domenica 31 gennaio 2010

IL PUNTO


5. VELI DA TOGLIERE, PD COL FIATO GROSSO, ANTIMAFIA E ANTISILVIO, RIBELLIONE DEI MAGISTRATI. E IN CASA NOSTRA CIANCE E STUPIDAGGINI DA AMMINISTRATORI INERTI DA UN SECOLO.
Domenica 31 gennaio 2010.

È inutile nascondersi dietro un dito: il PD ha il fiato grosso. Ce l’ha da più parti: dalle Alpi alle piramidi, si direbbe. Da Bologna a Bari: con tutte le varie fasi intermedie, nelle quali si intravedono e si ‘intrasentono’ le frecciate degli uomini di (s)punta – Prodi che si riaffaccia, ambizioso com’è, pur senza capire che il suo time is over, e bacchetta Bersani sulle nocche; D’Alema che ammette di avere sbagliato (ma è irrecuperabile: è da una vita che sbaglia; a iniziare dal fatto che non è mai riuscito a prendersi una laurea, pur avendo la velleità di insegnare tutto a tutti…); Di Pietro, alleato uno e unico, che preme alle spalle del PD, mentre gli ex-margheritini fanno come le cellule anarchiche del cancro, si allargano dall’interno e comprimono le cellule sane di un partito che ha deciso di suicidarsi fin da quando ha dato l’imput alla procura di Milano di mettere a soqquadro l’Italia per andare al potere. Del resto – loro che erano comunisti ce lo insegnano con il materialismo storico – nella storia prima o poi tutti gli errori si pagano e tutti i nodi tornano al pettine.
La Francia pensa di far togliere il velo alle donne musulmane integraliste, perché non siano mai più senza volto. E anche l’Italia sembra convincersi di questa necessità. È proprio il caso di farlo senza attendere oltre. Cominciamo da lì anche per scoprire la faccia di molti politici che o non ce l’hanno proprio o non la mostrano mai.
Una bella settimana anche questa,sì. Però, pur sempre, un dejà vu: spettacolo scontato, se vogliamo. E forse anche un po’ troppo banale. Qualche puttanata di politici comunisti (vedi sindaco di Bologna, sùbito messo alla porta); la scoperta che forse la D’Addario era in combutta con una cordata di moralizzatori della vita pubblica (è ovvio che non si può dire a voce troppo alta, sennò la gente di sinistra brontola); il Governo che vara le norme antimafia (peccato che per il PD sia proprio il Governo la cupola delle cupole!) mentre la Marcegaglia applaude – giustamente, si direbbe – per questi provvedimenti, e parla di espulsione per chi non denuncia le estorsioni mafiose. Gente, bisogna avere coraggio e non aspettare che gli altri ci levino le castagne dal fuoco.
Tra le cose più significative della settimana, la rivolta dei magistrati contro il Governo e i suoi provvedimenti. Anche un cieco vedrebbe come stanno le cose, dinanzi a questa decisione dell’Associazione Nazionale Magistrati. Questi signori tacciono davanti ai governi di sinistra e si agitano come ossessi davanti a quelli di destra: quale sarà mai il motivo? Pensateci un po’. Ma non ci vuole una mente d’aquila per capire la sostanza delle cose.
Di tutto, a sinistra, è colpa del Governo. Ed è vero. Perché questo Governo se lo lascia molto democraticamente dire e ripetere fino all’esaurimento. Peccato, però, che quando regnano gli altri, il sindacato sparisce, i magistrati stanno buoni, gli amministratori comunisti non dicono più – come spesso fa la Fratoni, e con lei tutti gli altri di cordata – che le risorse vengono tolte da Silvio e Tremonti, accidenti a loro. No: quando regnano le sinistre tutto è colpa o della crisi generale o di Silvio e Tremonti che ci sono stati prima di loro… E Padoa-Schioppa tira delle accettate ai portafogli da far tremare l’intero stivaletto coi buchi sotto la suola, guarda un po’! Ma allora, tanto per risalire alle destre il più indietro possibile, perché la sinistra non dà la colpa di tutto a Dio stesso?
A livello locale niente di nuovo sotto la luce del sole. Mari & Fratoni – èccoci – chiederanno più soldi a Silvio e poi si stringeranno nelle spalle dinanzi agli alluvionati della Ferruccia: «Quel cattivone non ce ne dà!». Il Tribunale di Pistoia è indietro di 3-4mila cause, ma la Procura della Repubblica sembra una freccia rossa della TAV (ma sarà vero?); la gente del comprensorio della Piana si preoccupa del latte alla diossina nelle donne che allattano al seno, ma viene assolutamente rincuorata da USL e Sindaci: è tutto a posto, è tutto nella norma, non c’è pericolo perché anche sotto l’inceneritore di Montale non c’è più inquinamento che negli altri Paesi industrializzati. E tìrati su le puppe, dicono a Pistoia!
Come si può andare avanti così? E non è finita. La Sabrina ha sparato un’altra delle sue mega-bischerate fissando un incontro con gli imprenditori quarratini per fare il punto della situazione (quale punto, scusate?) dicendo di non essere andata al Parco Verde alla conferenza stampa perché non ne sapeva nulla. Ma se lo sapevano anche i buchi dei muri! Dov’era in quei giorni, a casa o in ritiro spirituale in Tibet?
E Luca Gaggioli, dulcis in fundo, il mi(s)tico Assessore all’urbanistica, se ne esce con l’assicurazione che su Stella e Ombrone gli argini sono perfetti ed è tutto regolare.
Alla prova, disse il cavadenti di Arezzo.
La piena regolarità, Luca, la vedremo nei fatti, se davvero farai una giratella sugli argini, magari rinunciando a mandare a fanculo i consiglieri comunali secondo il tuo limpido stile…

Buona domenica a tutti!

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sabato 30 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: LE PENNE DEL PAVONE E LO SCONCIO DI VIA MONTALBANO


Ed ecco un’altra bella perla dell’amministrazione quarratina. Un’amministrazione che viene da lontano e che domina su Quarrata fino dai tempi di Stefano Marini. Sono 20 anni, ad oggi, che nessuno si occupa seriamente dell’aspetto della città lungo la sua arteria principale (ma diciamo pure unica) di accesso.
Eppure anche questo aspetto si riallaccia e si riconnette al problema della produttività e dell’immagine della città stessa: quindi anche al volantinaggio dello scandalo di una settimana fa.
Inutile che il Sindaco ci dica che di questo problema – via Montalbano – se ne occupa e se ne occuperà Bartoloni, perché chissà come se ne occupa e se se ne potrà occupare nel caso che le sue brillanti vicende giudiziarie si rivelino non una semplice ipotesi, ma una concreta e tragica realtà.
Il Sindaco – perché ormai è l’unico responsabile della vita di una città, grande o piccola che sia – ha meriti e demeriti. E la domanda che, su questo palese demerito, gli rivolgiamo è questa: se presentando più decorosamente Quarrata a chi viene da fuori, l’amministrazione avrebbe potuto contribuire a rendere più idonea l’immagine della città del mobile (così è indicata pure sui cartelli autostradali) che non con le bislaccherie della legalità e le opere assurde di Nannucci o le zolle di erba verde alla Màgia, villa medicea di cui la Sabrina si sente e si definisce padrona perfino sulle colonne di Repubblica. Un accesso meno squallido avrebbe potuto, forse, aiutare l’industria e la produzione quarratina o no?
Le penne del pavone – cioè l’ambizione sfrenata di fare i ganzini con Magia, arte e Querciola – non bastano a dare lustro a un centro di produzione che, a chiunque entri in Quarrata, appare come uno sconcio da pezzenti, a cominciare dall’area della scuola d’arte, fino a poco tempo fa vergogna sia per le scritte sui muri che per le discariche e i porcai lì mantenuti dagli stessi funzionari deputati alla tutela dell’arredo urbano e dell’ambiente.
Noi ripetiamo: prima l’utile e poi il superfluo. E invece questa sinistra da vent’anni non fa che l’esatto contrario. E i risultati si vedono, ora e tutti insieme: dal degrado urbano, alla sicurezza dei corsi d’acqua, per i quali il caro Gaggioli si libra sul vuoto.
Chissà se un bel viale, senza tanti orpelli, ma pulito e razionale, non fosse stato in grado di dare una mano anche al commercio del mobile.
Se certi centri commerciali fossero un vero e proprio cascame, un’Albania post Hoxa o Berisha, quanti di noi vi andrebbero volentieri a fare acquisti, anche se in una sala appartata ci fosse, esposta, la dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci?
Ma queste cose il Sindaco non le pensa mai?

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venerdì 29 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: BIANCHI HA TROPPA FRETTA? CALMA, GIOVANE GAGGIOLI!


L’assessore Luca Gaggioli risponde alle segnalazioni di abusi da parte di privati lungo gli argini dei torrenti, in particolare per quanto riguarda lo Stella che nel tratto che va dal ponte su viale Montalbano fino alla frazione di Valenzatico presenta un tubo che pesca acqua nel letto del fiume. «Nessuna violazione è stata fatta – dice Gaggioli – il tubo è interrato per circa 20 centimetri così da non creare ostacolo al passaggio, segue interamente la conformazione dell’argine».
«C’è stata troppa fretta – continua Gaggioli – a classificare il fatto come un abuso, mi riferisco a Massimo Bianchi, consigliere comunale di AN, che non ha perso tempo nel dire che quanto rilevato andava denunciato alle autorità. La persona che ha provveduto a posizionare il tubo – così mi risulta – ha provveduto attraverso una regolare autorizzazione rilasciata alcuni anni fa dal Genio Civile». Risposta chiara, anche se riguardo le autorizzazioni al prelievo di acqua dai torrenti che attraversano il territorio sarebbe opportuno conoscere meglio le modalità. Dice ancora Luca Giaggioli: «Assieme all’assessore provinciale Mauro Mari abbiamo concordato di organizzare un efficace monitoraggio lungo tutti i corsi d’acqua, conoscere sempre meglio lo stato degli argini è certamente molto importante».

