domenica 3 gennaio 2010

IL PUNTO


1. CRAXI, DE MAGISTRIS, BRUNETTA & CHITI.
MA QUI RESTANO I DRAMMI DELL’ALLUVIONE

Domenica 3 gennaio 2010.

Dalla Moratti, che pensa di intitolare una via, una piazza o un parco a Bettino Craxi, in giù. La settimana ha fatto, anche stavolta, scintille. Leggete le notizie della Nazione: noi non interveniamo. Diciamo solo che tanta isteria su questa proposta ci pare decisamente fuori luogo. E aggiungiamo che la posizione migliore ci è parsa, senza ombra di dubbio, quella espressa da Pierferdinando Casini: Craxi è stato un grande politico; ha avuto i suoi torti, ma ha avuto anche i suoi meriti. Così l’esponente dell’Udc.

De Magistris, invece, ha trovato la soluzione per l’Italia e per i suoi problemi. L’ha trovata in blocco con un suo particolare lodo per Berlusconi: decretare l’esilio di Silvio e mandarlo via per sempre dall’Italia. Certi uomini e certi partiti sono proprio bravi in questo…

È triste, ma è anche particolarmente tragico, che la gente non capisca un fatto di solare evidenza: alcuni magistrati – che si sentono le persone più intelligenti del mondo, anche se, come Di Pietro, non ricordano né la materia né il professore con cui si sono laureati – sono baciati dalla divina provvidenza. Belli, intelligenti, pronti a sfilare in passerella, capaci di dare giudizi e consigli su tutto e su tutti, esperti nel tagliare anche i vestiti addosso agli altri e a cucire abiti di altissima moda morale, questi uomini ispirati da un dio assai simile a quello degli integralisti islamici (fede nel comunismo e azione politica si identificano in loro, che trovano, in questo connubio, la forma di uno Spirito Santo di Sinistra…), sono entrati in magistratura non per svolgere la funzione fondamentale riconosciuta come terza dalla Costituzione, ma per fare carriera politica e macinare strada e successi.

È sufficiente che creino dei pasticci su Berlusconi e, alle elezioni di dopo, si trovano sui banchi del parlamento – e passano, ovviamente, da una condizione di privilegio assoluto (alla faccia delle masse popolari di cui si chiamano difensori) a una condizione di assoluto privilegio (ancora alla faccia delle masse popolari ai cui portafogli attingono migliaia di euro). E quando non saranno rieletti torneranno a svolgere il ruolo del terzo neutrale, cioè di chi decide i destini della gente con animo che sta al di sopra della passione politica. Ma chi può crederci, gente?

Bufera in corso per Brunetta, che vuole riscrivere l’articolo 1 della nostra Costituzione, per inserirvi che la Repubblica, oltre che basarsi sul lavoro, deve basarsi anche sulla meritocrazia, vale a dire sulle capacità individuali e non sull’uguaglianza asettica di bravi e non bravi, pecore e buoi, eccellenti e somari.

Levata di scudi – è ovvio – contro di lui. In prima fila anche il nostro illustre conterraneo Vannino Chiti. Vannino è sempre in prima linea quando c’è da parlare: ne ha un bisogno compulsivo. E spesso – si ricordi il caso Tapiro d’oro – non è in grado di misurare bene le parole… Vannino non è d’accordo sulla meritocrazia: ed è chiaro, perché se ciò dovesse passare, lui, con tutti i pasticci di cui ha riempito Pistoia e la Toscana, sarebbe sùbito preso a calci in culo e rimandato da dove è venuto: in futuro potrebbe sempre tornare a rinunciare – come dichiarava tempo fa alle maestrine della CGIL, che lo intervistavano sulla Nazione – a spendere i suoi soldini per la merenda (bella novellina da Libro Cuore) per comprarsi libri più consoni ad una sua rieducazione spirituale: potrebbe leggere, per esempio, Il manuale del perfetto chierichetto.

Sempre lo stesso, infatti, èccotelo comparire qual perfetto chierichetto di don Gentilini, il parroco festeggiato per i suoi 90 anni, cui non possiamo certo rivolgere l’accusa di aver tirato su un così malo allevo: anche Aristotele uccise Platone e perfino Cristo amò soprattutto Giuda. O no?

Intanto la collaboratrice della titolare dell’asilo Cip e Ciop, Elena Pesce, nonostante la richiesta del suo avvocato, resta in carcere. Ma, peggio ancora, i cittadini della provincia dovranno spendere di più, sempre grazie alla buona abitudine di rincarare tutto all’inizio del nuovo anno – tutto tranne gli stipendi e il potere d’acquisto della moneta.

