mercoledì 13 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUARRATA, LA MEGLIO GIOVENTÙ, LA PEGGIO SINDACA


Poche parole, pochissime. Partendo dal titolo della raccolta poetica di Pasolini (poesie in friulano) e dal film del 2003, diretto da Marco Tullio Giordana. Sembra di essere alla ricerca del tempo perduto: buoni ricordi dinanzi alla triste realtà di oggi.
Un oggi in cui, alle 20.45, la Signora Sabrina aprirà la seduta del Consiglio Comunale, o Coniglio, se si verificherà l’ipotesi, denegata e denegabile, di vedere che tutta la sinistra s’aqquadra intorno alla sua Signora e al suo alzamano prediletto, il buon Nicola Magazzini, procacciatore d’affari a se stesso profittando di certe confusioni che possono verificarsi in occasione di catastrofi naturali: tanto poi la colpa si dà alla gente che non ha capito bene, che è incapace di capire quello che fa, che può essere pestata quanto si vuole perché si esercitano poteri nella massima discrezionalità, «senza né faccia né culo».
È triste dover rilevare una così cinica visione del mondo e della moralità politica. Lo è ancor più per chi, come Sabrina Sergio Gori, passa la vita a parlare di Vangelo e di Legalità con la L maiuscola.
Nessuno dei Sindaci precedenti avrebbe mai osato comportarsi in questo modo. E se diciamo nessuno, intendiamo dire nessuno.
Stasera, nella farsa del Consiglio, potremmo vederne di tutte.
C’è una bellissima scena in un film che si intitola In nome del papa re. Una scena crudelissima in cui il Papa nero, cioè il Generale dei Gesuiti, interpretato da Salvo Randone, risponde a un suo subalterno, che gli chiede come sarà possibile negare l’evidenza, più o meno con queste parole: «È proprio l’evidenza che va negata, con più forza e decisione».
Stasera c’è da aspettarsi che la peggio Sindaca di Quarrata arrivi a questi punti per nullificare l’evidenza dell’oscenità.
E del resto che c’è da aspettarsi da un Sindaco che si occupa solo di se stesso? Che non riceve nessuno se non dopo 20 giorni? Che non guarda mai in faccia nessuno quando parla? Che all’indomani della confessione di Magazzini messaggia i suoi e vieta loro di parlare minacciando chissà quali ritorsioni?
Questa è la città della legalità, il Sindaco della legalità, la Giunta della legalità, della lealtà, della trasparenza e della corretta amministrazione. Un Sindaco guidato passo passo da una segretaria che è anche segretaria del partito: insomma peggio che nell’URSS staliniana e post-staliniana. Un Sindaco che compare solo in TV e miete elogi – ma questo anche dalla stampa locale… – per i parcheggi rosa, ma che non pensa ai parcheggi per gli anziani e per i disabili, se non per quei due o tre posti gialli che non sono certo sufficienti. Un Sindaco che, senza essere informato e senza volersi informare, insiste con cieca superbia nel dire che Ciottoli fa affari col Comune, forse perché pensa a come potrebbe comportarsi lei in persona, se c’è da dare credito alle storie, che circolano sempre più insistenti, sia sull’acquisto di quote di Villa Sarteschi, sia su un paio di varianti allo strumento urbanistico, che sembrano cadere a pennello, come suoi desiderata, a mo’ di abiti di alta sartoria.
Viva Quarrata paese dei bambini, delle mamme incinte e delle scuole che vengono su per accogliere a braccia aperte i futuri cittadini!
Ma davvero peccato che ad aprire le braccia sia la peggio Sindaca di questa non fortunata città.

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