Così Giancarlo Zampini su La Nazione del 28 gennaio. Ma se troppo affrettato può essere sembrato Massimo Bianchi di AN, più ancora potrebbe sembrarlo, domani, Luca Gaggioli stesso che, come tutti ben sappiamo, non è un campione di pazienza e di tolleranza, anche alla luce dell’insofferenza per la quale, in sede di consiglio, se ne scappa fuori con espressioni non molto fini e fin troppo affrettate.
La risposta non si è fatta attendere. Tutti i gruppi di opposizione, compatti anche su questo versante (e chissà che fastidio per Gaggioli), chiedono all’assessore di rendersi disponibile per una ricognizione sistematica sul campo: qualche ora da dedicare a una bella passeggiata sugli argini di Stella e Ombrone: e allora sì che si vedrà se tutto è regolare o no.
Ma ecco il documento delle opposizioni:

COMUNICATO STAMPA: Pdl-Udc-Città Per Te: «Subito una commissione congiunta per accertare le responsabilità». Bianchi (AN): «L’assessore Gaggioli non giri intorno al problema!»
I consiglieri comunali di Fi e An Pdl, Mario Niccolai e Massimo Bianchi; dell’Udc, Alessandro Cialdi; e lista Citttà Per Te, Gabriele Pratesi, attraverso una lettera (in allegato), hanno richiesto la convocazione congiunta delle commissioni Urbanistica ed Ambiente.
Scopo della commissione è quello di capire a quale punto sia la situazione degli argini Stella ed Ombrone, capire se sono state commesse irregolarità sugli argini stessi, se sono state rilasciate concessioni che lasciano a desiderare, se sono stati fatti i dovuti controlli e le manutenzioni.
Vogliamo avviare – commenta Massimo Bianchi consigliere comunale di An – un serio percorso politico, di stimolo all’amministrazione, affinché venga fatta chiarezza sulla situazione in cui versano gli argini dei nostri torrenti ma soprattutto per capire quale criterio di controlli e di gestione del territorio è stata adottata nel corso degli anni.
La risposta dell’assessore Gaggioli – incalza Massimo Bianchi – è fuorviante: non giri intorno al problema; non ho mai puntato il dito verso un caso singolo, ma semplicemente posto questioni generali sulle quali è bene avviare un monitoraggio trasparente a garanzia della tutela ambientale per capire se vi sono anomalie.
Confidiamo – conclude Bianchi – che uno specifico approfondimento sulla materia possa portare inoltre ad individuare le responsabilità di eventuali scempi ambientali che hanno, peraltro, causato l’alluvione dello scorso mese con i conseguenti danni subiti dai cittadini.

Ed ecco la lettera di richiesta di cui si parla nel comunicato-stampa soprastante:

Quarrata 28 Gennaio 2010
Al Presidente Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici
Simone Niccolai
Al Presidente Commissione Ambiente
Alessandro Fortini
e p.c.
All’Assessore all’Urbanistica
Luca Gaggioli
All’Assessore all’Ambiente
Marco Mazzanti
Al Presidente del Consiglio Comunale
Massimo Sauleo

OGGETTO: Richiesta convocazione commissione congiunta Urbanistica e Ambiente.

I sottoscritti consiglieri comunali, membri delle commissioni in oggetto, richiedono la convocazione congiunta delle stesse per affrontare le seguenti tematiche:

1. situazione argini dei torrenti Stella ed Ombrone
2. presunte irregolarità commesse sugli stessi
3. concessioni edilizie rilasciate nei pressi dei suddetti argini
4. controlli effettuati presso gli argini

Certi di un vs. cordiale riscontro porgiamo i nostri migliori saluti.

Cons. Com. Mario Niccolai
Cons. Com. Alessandro Cialdi
Cons. Com. Gabriele Pratesi
Cons. Com. Massimo Bianchi

Ora, dunque, vediamo cosa esce da questa richiesta e dalla conseguente ispezione congiunta.
Per la fretta, assessore Gaggioli, c’è tempo, no?

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giovedì 28 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: IL TEATRINO DELLE PRIMEDONNE


«Senza voler entrare in polemica con nessuno, sento innanzi tutto l’obbligo di portare chiarezza rispetto all’operato del Comandante della Polizia Municipale, che non ha fatto altro che il suo lavoro: non c’entra niente infatti il contenuto dei volantini, ma il fatto che il centro città sia stato sporcato gettando una quantità consistente di carta da delle auto in corsa, in contrasto quanto meno con l’art. 15 del Codice della strada.
Detto questo, non sarò certo io a denunciare i responsabili di questo gesto. Capisco benissimo la preoccupazione e le ansie per il lavoro, rispetto a una situazione di crisi di livello nazionale e internazionale che certo nell’ultimo anno non è migliorata. Leggo sulla stampa di oggi le dichiarazioni del “Comitato per il mobile imbottito”, che chiedono attenzione, sollecitando alcune richieste. Da parte mia non solo non c’è nessuna difficoltà a incontrarli e a confrontarsi con loro, come già avvenuto in diverse occasioni anche in passato, ma neppure a farmi carico delle questioni sollevate. Non sapevo che ci sarebbe stata un’assemblea pubblica al Parco verde, ma da quello che ho potuto leggere, tanta parte dei problemi sono stati già affrontati e discussi anche in passato, anche grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria interessate; si tratta quindi soltanto di riprendere un discorso già avviato e di fare il punto della questione ad oggi.
Nell’incontro del 6 novembre 2008 al Polo Tecnologico, fu trattato proprio del riconoscimento del distretto di Quarrata-Serravalle Pistoiese nelle ZFU, portando la questione all’attenzione della Regione Toscana e del Governo. A ottobre 2009 poi, con l’inasprirsi della situazione, abbiamo organizzato un incontro di carattere tecnico sulle modalità di accesso al credito per le aziende. Se le associazioni di categoria o i singoli imprenditori lo avessero già chiesto non ci sarebbe stato nessun problema a programmare un nuovo momento di incontro e di confronto. Dopo l’appuntamento con me, richiestomi da alcuni imprenditori ieri mattina, stiamo comunque già organizzando un’assemblea pubblica per martedì 9 febbraio prossimo, alla presenza degli assessori Ambrogio Brenna e Agostino Fragai della Regione Toscana e della Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni, insieme anche ai dirigenti e ai tecnici di Regione e Provincia».
Sabrina Sergio Gori

***


Questo il documento del Sindaco dopo la conferenza-stampa degli imprenditori quarratini al Parco Verde. Lo vogliamo riportare integralmente perché appare significativo sotto vari punti di vista. E il primo di questi aspetti è la difesa che il Sindaco fa dell’operato del signor comandante Billi.
A questo proposito – con esplicita volontà di polemica nei confronti di un Sindaco che non risponde mai sulla lunghezza d’onda della logica e dell’oggettività – intendiamo sottolineare che non abbiamo mai contestato a Billi di fare il proprio dovere, ma gli abbiamo espressamente rimproverato una sua peculiare caratteristica: quella di sparare giudizi a mo’ di molti di quei PM che, nell’euforia del giustizialismo dipietrista, gongolano assai nel presentarsi in TV e sui media come degli Zorro che salvano il mondo non solo applicando la legge (che in sé e per sé non è un merito, ma un semplice, puro dovere), bensì pure esprimendo giudizi morali che loro non competono. Il colpevole non la passerà liscia: aveva detto il nostr’uomo. E ciò rientra tipicamente in un suo modo di esprimersi di cui potremmo dare altri esempi – volendo – tratti non da aneddoti, ma da documenti. Ma di questo facciamo volentieri a meno.
E un altro degli aspetti rilevanti del comunicato del Sindaco, resta questa espressione non sarò certo io a denunciare i responsabili di questo gesto: un discorso inopportunissimo per chi organizza costosissimi meeting della legalità e fa, del rispetto delle regole, il suo cavallo di battaglia. Ma ormai è chiara una cosa: che la Signora Sabrina non è certo quella pura e coerentissima margherita che vuol fare credere, dati i suoi mille atteggiamenti in collisione tra loro – non ultimi la posizione sull’affaire Magazzini e quella sulla difesa della salubrità dell’inceneritore di Montale, di cui, proprio oggi, compare sulla stampa una allarmantissima notizia che riguarda la presenza di diossine nel latte materno di alcune donne della zona. Ma se la Sabrina dice che possiamo dormire sonni tranquilli, facciamolo, visto che lei è anche un medico di base e che in teoria deve intendersene di queste cose!
Ciò premesso, ecco un’altra delle sue benevole great ideas: lei non sapeva niente della conferenza-stampa organizzata al Parco Verde. E questa è la migliore in assoluto: un applauso e una risata per questa bufala!
Lei non sa mai niente. Neppure quando le cose succedono in casa sua. Eppure della conferenza se ne parlava sui due giornali di cronaca, anticipati – lasciatecelo dire con orgoglio – dalle pagine di questo blog, che la Sabrina legge (anche se si è fatta cancellare dalla lista) se non altro attraverso il suo staff femminile di ufficio stampa. Come dire io non so se non si ha una faccia su cui rimbalzano non i mattoni, ma i piloni stessi delle due twin towers prima di essere eliminate dal mondo? Ma questa è la donna e il Sindaco che Quarrata ha alle spalle. Sì, alle spalle e non in faccia. Perché se questo Sindaco stesse in faccia a Quarrata, per prima cosa sarebbe visibile, per seconda parlerebbe con la sua gente, per terza non direbbe stupidaggini di questa portata.
Ed ecco cosa farà ora, per dare un po’ di fumo negli occhi: farà venire qua, un’altra volta, il trio degli inutili: Ambrogio Brenna, Agostino Fragai e Federica Fratoni, come dire la réclame del Ferrero Rocher che porterà qualche parola-bonbon alla Contessa; un illustre rappresentante della partecipazione democratica che ha fatto partorire uno statuto grazie al quale nessuno ha diritto di parlare (così pensava anche Daniele Manetti, se non sbagliamo); e la nostra inimitabile primadonna Federica-Catherine Deneuve, per la quale, di recente, il Sole-24 ore ha parlato di precoce discesa nell’ombra dell’Ade: la Federica era infatti partita con un sacco di discorsi e si è fermata a farsi fotografare in tutte le pose (potrebbe perfino pensare a un calendario…) in questo primo anno di mandato in cui non ha realizzato un bel fico secco.
Siamo polemici? Sì, lo siamo e a ragion veduta, se non vi spiace.
Sarebbe stato meglio che tu, Sabrina, non avessi gettato dalla finestra 40 o 50mila euro per la scritta assurda di Nannucci e 72mila euro per la festa dell’uva, né tutte le altre decine di migliaia di euro sparse a pioggerellina di marzo sulle iniziative inutili di cui ti fai costantemente bella; e se tu avessi stornato e destinato queste risorse verso operazioni concrete di sostegno e promozione della produzione quarratina. E intanto, per non restare nel vago, potresti dirci pubblicamente quanti estranei hanno visitato Quarrata dopo le tue brillanti iniziative d’arte per cui sei anche stata premiata dal Presidente della Repubblica.
Ma soprattutto sarebbe stato meglio che tu avessi pensato, più che a balene e alambicchi d’ogni genere, a svincolare Quarrata dalla enclave in cui è serrata dal Montalbano, per aprirla, grazie a un collegamento veloce, ai comprensori dell’Empolese e del medio e basso Valdarno (Pisa e Livorno), in maniera da inserire davvero questa nostra città – che, quanto a infrastrutture, è rimasta agli inizi del 900 – nel grande circuito delle grandi vie del commercio.
Ecco quali risposte dare alla vita di Quarrata: non parcheggi rosa; non trasmissioni con la Balivo e altre anatroccole televisive; non oasi verdi come la Querciola, che ci lasceranno al verde; non indebitamenti perpetui come la Màgia: no. Niente di tutto questo. Una visione d’insieme che vada oltre il tuo naso e i tuoi interessi. E allora sì che Quarrata potrebbe essere un posto in cui si vive bene, non un culo di sacco da cui non si esce se non facendo il famoso giro delle sette chiese.
Diamine! Ma non lo capisce nessuno questo? Neanche il coordinamento muto del PD di Quarrata?