Ai rincari pensano, con molta cura, le Ato e le compartecipate: vere e proprie associazioni a delinquere – a detta delle associazioni dei consumatori. Erano enti nati per il bene collettivo e comune, e si procurano il loro bene collettivo in comune: senza perdere un colpo. Anche l’acqua aumenterà del 6,5%. È così che si fa, compagni dei compagni della Toscana rossa e popolare!

Ed èccoci quasi in porto, con l’alluvione che ha messo a terra un mucchio di cittadini, ai quali noi crediamo che giungeranno risposte molto labili e limitate, nonostante tutte le strombonate di politici e Consorzio Ombrone.

Domani, intanto, incontro alla Tranquillona di Ferruccia per fare il punto della situazione. C’è chi crede alla proposta dell’assessore regionale Enrico Rossi, quella di certificare gli argini dei torrenti: “Si dovrà trasformare immediatamente in una legge altrimenti si continuerà a prendere in giro i cittadini” dichiara il portavoce del Comitato di Olmi, Daniele Manetti in una nota. “Iniziamo immediatamente – spiega Manetti – come prova dagli argini del nostro Ombrone Pistoiese”.

Purtroppo noi siamo scettici: di leggi ce ne sono già troppe e tutte ignorate – nonostante tutto l’impegno per la legalità della nostra beneamata Sindaca Sabrina. E tutto resterà così finché quella brava gente della Procura della Repubblica non vorrà vedere, in questi disastri, delle ben precise responsabilità per le ripetute e colpevoli negligenze degli enti preposti, siano la Provincia o i Consorzi. Ma nessuno, neppure Cristo, potrebbe ridare la vista a dei ciechi che non vogliono vedere.

Su questo stesso aspetto Alessio Bartolomei si scaglia contro Paolo Bargellini e ipotizza la colpevolezza di quest’ultimo e del Consorzio Ombrone – e forse della stessa opinione sono tutti i cittadini che hanno avuto l’acqua in casa e la vita rovinata.

Bargellini, di rimpallo, se la rifà con chi ha fatto pagare i sacchi di rena alla signora Alessandra Bargiacchi. «Caso gravissimo, faremo luce», titola Il Tirreno, ma noi non ci crediamo: siamo convinti che, più che far luce, il Consorzio continuerà a fare acqua, come ha sempre fatto fino ad oggi.

La notizia meno peggiore di tutta la settimana su Quarrata? L’incubo di via di Mezzo, dove continuano a succedere incidenti su incidenti. È semplicemente una stupidaggine: quanto ci vorrebbe a allargare il ponte e a correggere questo problema? Una settimana e poche migliaia di euro. Eppure sono anni che se ne parla e nessuno risolve nulla.

Se per eliminare un inconveniente così modesto si discute per anni, come faremo a dare un colpo di spugna al rischio-alluvioni? Provate a pensare, cittadini della Piana. E pensate anche di che colore sono Regione, Provincia e Comuni delle zone all’acqua.

Non sarà forse il caso di mandare a casa chi ha dato, per quasi un secolo, contributi tanto efficaci e così gran prova di sé nell’amministrare il bene collettivo e l’interesse comune?

Che ne dicono – ma purtroppo sono mute… – i nostri tre angeli d’acciaio alla Hilary Swank, le nostre ‘tre Grazie’, Federica & Eleanna & Sabrina?

Buona domenica a tutti!

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

SIG. NICCOLAI NELLA PARTE FINALE PARLA DI VIA DI MEZZO SCRIVENDO CHE IN UNA SETTIMANA E POCHE MGLIAIA DI EURO SI RISOLVE IL PROBLEMA,MA LEI LO Sà CHE è UNA SETTIMANA CHE DI FRONTE AL BAR LA GRAZIA( PER METTERE UN METRO QUADRO DI SANPIETRINI) VI è UNA TRANSENNA PER LAVORI IN CORSO? SE DOVESSERO INIZIARE UN LAVORO SUL PONTE NON BASTEREBBE UN MANDATO ELETTORALE.
DIMENTICAVO MA CHI PAGA? NON FARANNO MICA AD ORE ALTRIMENTI BISOGNA CHIEDERE UN MUTUO.
SPERIAMO IN BENE ( DISSE IL ROSPO)...

Anonimo ha detto...

...ma il contadino auzza la canna!

Anonimo ha detto...

non basta no un mandato! ma alla sindaca per spendere 40mila euro per la scritta di nannucci gli è bastato mezzora. quando si vuole si pole.

Anonimo ha detto...

sì con i soldi nostri si puole!Digli di comprassi casa alla ferruccia così ci guarderebbe di più agli argini

Anonimo ha detto...

ma questi sacchetti a pagamento??? ci si arriva a dire chi è lo sciacallo?

Anonimo ha detto...

le iniziali: N.M.