenti conflitti d'interesse anche tra gli assessori che,come dice il post precedente,"vanno bene a tutti"?Se sì saremmo felici di sapere. F.B.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo "del conflitto d'interessi", non mi piace per niente questo modo di dire senza dire. Sii esplicito, tantopiù che sei anonimo.... Io ti posso garantire che se sapessi di conflitti d'interesse così come li paventi tu, avrei già denunciato il fatto. E ti posso garantire che, se mi convinci, mi faccio carico io del problema. Coraggio! Alessandro Cialdi, consigliere comunale.

Anonimo ha detto...

Nomi non ne faccio, più di quello che ho detto, non dico. Non c'è bisogno di scavare molto...

Anonimo ha detto...

Vedi, anonimo, forse se andiamo così male è anche per questo modo di fare. Tirare il sasso e ritirare la mano. Io, come altri che si firmano, ci metto la faccia, molti sanno chi sono e, giustamente, mi associano a quello che dico. Per cui "devo" dire cose reali e non campate in aria. Ma continuare a sparare in aria non serve a nessuno! Se sai qualcosa più di noi, aiutaci, scrivi quello che sai (tanto sei anonimo); starà a noi, a me, verificare e, se hai detto una cosa giusta, avrai fatto un grande servizio alla comunità, altrimenti saranno le solite sciocche parole buttate là alla Travaglio o alla Di Pietro. Sono questi i tuoi modelli?. Non credo. A presto, spero. Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

Mi rivolgo all'anonimo e al consigliere Cialdi.
Ho letto i vari commenti e da profano credo di aver capito di chi si tratta, anche perchè nel suo ufficio passa mezza Quarrata, o meglio, all'interno del servizio dove la persona in questione lavora. Possibile che tu non l'abbia capito? Solo quando c'è giunta non c'è!
All'anonimo, come me, del resto, dico che se avesse saputo da tempo di questa situzione, perchè non l'ha mai fatto presente ed ha aspettato tutto questo tempo e questo blog per dirlo? Forse paura di ritorsioni? Comprensibile, perchè no? Il blog è uno strumento efficace da questo punto di vista, deleterio da un altro perchè si può dire tutto e il contrario di tutto rimanendo nell'anonimato. Il consigliere Cialdi può firmarsi liberamente, noi no