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mercoledì 27 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SINDACO E GIUNTA SNOBBANO GLI IMPRENDITORI


Una volta, nella prima repubblica ante-di-pietro, quando un malessere di qualsiasi natura si manifestava, quando nascevano incomprensioni, quando c’erano momenti di scontro o di crisi, i primi cittadini (lo ricordiamo bene) convocavano immediatamente le parti in sofferenza; le ricevevano nella casa di tutti (cioè in Comune) e non nella casa del popolo (che è solo di una certa parte): e affrontavano le questioni prendendo il toro per le corna.
La gente matura si ricorda bene quante volte si è parlato del mobile e delle aperture-chiusure festive in Comune; quante volte le varie istanze sociali si sono incontrate-scontrate su terreni di prospettiva diversa. Democrazia era questa: e – qualsiasi cosa si dica – di democrazia ce n’era, non facciamoci prendere la mano dal dipietrismo che ha dato a intendere che solo oggi siamo alla completezza e alla maturità democratica.
La Sabrina – come più volte abbiamo detto su questa pagina – all’epoca era ancora col vestitino a fiorellini, i calzerotti, il lecca-lecca in mano: non può dunque ricordarsi di cosa significhi scontro-incontro e mediazione di posizioni diverse.
Abituata ad essere la reginina della propria casa grazie all’attenzione di tutta la sua famiglia, di cui era unica rampolla, ha finito col trasferire i dati della sua felice, incontrastata infanzia, anche nella vita pubblica (la sua vita pubblica, non quella di tutti i Quarratini). E, come sembra, come allora girava le spalle ai rimproveri e ai richiami, ora le gira a chi la rimprovera e la richiama. Solo che se lo faceva con nonno Emo non succedeva niente, perché tutto restava all’interno del privato. Mentre se lo fa oggi e con chi è l’artefice dell’economia di Quarrata, l’errore è evidente e non ci vuole un Tremonti per capire o far capire quanto sbaglia.
È una questione di prospettiva storico-economica, signori elettori di Quarrata. Questo Sindaco non ha che una visione privatistica del mondo e tende a proiettarla su tutto intorno a sé. Amadori, Caramelli, Testai, Cappellini, Marini – come del resto ha fatto ieri, ospitando gli imprenditori al Parco Verde, non senza un filo di strumentalismo… – si sarebbero fatti in quattro per parlare e discutere, magari perdendo anche la pazienza come accade anche nelle migliori famiglie.
Questo Sindaco-bambina bizzoso e vendicativo, con una visione del mondo che non oltrepassa il suo naso, che invita all’unità ma non fa un passo per ottenerla e guadagnarsela, fa finta di niente e non si presenta da nessuna parte.
Che gliene importa degli imprenditori? A lei basta essere padrona di una villa medicea dove poter fare meeting della legalità; o comparire in TV (qualsiasi TV, anche quelle di Silvio) per dire che… come si sta a Quarrata non si sta da nessuna parte.
E ha ragione. Perché lei, da qualsiasi altra parte, sarebbe già stata cacciata fuor di Comune a calci in culo.
Non è forse vero, coordinamento muto del PD di Quarrata?


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martedì 26 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: VOLANTINAGGIO AL MERCATO. CHE VERGOGNA, SINDACO DI TE STESSA!


Che vergogna, Sindaco! Che vergogna non esserti presentata alla conferenza stampa degli imprenditori di Quarrata i quali, al Parco Verde di Olmi – a casa tua, quindi… – volevano spiegare la loro posizione nei confronti delle istituzioni considerate assenti e latitanti!
E tu non eri là. Non c’eri: come al solito. E al pari di te non c’era nessuno della tua augusta giunta di nani. Il Dalì – che pure dovrebbe essere l’addetto ai lavori – sarà stato a scrivere sul tuo Facebook i complimenti ai bimbi che nascono in questa oasi felice e diventano subito della Juve perché sono intelligenti? E tu, Sindaco, in cosa sarai stata impegnata? Quali grandi problemi di Stato ti hanno trattenuto altrove? Qui dimostri chi sei, cosa pensi: lo dimostri da come ti comporti; dalla superbia in cui ti chiudi; dal disprezzo e dall’ignoranza che riservi agli altri, mantenendoti solo per le tue apparizioni recitate nei minimi particolari, ma inconsistenti come i fiori di zucca.
Ha voglia il Romitino a dire che hai fatto tanto per la crisi! Ha voglia a far scrivere sui giornali che hai incontrato per ben due volte (che sforzo!) imprenditori e banche alla Màgia! Quel tuo fedele servo in consiglio meglio farebbe a starsene zitto e cheto in un angolo, per non coprirsi di ridicolo come la sua padrona e il suo compagno Magazzini.
Gli imprenditori di Quarrata – che ora si sono assunti anche la responsabilità di avere civilmente contestato il Sindaco (perciò vorremo vedere cosa inventerà il Billi per non fargliela passare liscia…) – non la pensano così: pensano che tu, Sindaco, non fai abbastanza per la città; che tu fai solo per te stessa e per ciò che ti interessa; che lasci la città del mobile in balia delle onde e che non è vero che ti fai carico di tutti i problemi – come spari su giornali e blog: ma tu sei abituata a spargere parole inutili e vane – dinanzi alla Regione e dinanzi al Governo. La Regione, tra l’altro, non vede nemmeno Quarrata e se la vede la guarda solo con il binocolo rovesciato: questa l’opinione degli imprenditori, bella Signora degli sprechi e dell’arte che rende Quarrata famosa in tutto il globo terrestre con le scritte di Nannucci.
Che vergogna, Sindaco! Non sei presente a niente altro che a te stessa e ai tuoi Piuss di civette, gufi, gatti, balene, sampietrini e parcheggini rosa. È toccato a quel ‘birbante’ di Marini aggiustare le cose, un po’ alla meglio, con qualche pacca sulla spalla e un sorriso da volpe con qualche scorticatura! Da lui, però, tu non hai imparato niente; dal suo modo di contattare la gente non hai raccolto nulla. E ora, caro Sindaco, ti ritrovi quella che sei: sola e isolata nel tuo ufficino in penombra, nella tua torre d’avorio, in mezzo alla schiera delle tue guardie del corpo, un generale nel suo labirinto di marqueziana memoria. La peggio Sindaca.
Sì. È vero quello che abbiamo detto sin qui: sei il Sindaco di te stessa, Sabrina. E ti distruggi di implosione, fatta fuori dalla tua superbia e dalla tua superficialità.
Ne vuoi una prova? Questa storia del volantino. Ne vuoi un’altra? Pensa ai tuoi silenzi, tutti strumentali: dalla questione Magazzini al caso di TBC nelle scuole. Esci fuori ora, da ottobre scorso, a tranquillizzare la gente? E come ti si può credere? Lo potrà fare il Romitino, non noi. E come potremo mai averti fiducia su questioni più gravi come la limpidezza della tua amministrazione e la sanità dell’aria sotto l’inceneritore di Montale?
Che vergogna, Sindaco di te stessa!

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PER IL GIORNO DELLA MEMORIA


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lunedì 25 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SINDACO, VUOI L’UNITÀ SOCIALE? E ALLORA IMPARA L’UMILTÀ!


Mentre dai giornali e dal blog di Andrea Balli il Sindaco di Quarrata versa lacrime struggenti per invitare tutti a recuperare il senso e il significato della parola comunità, ma al tempo stesso non ha fatto un passo indietro nei confronti di Ciottoli, né a livello pubblico né a livello privato, per riconoscere un suo evidente errore di valutazione della vita e dell’integrità del capogruppo di AN, ecco come reagisce – compattamente – tutta l’opposizione quarratina.
In questo documento i consiglieri di una minoranza che rappresenta il 60% della popolazione, prendendo spunto dal volantinaggio anonimo avvenuto nella notte fra venerdì e sabato scorso, bacchettano il Sindaco e anche Oliviero Billi, comandante della polizia municipale: quest’ultimo per un modo di esprimersi che manifesta poca sensibilità e ancor meno capacità di non esporsi siccome conviene a un dipendente dotato di una veste giuridica particolare proprio perché indossa una divisa.
Billi – in buona sostanza – si sarebbe dovuto limitare a dire che si sta cercando di individuare chi ha lanciato i volantini senza aggiungere espressioni di una censura che non è di per sé automatica (in àmbito penale le scriminanti sono più di quante si possa pensare); il Sindaco, sostiene l’opposizione, la smetta di asciugarsi lacrime da coccodrillo e impari una virtù che ignora in assoluto, quell’umiltà che, in quanto cattolica, la Signora Sabrina dovrebbe conoscere a menadito come regola primaria di vita e di comportamento.
Ecco il testo del documento:

In riferimento a quanto accaduto sul volantinaggio e la conseguente lettera del primo cittadino ci sembra doveroso prendere posizione.
In una sistema democratico ciascuno ha il diritto di manifestare e esprimere le proprie idee, ma ha anche il dovere di assumersi le proprie responsabilità. Per questo non possiamo essere d’accordo sull’esprimere il proprio dissenso tramite un volantino anonimo, indipendentemente dal contenuto e dalle ragioni che in esso possono essere contenute.
Ci sembrano però eccessivi, quasi intimidatori, i toni usati dal comandante dei vigili verso gli autori del fatto, in considerazione anche del contenuto dei volantini che non è né violento, né offensivo o minaccioso verso persone o istituzioni.
In merito alla risposta del Sindaco Sabrina Sergio Gori ribadiamo che, in qualità di forze di opposizione, siamo sempre stati aperti al confronto proprio in virtù della responsabilità istituzionale che riteniamo di possedere; ci meraviglia quindi che l’appello all’unità sociale e politica parta proprio dal Sindaco, il quale ha dimostrato in questa legislatura, non soltanto di non essere disponibile al dialogo (come ad esempio sulla proposta di non aumento della TIA per gli artigiani oppure di intervenire sulle carenze delle aziende partecipate per quanto riguarda l’erogazione dei servizi quali acqua e gas), ma anche insofferente e intollerante verso qualunque critica di tipo politico le sia stata rivolta.
Nel momento in cui si lancia un appello per un impegno comune, dobbiamo essere disposti all’ascolto ed pronti ad accettare critiche, dobbiamo possedere una qualità indispensabile per chi vuole amministrare, e bene, una città: l’umiltà. Altrimenti per il bene della città e dei cittadini, l’unica alternativa possibile è quella di farsi da parte.
Quarrata sicuramente non morirà, ma molte aziende, e di conseguenza famiglie, sono in grandissima difficoltà, e non è dipingendo Quarrata come la Città dei Bambini dove si vive bene, che si risolvono le difficoltà. La domanda da porsi è se questa amministrazione ha fatto tutto il possibile per ridurre al minimo i disagi delle famiglie dovuti alla crisi economica. La nostra risposta è no, e continueremo a portare il nostro contributo costruttivo in Consiglio Comunale.
Accetti questa critica, Signor Sindaco.

Gabriele Pratesi
Capogruppo CittàPerTe
Mario Niccolai
Capogruppo FI
Maurizio Ciottoli
Capogruppo AN
Alessandro Cialdi
Capogruppo UDC
Daniele Ferranti – FI
Lorenzo Mantellassi – FI
Massimo Bianchi – AN
Andrea Mazzoni – UDC

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Intanto una indiscrezione che circola insistentemente nei vari ambienti quarratini, dà per certo un incontro fra un gruppo di industriali e il Sindaco stesso al Parco Verde degli Olmi domani pomeriggio, 26 gennaio 2010.
Stretta, come si dice, tra uscio e muro da un evento che ha lasciato tutti di stucco, perché ha fatto realmente capire che la gente di Quarrata è stufa del suo non-Sindaco, la Sabrina, in questo momento, ha tutta l’aria di essere un… Sindaco alla frutta: mostra di essere completamente incapace di gestire un progetto complessivo per la comunità in cui è inserita, ma di cui pare non essere assolutamente parte; gabella come opere di primaria necessità e importanza, progetti bislacchi di eventi d’arte che foraggiano artisti e faccendieri, ma non danno risposte alle necessità primarie della popolazione; continua a vantarsi di avere ottenuto 10 milioni di euro della Regione Toscana per il Piuss, dimenticando strumentalmente di dire alla gente che per completare quelle opere e quei progetti è necessario un ulteriore indebitamento, da parte del Comune e quindi del Quarratini, di altri 10 milioni di euro: in tutto 40 miliardi delle vecchie lire gettati via come perle ai porci.
E questo mentre le strade fanno schifo, gli acquedotti sono un colabrodo, le fogne e i depuratori non funzionano, gli argini dei fiumi sono una frana.
E provi a negare se può.

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domenica 24 gennaio 2010

IL PUNTO



4. AUSCHWITZ, L’OLOCAUSTO, IL GIORNO DELLA MEMORIA – E VOLANTINI CONTRO SSG E IL SUO MODO DI GESTIRE IL “CAMPO-QUARRATA”
Domenica 24 gennaio 2010.

Non si può girare la testa o distrarsi un minuto, che tutto precipita e inizia a rotolare per proprio conto.
La gente della squadra del blog è partita per Auschwitz e sùbito il sistema mostra tutte le sue crepe: noi che riceviamo telefonate allarmate da nostri lettori (“… ma che fate, mollate ora? Lasciate perdere tutto? Avete paura a dire la verità…?”) che chiedono la nostra presenza di testimoni in campo; che ci invitano a raccontare, giorno dopo giorno, quello che non dicono le cronache, troppo legate al carro delle amministrazioni pubbliche di cui sembrano farsi fidi portavoce senza verve, riproducendo addomesticati comunicati-stampa; e gente che, nella notte, sparge per Quarrata centinaia di volantini non contro il Comune come titolano La Nazione e Il Tirreno, ma contro il Sindaco, che dal rinnovo del suo mandato si è trasformato nel Comune stesso: un primo cittadino – come andiamo scrivendo da ormai quasi un anno – che non vede altro che sé, che è autoreferenziale, che si comporta come un vero e proprio comandante di un campo in cui tutto deve funzionare secondo i suoi precisi e unici ordini; un Sindaco che tuona come una divinità, che minaccia, che premia e che punisce: ma un Sindaco che, indegno della carica che sta rivestendo, protegge i propri alzamano e portaborse, i propri Magazzini, le proprie guardie del corpo in vicende di una vergogna e di uno squallore che non hanno pari, se non nelle cronache di certe brutte pagine campane, calabresi e sicule.
Questo Sindaco, che sta per fare un’altra delle sue apparizioni fra i comuni mortali in un giorno – quella della memoria – del quale, stando ai suoi comportamenti, non potrebbe importarle di meno; questo sindaco che fa spettacolo, talk-show di ogni cosa, mentre – somarescamente ignara di molte situazioni presenti in questa città – chiama gente da fuori a imbonire il suo popolo (suo perché chiaramente targato in ogni manifestazione pubblica) e non sa che in questa oasi della felicità, in questo posto dove si vive bene, vivono ancora persone che potrebbero essere definite – secondo la terminologia ebraico-israeliana – dei “giusti”, quelli, cioè, che, come Schindler (pur se in maniera molto più modesta), contribuirono a salvare ebrei e a impedirne la triste fine loro destinata; questo Sindaco che, nel premiare le associazioni di volontariato, invitate alla Màgia, a nome della città, si presenta da solo e evita di avvertire tutto il Consiglio comunale, dando a vedere chiaramente di sentirsi non il primo fra i cittadini, ma il padrone assoluto di Quarrata: ebbene, questo Sindaco è stato contestato da qualcuno che ha sparso volantini notturni e che non ha detto niente altro che la verità.
E che il sistema-Sabrina sia un sistema volgarmente padronale di gestione della cosa pubblica, se non bastasse la premiazione alle associazioni di volontariato, lo dà chiaramente a vedere Capitan Fracassa che tuona dalle colonne di carta del Tirreno. Intendiamo parlare del pettoruto e pluridecorato (quanto a fili, filetti e frondine da mostrine paramilitari) Oliviero Billi, giudice di selezioni di anatroccole aspiranti miss Italia e difensore dei suoi subalterni che, in orario di ufficio, se ne andavano a spasso fuori dei confini della loro giurisdizione per… affari loro.
Rileggiamo le sue dichiarazioni: «I volantini – spiega il comandante dei Vigili, Oliviero Billi – sono stati gettati da un’auto tra le 4.20 e le 4.30 di stanotte. Le telecamere di videosorveglianza del centro hanno infatti ripreso l’auto dei responsabili mentre compievano il gesto. Adesso stiamo analizzando tutte le registrazioni per individuarne la targa. Di sicuro se l’autore del gesto sarà rintracciato non la passerà liscia».
La parte più significativa del discorso è l’ultima: «Di sicuro se l’autore del gesto sarà rintracciato non la passerà liscia». E che avrebbe fatto di terribile l’anonimo? Avrebbe espresso fin troppo educatamente la propria opinione? Se dunque così fosse, cosa dovrebbe essere fatto a coloro che, sotto protezione, esprimono le loro opinioni su milioni di blog in giro per internet?
Fatto è che queste sparate da soldato fanfarone sono indicative di una mentalità poliziesca da Romania di Ceausescu, dove il poliziotto di quartiere o di villaggio era il padrone e il signore del comportamento altrui. Anche Billi, che ben altro non vede e non fa, dovrebbe provare vergogna di questo suo modo di esprimersi pubblicamente così indiscutibilmente filo-amministrazione: ossia privo di qualsiasi equilibrata equidistanza. Perché non cerca di vigilare anche su tutto l’abusivismo edilizio presente sul territorio: abusivismo che è molto evidente di per sé, che è stato segnalato anche da nostri lettori e che riguarda situazioni di palese contrasto con la legge e di rilevanza ben più consistente di un volantinaggio fin troppo educato? Perché Billi – che spesso legge questo blog – non fa il suo dovere anche in tal direzione? Non fu lui, per anni, il responsabile della sorveglianza edilizia a Quarrata?
E allora, in questa domenica fredda di questo freddo inverno, ci si consenta di spezzare una lancia a favore del buonsenso e diciamo:
  • che il Sindaco la smetta di fare la vittima, lui che è carnefice anche se sembra il contrario;
  • che il Sindaco la smetta di chiacchierare a vuoto per dare a intendere che tanto ha fatto per stimolare le banche a sostenere la crisi: perché l’unica cosa che in concreto ha fatto, è stata quella di farsi dare 100mila euro dalla Fondazione Caript per una scritta insulsa come la sua amministrazione comunale;
  • che il Sindaco la smetta di fare l’Illuminata e scenda tra la gente lasciando le sue calde stanze di ritiro e meditazione: non diventerà mai Santa se non ascolterà la gente (ci faccia vedere l’agenda dei suoi impegni, piuttosto che dire che ha così tanto da fare fino a fare aspettare 20 giorni per un appuntamento);
  • che il Sindaco la smetta di fare la sua politica partorendo ideine in un circolo di piccole donne che sarebbero socialmente più utili se si dedicassero alla scuola del modano e del merletto per produrre manufatti da mettere in vendita a sostegno dell’economia locale;
  • che il Sindaco la smetta di pensare ai parcheggini rosa, guidato da una segretaria-partito che finisce con il farle dimenticare che il PD non è lei ma il coordinamento comunale che non riesce mai a parlare (forse perché glielo impedisce)…
E l’elenco potrebbe continuare all’infinito, perché questo Sindaco, che è il peggio Sindaco, è tutto fuorché un Sindaco, anche se nessuno dei suoi ha il coraggio di dirgli apertamente quello che tutti pensano: di farsi da parte e di smettere di fare di tutto anziché gli interessi della collettività.
Per concludere, in questo angolo di mondo così straordinario, i problemi sono più straordinari che altrove.
Se ne rendano conto soprattutto gli elettori di sinistra (anche se non dubitiamo che lo capiscono già molto bene, pur se non lo ammettono in pubblico). Capiscano che non si può governare la seconda città della provincia lasciando che in consiglio gli assessori (Gaggioli) dicano alle opposizioni di levarsi dai coglioni senza battere ciglio; servendosi di assessori fragili che vengono intimiditi e che non hanno il benché minimo coraggio di esprimere una loro opinione personale (Mauro, Milaneschi, Nannini) o superintellettuali che gestiscono il bilancio credendosi dei Tremonti mentre sono dei semplici Tremonte-magni; o lasciando lo sviluppo economico a persone (Dalì) che, di tradizione vivaistica e legata alla terra, scendono in pista a tutta birra per affrontare problematiche legate all’industria che mal si conciliano con le tematiche di tipo vegetale.
Questa è Quarrata: un bell’esempio di velleitarismo, di superbia, di stupidità. Un mix davvero distruttivo. E il risultato sarà questo, se nessuno ferma la Sabrina e le sue idee acefale, insulse, sciatte e offensive nei confronti di tutti i Quarratini.
E scusateci se non parliamo di fatti di rilevanza più generale per questa volta. Ma state tranquilli: non siamo spariti. Siamo sempre qui. E con gli occhi aperti.

Buona domenica a tutti!

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venerdì 22 gennaio 2010

A PARER MIO

Il sig. F.B. che conosciamo perchè è solito commentare con estrema puntualità i nostri post, ci ha mandato questo contributo, che volentieri pubblichiamo, ringraziandolo.


Egr.Sig. Niccolai, dopo aver molte volte commentato i suoi post nel suo blog come quelli di altri, mi trovo a scriverle per un motivo che troppe poche volte viene menzionato e cioè l'incredibile mancanza d'informazione nel nostro comune e nella nostra piana in generale. Abbandonato dalla stampa locale (palesemente di parte) il popolo quarratino si ritrova a dover valutare l'operato delle istituzioni solo per sentito dire o letto sui blog. Il problema, infatti, non è attaccare a testa bassa chi ci governa a prescindere da ciò che fa, si dovrebbe poter giudicare l'operato di queste persone, ma è difficile farlo se non si conoscono tutti i fatti e soprattutto quelli meno politici e un po' più “economici”. Quindi è indispensabile più trasparenza da parte delle istituzioni sul proprio operato e soprattutto un organo informativo che racconti ai quarratini proprio tutto quello che si fa e non si fa nel nostro comune e nella nostra provincia. Non possiamo continuare ad essere prigionieri di quella politica da prima repubblica tanto attaccata dalla nostra giunta ma che tanto gli somiglia. Questo bisogno d'informazione nasce nel momento in cui grazie al suo e ad altri blog, con i commenti dei lettori, scopro che la tanto sbandierata capacità di chi ci governa nell'amministrare i soldi pubblici, addirittura premiati dal governo centrale per l'ottimo bilancio, nasconde le tante opere irrealizzate che ci fanno essere un comune da terzo mondo. Perchè non si pubblicizza a dovere ad esempio, magari al parco verde, che a Quarrata non esistono depuratori funzionanti, cosa che comporta per le frazioni periferiche, fogne a cielo aperto con conseguente puzza, zanzare e topi, che, nel caso dell'ultima alluvione hanno letteralmente invaso gli scantinati delle case producendo un grave rischio igienico-sanitario per tutta la popolazione, tant'è che si è riscontrato un caso di tubercolosi in una scuola elementare del nostro comune (alla faccia del comune a misura di bambino!). Inoltre per dire oltre il danno la beffa! i cittadini di Quarrata pagano a Publiacqua (ma sarà poi vero che è meglio non privatizzare l'acqua?) anche le spese di depurazione che per quanto detto sopra non può esserci! Possiamo anche menzionare tutte quelle famiglie di Tizzana, in Campriana, in Violina (per dirne alcune) che non hanno l'acquedotto o il metano. Vogliamo dire ancora quanto costa complessivamente quell'assurda scritta al neon alla magia? Vogliamo dire al popolo quanto incassa il comune dalle multe dei vigili comprese quelle fatte a tradimento con la purtroppo famosa pandina bianca? Ma ce ne sarebbero da dire troppe, e stiamo parlando anche di beni primari che il comune non fornisce ai propri cittadini (alla faccia del bilancio partecipato e del "posto dove si vive bene"!). Perchè non è possibile pubblicare periodicamente tutto quello che viene effettuato dal comune e quello che viene lasciato indietro?Perchè non si porta a conoscenza della gente come si spendono i soldi della comunità e a chi vanno? Si ha forse paura che il popolo si renda conto che per il comune lavorano solo gli amici e gli amici di amici (come nel caso delle cooperative gestite da consiglieri e assessori) ? O che gli elettori scoprano che la nostra giunta si dedica più alle finanze private piuttosto che a quelle pubbliche (ancora non si sa se è vero che il nostro sindaco sta facendo incetta di azioni della proprietà della “villa” in previsione di investimenti nella stessa alla faccia del povero Baffino che chissà perchè è fuggito dal nostro bellissimo comune). Eh sì signor Niccolai siamo proprio in carenza d'informazione qua nella piana e vorrei che lei si facesse carico di questo, cercando d'informare TUTTO il popolo e non solo quello che naviga in internet dove c'è ancora un barlume di libertà! Non so come ma sono sicuro che un'iniziativa del genere troverebbe anche un appoggio economico da parte di tutte quelle persone vessate da questa amministrazione perchè non dalla loro parte (o con loro o contro di loro). Ringraziandola per l'attenzione e spronando sia lei che tutti i membri dell'opposizione a riflettere su quanto scritto sopra le porgo distinti saluti.

F.B.

mercoledì 20 gennaio 2010

LO SCARICABARILE


QUARRATA_ Durante l'interpellanza sulle alluvioni presentata dal consigliere An Massimo Bianchi nell'ultimo consiglio comunale sono state fatte numerose affermazioni ed altrettante domande precise. Per un approfondimento sui vari argomenti (non ultimo quello della denuncia di abusi edilizi sugli argini dell'Ombrone, le critiche al Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio, l'annuncio di lavori necessari per far fronte alle criticità emerse) abbiamo posto al consigliere alcune domande. Ecco di seguito le risposte:

Consigliere Bianchi durante l'ultimo consiglio comunale hai fatto numerose affermazioni ed altrettante domande precise; le risposte però da parte della Giunta lasciano a desiderare. Nessun colpevole?

"Guarda lo ripeto; guai a scaricare la colpa su di un unico ente oppure su un'unica persona quando ci troviamo di fronte il malfunzionamento di un sistema che è composto da tre attori: Consorzio Ombrone, Provincia di Pistoia e Comuni. Purtroppo si è evidenziato il fatto che questo sistema non regge e va rivisto nel suo complesso facendo chiarezza sulla procedura di elezione delle cariche del Consorzio, va fatta chiarezza su cosa si intende manutenzione ordinaria o straordinaria, sul ruolo dei delegati dei comuni all'interno del Consorzio e sul ruolo di controllo che la Provincia ha nei confronti di quest'ultimo"

La Provincia sostiene che le responsabilità siano da attibuire al Consorzio.

" Certo, la logica dello scaricabarile; fino ad oggi si è tirato a camparare, poi la situazione è precipitata ed allora qualcuno ha gridato al "si salvi chi può" ed ha scaricato tutto sul Consorzio Ombrone. La logica del caprio espiatorio non è degna di una politica fatta seriamente. Le responsabilità ci sono e sono generali, dell'intero sistema".

Spiegati meglio.

"Per stessa ammissione del Consorzio Ombrone si parla di impossibilità nell'effettuare parte della manutenzione ordinaria in alcuni tratti di argini a causa di modifiche strutturali che lasciano a desiderare; domando: il Consorzio ha fatto presente questo fatto alla Provincia quale organo di controllo? Se lo ha fatto come mai la Provincia non è intervenuta? Sarebbe grave che di fronte a degli abusi un Ente si voltasse dall'altra parte oppure ancora più grave che permettesse ad un privato di compiere azioni senza tenere conto delle effettive distanze dagli argini oppure dei danni che tali azioni possono causare agli stessi. Su questo punto sarebbe interessante ricevere una risposta. Ad oggi la Provincia non ha mai fatto un piano generale della situazione degli argini dei torrenti che è di sua competenza".

L'Assessore Mari eppure sostiene che la manutenzione ordinaria non è stata fatta negli ultimi anni.


"Troppo facile il comportamento dell'assessore Mari; egli è una persona di grande esperienza che esercita il suo ruolo con grande passione ma non può, proprio in virtù di queste qualità, rendersi autore di una politica pilatesca del genere; se lui crede con una delibera datata 15/12/2009, con la quale invita il Consorzio a fare il suo lavoro, di esentare la Provincia dalle responsabilità degli ultimi dieci anni...beh si sbaglia; fino ad oggi l'organo controllore del Consorzio, ovvero la Provincia, dove diavolo era? Mi permetto di dire che quello dell'assessore Mari è un tentativo di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Ti dirò di più: ad inizio 2009 un funzionario della Provincia ( Ing. Valori ) scrive chiaramente quali, a suo parere, siano state le omissioni da parte del Consorzio Ombrone lasciando capire infondo alla relazione che per certe omissioni si potrebbe provvedere allo scioglimento del consiglio direttivo dello stesso. Come mai la Provincia non è intervenuta allora? L'Assessore a Mari dice che non ci sono i presupposti; forse i presupposti politici...perchè ripeto il Consorzio esegue le direttive della Provincia, per cui ammettere il fallimento del Consorzio significherebbe di fatto ammettere il fallimento politico della Provincia. Ecco perchè si è preferito tirare a campare e mantenere determinati equilibri politici; questo perchè la Provincia ha le sue belle responsabilità di male efficenza nel controllo del Consorzio. Il guaio è che alla fine ci hanno rimesso i cittadini in tutto questo rimpallo".

Secondo te cosa è necessario fare?

"Scontato dirlo; subito la messa in sicurezza dei punti più disastrati, primo su tutti quello di Ferruccia e mi sembra che durante il sopralluogo della segretaria dell'Autorità di Bacino, Dott.ssa Gaia Checcucci, sia stata confermata questa linea.
L'altro è che gli enti locali devono chiarisi le idee su quello che vogliono fare; basti pensare che dopo dieci anni che si parla delle casse di espansione alla Querciola solo lo scorso Aprile alla Regione Toscana è stata inoltrata la richiesta di finanziamento al progetto. Ritardi inammissibili!
L'altra questione è quella delle casse d'espansione; il Pai ( piano assetto idrogelogico ) dell'Autorità di Bacino dice chiaramente che il Comune di Pistoia dovrebbe contenere circa tre milioni di metri cubi d'acqua; le pare possibile che ad oggi il Comune di Pistoia non ha una sola cassa d'espansione? Quando da monte arriva la piena come si pretende di fermarla se non la si frena subito? Ebbene il Comune di Quarrata dovrebbe a questo punto alzare la voce e pretendere che anche il Comune di Pisoia si doti delle casse d'espansione senza incassare veti da certe lobby. Noi della piana non siamo il deposito d'acqua della provincia di Pistoia! ".

Dal blog di Andrea Balli

A BETTINO CRAXI


Dalla terra di quiete tunisina
si scorge il tuo paese che non ti ha capito.
Ci sono coloro che vogliono dedicarti
piazze e strade.
Sono ancora in auge i tuoi carnefici
Che se potessero, arresterebbero
anche le tue spoglie.
Tu adesso hai trovato la pace
in quella liberta per cui hai combattuto.
L’ipocrisia di chi non ti ha mai amato
i detrattori che non hanno mai avuto pietà
e l’opportunismo di chi ieri ti ha tradito
oggi ti chiamano in causa
per dare in pasto ai giornali
una squallida questione manichea.
La tua storia non fa parte
del teatrino di questo basso impero
in cui tutto si sta disfacendo.
Ti separa il mare
da questa Italia sciagurata
che ha seppellito troppo in fretta
i suoi figli migliori.

Nicola Vacca

martedì 19 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO... LEVA IL MEDICO DI TORNO: OPPOSIZIONE COMPATTA SUL VERSANTE DEL RIGORE MORALE.


Non c’è posto per un Sindaco che possa permettersi di raccontare spudorate fandonie su una operazione come quella di Magazzini.
Non c’è posto per un Sindaco che possa permettersi di sbeffeggiare i suoi concittadini raccontando che non è l’amministrazione a decidere ditte e appalti, ma solo i funzionari del comune.
Non c’è posto per un Sindaco che non sbaglia mai e che, al momento in cui uno lo richiama, si rivolta contro la voce discorde e l’accusa di essere una voce corrotta, com’è accaduto con Ciottoli.
Non c’è posto per un Sindaco così a Quarrata, tra i suoi cittadini dediti al lavoro e alla produzione di un reddito che, per un tal Sindaco, viene spesso dilapidato senza alcun senso.
Non c’è posto e non ci deve essere. La gente non lo vuole. E non lo vogliono le stesse sinistre, a quanto si sente dire e ripetere: sono stufe anch’esse di vedere un Sindaco come questo, arrogante, autocratico, scostante, impopolare e maldisposto ad ascoltare la gente; sempre chiuso nella sua torre d’avorio con la sua segreteria e il suo segretario; un Sindaco dell’isola che non c’è.
Non c’è posto per tutto questo a Quarrata. E l’opposizione ha deciso di fare quadrato assoluto contro questo regime che non ascolta niente e nessuno tranne se stesso e che offende il buonsenso e la buona volontà della gente.
Ed ecco cosa ne è nato: una mozione che impegna giunta e consiglio a quel rigore morale di cui sempre parlano ma che non attuano mai.
Non è singolare che tutte le componenti di opposizione siano perfettamente d’accordo sul fatto che questa amministrazione non dà garanzie di sorta?
Quella che scrive è un’opposizione che non governa, ma che rappresenta il 60% dei Quarratini. Ciò significa che il documento di cui parliamo non è – come sosterrebbe il Sindaco – una presa di posizione strumentale per abbattere il sistema, ma il sintomo esplicito di un disagio e di un malessere che grida e si fa sentire contro l’arroganza di una Sabrina che non rispetta niente e nessuno con il suo regime da paese dell’ex Unione Sovietica.
Ecco il testo del documento sottoscritto all’unanimità dalle diverse componenti dell’opposizione.

***

Quarrata, 13 Gennaio 2009
All’attenzione del
Presidente del Consiglio Comunale
Massimo Sauleo
e del Sindaco
Sabrina Sergio Gori


Oggetto: Mozione incarichi affidati dall’Amministrazione Comunale.
PREMESSO CHE
l’amministrazione della cosa pubblica deve avvenire nel massimo rispetto della trasparenza;
la gestione dei soldi pubblici deve essere fatta secondo principi etici e morali di indiscussa correttezza;
l’affidamento da parte dell’amministrazione comunale di incarichi retribuiti, salvo casi di assoluta emergenza, deve rispondere a principi etici, e non politici,
SI IMPEGNA

LA GIUNTA COMUNALE E IL CONSIGLIO COMUNALE
A DELIBERARE
di non conferire affidamenti di incarichi retribuiti di qualsiasi tipo, salvo casi di emergenza, a imprese aziendali/cooperative di proprietà di soggetti che rivestono incarichi politici nel comune (sindaco, assessori, consiglieri comunali...) o a imprese aziendali/cooperative in cui tali soggetti ricoprono qualsiasi carica anche a titolo gratuito o a imprese aziendali/cooperative in cui persone unite da un legame di parentela fino al primo grado con tali soggetti siano proprietari o ricoprono qualsiasi carica all’interno dell’impresa aziendale/cooperativa.


Gabriele Pratesi
Capogruppo CittàPerTe
Mario Niccolai
Capogruppo FI
Maurizio Ciottoli
Capogruppo AN
Alessandro Cialdi
Capogruppo UDC
Daniele Ferranti – FI
Lorenzo Mantellassi – FI
Massimo Bianchi – AN
Andrea Mazzoni – UDC

domenica 17 gennaio 2010

IL PUNTO


3. REALITY HORROR, TERREMOTI, PRESERVATIVI E MARRAZZO, PROCESSO BREVE E CRAXI. E PER CHIUDERE LA PEGGIO SINDACA DI QUARRATA
Domenica 17 gennaio 2010.

È un mondo di follia, anche se a qualcuno dei nostri lettori certi discorsi filosofici non vanno giù (ma può sempre smettere di leggerci, è semplice).
Un mondo che, dopo aver creato grattacieli di 810 metri di altezza, si diverte a fare show di morti, di malati terminali e di imbalsamazioni in diretta: deve essere molto bello vedere un cadavere a cui viene tolto il cervello dal naso con dei ferracci che servono a svuotare la cassa cranica.
Ma questo è il bel mondo della scienza e della tecnologia, quello stesso in cui ogni giorno dobbiamo sorbirci una notizia devastante. Nella terza settimana di gennaio il terremoto di Haiti, con una infinita lista di morti e distruzioni. Sisma seguito, ieri l’altro, dalle devastazioni climatiche nelle province della Cina, con stragi – più contenute, ma sempre catastrofiche – di esseri umani e di animali.
E intanto l’avanzatissima America (notizia curiosa) manda in carcere per prostituzione chi viene beccato con più di due preservativi in tasca: è bello vedere che, nel 2000 dopo Cristo e nel 7000 e passa dell’era ebraica, siamo ancora a contare i rapporti sessuali della gente: l’ottimismo scientifico degli ultimi due o tre secoli è senz’altro ben servito da queste ‘campionature’ di perle della sapienza. Viva l’Aids, quindi, e i rapporti-nature!
E che siamo delle scimmie antropomorfe, ma con gravi turbe di varia natura, lo dimostra anche l’inchiesta sui trans, per la quale è stato nuovamente sentito Pietro Marrazzo, un eccellente pentito che ha giurato che non lo farà più – mentre intanto ha sperperato migliaia di euro dei cittadini e ha fatto quel che gli è parso, ovviamente sotto l’aria del bravo giovine che, se non sgamato da quel maledetto incidente, avrebbe fatto anche (è normale in quell’area…) il moralista di sinistra. Perché sì, signori: solo le sinistre hanno il bollino dieci e lode come la banana Ciquita; solo loro possono dire certe cose: gli altri sono solo dei cialtroni che tentano di abbattere il sistema!
Intanto in settimana è stato scontro sul processo breve. I magistrati non ne vogliono sapere… Temono forse di dover correre troppo per non far andare tutto a carte di quarantotto? È singolare che, in questo perfetto sistema democratico italiano, la magistratura – una, santa libera e indipendente – voglia anche arrogarsi il diritto di guidare il potere legislativo. Ed è ancor più singolare che il potere legislativo, per la gran parte, tolleri queste continue interferenze dell’altro vivacissimo potere, quello, appunto giudiziario. Per lo più è forse opportuno credere che troppe siano le pecche e le magagne dei nostri eccellenti onorevoli – tanto che preferiscono non impegnarsi troppo a fondo in questa gara da braccio di ferro: che abbiano troppi peccatucci da… nascondere e perciò premettono ai magistrati di fare anche più del loro lecito?
Intanto una notizia curiosa: il disturbatore che rompe le scatole a tutti i giornalisti televisivi, stavolta ha ecceduto e ha trascinato a terra una giornalista del Tg1. Anche Benedetto XVI è stato trascinato a terra, come ricorderemo. La differenza è che il Papa ha perdonato, mentre la giornalista sembra di no. Ma diciamolo chiaramente: è possibile che questo emerito rompino non trovi argine da nessuna parte? È peggio dell’Ombrone che ogni anno mette all’acqua la Bassa Quarratina e oltre.
Interessante anche la posizione di Minzolini su Craxi, nonostante l’imbufalimento di Di Pietro. Minzolini ha iniziato ad aprire la via alla revisione storica degli ultimi 20 anni: il processo è stato molto più veloce di quanto ci si potesse aspettare. Forse lo avrà fatto perché la Moratti ha proposto di intitolare una via, una piazza o un parco a Craxi, ma la cosa è ormai iniziata e nessuno la ferma. Di Di Pietro chi se ne importa? Lasciamolo minacciare: è abituato da sempre grazie al suo ruolo di inquisitore (ma dalle molte cose da nascondere…). Torniamo invece a rivedere e a riconsiderare bene il nostro passato recente e, soprattutto, il regime del terrore di ‘mani pulite’. Anche Gad Lerner, all’Infedele parlerà di Craxi; e un assaggio lo ha dato in queste sere con un filmato in cui l’esule di Hammamet dice che la Seconda Repubblica cadrà rovinosamente, prevedendo lo sfascio derivante dallo sfascio del sistema-partiti. Non siamo molto lontani da questo, c’è da credere. Basta osservare cosa accade a livello locale, a Quarrata, in questa città in cui si vive bene.
La Gori, la peggio Sindaca di Quarrata, ne è stata, per tutta la settimana, protagonista in assoluto di questa Seconda Repubblica (nel suo caso) di Banana.
Proterva al punto giusto come tutti coloro che si sentono portatori della verità (che si identifica espressamente con il loro personale interesse, con ciò intendendo anche il semplice farsi intervistare in TV per dire quattro banalità messe in croce, incaramellate da due sorrisetti e tre battutine pseudoevangeliche), degna figlia margheritosa della Rosy di Valdichiana, ha dato con disinvoltura di imbecilli ai Quarratini e ha offeso la ragione, il buonsenso, il rispetto umano: e se ne è fregata altamente di voi tutti, elettori di sinistra, vecchi spiriti dell’ormai tramontato PCI che è stato travolto dalle sue stesse armi, vale a dire dal dipietrismo e, in poi, dal margheritismo cattocomunista che sarà senz’altro il catalizzatore velocizzante della disfatta del PD.
Meglio così, Sabrina. Grazie. Ci stai davvero aiutando a togliere di mezzo un sacco di ambiguità: a partire dal tuo comportamento di amministratore e fino all’incomprensibile modo di porsi di un Magazzini che – lo sanno anche i muri a Quarrata – sull’Ombrone c’era andato vestito con la tuta della Protezione Civile.
Buona domenica a tutti!
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sabato 16 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUEI POVERI PERSEGUITATI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA


Intervengo sulle recenti polemiche e riguardo al fatto che alcuni esponenti dell’opposizione, nonostante tutte le spiegazioni e i chiarimenti dati, anche nell’ultimo Consiglio comunale hanno continuato a parlare di “conflitti di interessi” da parte degli esponenti della maggioranza.
La normativa che regola la vita dei comuni, il Testo Unico degli Enti Locali, all’art. 63 sgombra il campo da equivoci rispetto alle incompatibilità. Mentre queste sussistono per “colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune o della provincia”, tale ipotesi espressamente “non si applica a coloro che hanno parte in cooperative o consorzi di cooperative, iscritte regolarmente nei registri pubblici”.
Nonostante questo periodicamente l’opposizione ripropone i cosiddetti “conflitti di interesse” della maggioranza, legati in modo particolare agli esponenti dell’Amministrazione che lavorano in cooperative che hanno rapporti col Comune.
Nel 2008 era toccato a Alessandra Migliorini e qualche settimana fa a Nicola Magazzini. Visto che i chiarimenti e gli articoli di legge non bastano a sopire i mormorii dell’opposizione riguardo alla regolarità dei rapporti tra il Comune di Quarrata e le cooperative per cui lavorano, legittimamente, anche consiglieri comunali, mi chiedo se non si tratti di una vera e propria strategia per cui periodicamente si mette in dubbio l’onestà degli esponenti di maggioranza per delegittimare la nostra credibilità.
Se così fosse, esauriti ormai i consiglieri comunali di maggioranza che operano nell’ambito delle cooperative sociali, immagino che si potrebbe cominciare a parlare dei componenti della Giunta: l’Assessore Martina Nannini infatti lavora per un’altra cooperativa, di cui è vicepresidente la moglie dell’Assessore Luca Gaggioli e anche questa è una delle tante cooperative che hanno rapporti col Comune. Immagino perciò che i prossimi “imputati” potrebbero essere loro…
Oltre all’articolo di legge già richiamato, c’è un altro aspetto che deve farci riflettere riguardo alle illegittimità o inopportunità di questi rapporti: dal 1997 infatti, la gestione amministrativa è demandata ai responsabili degli uffici, vale a dire che non è più la giunta e quindi il politico ad affidare i servizi e a dare gli incarichi a uno piuttosto che all’altro, ma i responsabili dei vari uffici che, sotto la propria responsabilità, non hanno nessun’altro interesse che rispettare la legge, anche per tutelare se stessi.
Il Sindaco
Dott.ssa Sabrina Sergio Gori

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Visto che le polemiche non si placano – come dice il Sindaco – ecco che l’Illuminata monarca si veste dei panni del povero Cristo e si presenta al suo pubblico su blog (anche il suo) e testate locali.
Lì, con il cilicio in dosso, la fune al collo e la cenere sul capo, èccola recitare la parte del povero agnello pasquale che è stato ingiustamente mandato al macello e che bela.
Solo che, invece di farci sentire la sua voce delicata e flebile da silenzio degli innocenti, dopo aver fatto la storia dell’olocausto (siamo in tema, visto che il 27 gennaio si avvicina) ed avere rammentato Migliorini e Magazzini, si interroga – e già le note delicate si trasformano in un belato da pecora adulta – su chi saranno le prossime vittime della falcidia da parte dell’opposizione. Finché, con un vero belato da montone, conclude con la più grossa stupidaggine che un cittadino possa ascoltare da un amministratore, specie se questo amministratore pretende di essere un vero e buon amministratore: dal 1997 infatti, la gestione amministrativa è demandata ai responsabili degli uffici, vale a dire che non è più la giunta e quindi il politico ad affidare i servizi e a dare gli incarichi a uno piuttosto che all’altro, ma i responsabili dei vari uffici che, sotto la propria responsabilità, non hanno nessun’altro interesse che rispettare la legge, anche per tutelare se stessi.
Questo è troppo, cara sedicente Sindaco dei Quarratini ma in realtà Sindaco di te stessa. C’è un limite a tutto e tu, da molto, hai passato ogni limite.
Che in casa tua – visto che del Comune hai fatto casa tua e non la casa dei cittadini di Quarrata – comandi la serva e non tu, vallo a dare a intendere a tutti quei bravi nani che ti stanno intorno: non cercare di offendere la gente che lavora e di cui tu e la tua segreteria politica spendete e spandete quattrini a larga mano: nessuno crede – se non i cretini – che, a decidere chi lavora o chi fa la fame, siano i funzionari e non gli amministratori, e che i funzionari facciano di testa loro e non siano chiamati a fare quello che fanno dalla voce del padrone.
Lo sappiamo che ci prendi tutti per citrulli – a cominciare dalla signora Bargiacchi alla quale tu e Magazzini avete fatto fare la figura dell’emerita imbecille. Ma questo non te lo consentiamo, almeno finché noi saremo l’opposizione e questa opposizione, così attenta e capace di tallonare te e i tuoi fidi servitori.
Queste cose dille e ditele al Parco Verde, dove tutti vi credono. O mandàtele ai giornali che ve le pubblicano senza una parola di commento.
La gente non vi crede più, caro Sindaco. Gìrala come vuoi. La gente sa cosa ha fatto Magazzini e si è schifata del suo silenzio di 5 giorni e della tua insofferibile difesa a oltranza. E se la sua storia fosse vera, allora tu, invece di rivolgerti in Procura per denunciare eventuali abusi della Protezione Civile, dovresti rivòlgertici per tutelare il buon nome della Protezione Civile messo in cattiva luce dalla testimonianza della signora Bargiacchi.
Non fai niente di ciò. Sei, come tutti voi della sinistra, un fumo senza arrosto e un Sindaco sostanzialmente indegno di rappresentare una collettività che fa di tutto per vivere un’esistenza dignitosa nella fatica e nelle difficoltà di ogni giorno, molte delle quali strumentalmente create da voi paladini del popolo lavoratore.
E per inciso di’ alla tua segretaria – che anche noi paghiamo con i nostri soldi – che nessun’altro si scrive senza apostrofo.
E – ti piaccia o no – sotto a chi tocca!

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venerdì 15 gennaio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: SINDACO E BUONAFEDE (E BUON PER CHI CI CREDE)


«Sabato 2 gennaio Comune di Quarrata e Provincia di Pistoia invitano i cittadini a cui sia stato richiesto un pagamento per la fornitura dei sacchi da parte della Protezione Civile a segnalarlo, minacciando di rivolgersi alla Procura in un caso del genere». Stiamo ufficialmente citando dal blog del Sindaco, post del 14 gennaio 2010.
È il sabato 2 di gennaio, a distanza di tre giorni da quando la signora Bargiacchi ha denunciato il fatto dei sacchi a pagamento sul Tirreno. Finemente la Sabrina – ma noi lo avevamo già scritto su uno dei nostri post, perché non siamo down e non ci lasciamo imbambolare dalle chiacchiere e dai comunicati stampa ufficiali – inizia a seminare per salvare il suo adorato Magazzini, di cui lei sa già tutto, sin da sùbito: e che lo sappia si evidenzia dalla formulazione del pensiero riferito esclusivamente alla Protezione Civile. Sa tutto e presumibilmente invita Magazzini a tacere. E Magazzini la asseconda. Tace. E tace fino a che il consigliere Ciottoli non presenta la sua interpellanza. Allora – e solo allora – ecco che Magazzini decide di parlare, di chiarire, di uscire allo scoperto: sono passati ben cinque giorni dalla denuncia della signora Bargiacchi, perché Magazzini è comparso sul Tirreno il 5 gennaio.
Che dire di una persona che compie un delitto e si costituisce solo dopo 5 giorni e solo dopo che “something happened”, qualcosa è già successo? Che è persona dalle limpide idee e dalla chiara coscienza morale? E se Ciottoli non avesse scritto? È possibile credere con cieca fede che Magazzini avrebbe parlato? E se ancora non aveva parlato, perché non lo aveva fatto?
Ma c’è di più – e a nostro giudizio di più moralmente grave. Anche la coscienza della Sabrina fa vedere di avere i suoi dubbi, ancorché ben ripigiati indietro nella parte più ombrosa: il Sindaco salva Magazzini, ma non dice niente di quanto si legge (a distanza di 15 giorni dall’accaduto) sul suo stesso blog, che poi coincide con il documento che la Gori ha letto in consiglio: Magazzini è nella piena legalità perché «Il Testo Unico degli Enti Locali espressamente prevede che il ruolo di consigliere non sia incompatibile neppure col ruolo di presidente di una cooperativa che ha rapporti di lavoro col Comune. L’art. 63, co. 1, n. 2, del T.U.E.L. – D. Lgs. 18.08.2000, n. 267, esclude da tale incompatibilità proprio “coloro che hanno parte in cooperative o consorzi di cooperative iscritte regolarmente nei registri pubblici”».
Si sa che è difficile vedere le implicazioni e le connessioni più evidenti a colpo d’occhio, ma cerchiamo di aiutare chi legge. Alla Sabrina ci sono voluti 15 giorni per trovare a posteriori le pezze di appoggio atte a scagionare il suo accolito e prediletto fedele e figlio. E chissà quanto hanno dovuto scartabellare gli uffici comunali per andare a raccattare uno straccio di legge che fornisse un appiglio da schiaffare in faccia alla gente! Ma il fatto che non sia stato detto sùbito non dà l’idea delle oscure inquietudini e delle molte incertezze su questa legalissima e trasparente operazione di compravendita di sacchi e di rena?
E ora approfondiamo l’analisi, anche per far riflettere certa stampa impegnata a minimizzare l’accaduto e a gettare acqua sul fuoco – ovviamente a favore della peggio Sindaca. Parliamo di come la campionessa della legalità ha risolto l’accertamento dei fatti: la Gori ha riferito in Consiglio che, da accertamenti effettuati (quali di preciso? Ora si arroga anche il diritto di svolgere il ruolo di magistrato inquirente al posto della Procura), ha appurato che nessuno è stato contattato da membri della Protezione Civile. Così e non altro. Vi basta? E noi dovremmo fidarci della sua parola senza sapere come e da chi queste notizie siano state raccolte e vagliate?
Al contrario, le voci che circolano non sono punto belle né rassicuranti. Si sente dire che siano stati mandati in giro i vigili urbani e, si sa bene, certe figure non rasserenano nessuno, ma piuttosto inquietano e possono anche inibire. Vi ricordate cosa ha detto in un suo commento il nostro lettore F.B.? Scriveva: «…. tentando di spostare l’attenzione dell'opinione pubblica dal misfatto del consigliere Magazzini innescando una polemica quantomai assurda con l'altro consigliere Ciottoli (eccone uno che se sposta un sasso avrà i vigili a fargli il verbale dopo tre secondi) e facendo dimenticare ai cittadini le pene patite a causa dell'alluvione di Natale…» (dal commento al post UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: QUARRATA, PAESE DELLA LEGALITÀ O GOMORRA? del l’8 gennaio 2010). Ma una cosa è certa: se davvero le situazioni stanno così come la Gori le ha sbolognate in Consiglio, se non c’è nulla da nascondere, perché questo Sindaco della legalità non ha invitato in Consiglio anche la signora Bargiacchi a testimoniare direttamente, pubblicamente, che si era solo trattato di un grande equivoco? Ma questo no, non si fa e non si vuole fare – e senz’altro perché non fa comodo. E perché mai se la coscienza di tutti è lavata alla perfezione con Dash?
Ma la Gori, se non altro, ha una macchia enorme sulla propria coscienza. E anch’essa è un indicatore assoluto della sua brillante buonafede. Si tratta del fatto che, dinanzi ai dubbi di Ciottoli, quando Ciottoli ha legittimamente sospettato della chiarezza delle operazioni di Magazzini, il Sindaco non ha risposto che in una maniera: accusando il consigliere di An-Pdl di aver fatto e di fare tuttora affari con il Comune. Ed è lì che un qualsiasi pubblico ministero insisterebbe; è lì che punterebbe il dito e cercherebbe di scavare: perché rispondere a un dubbio non con un ragionamento, ma con un’accusa, è prova lampante e solare di un’anima ritorsiva in odore di metodi non punto belli e di targa ben definita.
Inoltre la Gori non lo ha fatto una sola volta. Ha ripetuto questa laida accusa sulla stampa; si è rifiutata di accertare la verità e ha pubblicamente detto che non intendeva chiedere scusa a Ciottoli perché di niente doveva scusarsi. È stata quindi recidiva, pervicace e sostanzialmente priva di qualsiasi cenno di buonsenso e di intelligenza come tutte le persone che, nel torto, si difendono irrazionalmente alla maniera degli animali braccati.
È per questo che la Gori merita la pubblica riprovazione e che dovrebbe, oggi che ha accertato che su Ciottoli niente poteva dire, chiedere scusa non solo a lui, bensì pure a tutta quella Quarrata che dice di amministrare, ma che invece porta direttamente sulla strada della confusione e dell’errore.
A Ciottoli noi confermiamo tutto il nostro appoggio incondizionato per qualsiasi forma di difesa vorrà adottare a tutela di se stesso, della limpidezza del suo operato e della verità in senso assoluto.
A chi vorrebbe il bazooka invece delle parole che salgono da questo blog, rispondiamo semplicemente che il sistema democratico passa attraverso l’informazione e quindi questo blog e queste parole. Le quali – viste le letture di questi ultimi giorni, con oscillazioni dalle 170 alle 200 presenze al giorno – dovrebbero fare riflettere anche le testate locali circa il modo di fare cronaca e informazione.
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Viva la libertà di pensiero, di parola e di azione! Valori della nostra Costituzione, così poco noti a quei magnifici difensori oltranzisti di essa che, a Quarrata, sembrano identificarsi – stando a queste vicende – nel Sindaco, nei suoi accoliti e in quei fiancheggiatori indefessi che oggi si chiamano La Sinistra, ma solo per fraintendimento e per errore!

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