domenica 10 gennaio 2010

IL PUNTO


2. SUPERGRATTACIELI, DI PIETRO, INFERNI NERI, ALLUVIONI – E TANTE STUPIDAGGINI IN NOME DELL’ARTE
Domenica 10 gennaio 2010.

Anche questa settimana rappresenta, in sé e per sé, l’inutilità di questo mondo, che si spericola sull’abisso dell’immagine senza occuparsi dei veri problemi. Quale migliore riprova della stoltezza umana di un bel grattacielo di 818 metri a Dubai? Come dire che, dal livello del mare, prendo un ascensore e vado sulla terrazza dell’ultimo piano, alta come una località di villeggiatura dell’Appennino, tipo Gavinana a 820 metri. E mentre salgo alla velocità pazzesca di 10 metri al secondo – come un razzo, quindi – ripenso agli tsunami, alle alluvioni, ai terremoti, alla fame nel mondo e mi chiedo: ma gli uomini hanno cervello o segatura?

Guardando Di Pietro che spara su tutto e su tutti, sembra proprio di no. E infatti Letta, piuttosto irritato, ha pensato bene di esternare un giusto giudizio sul Signore dell’Idv: se non la smettono – ha detto – Di Pietro e De Magistris fanno più danno della grandine al PD. Ma dovrebbe essere il PD ad accorgersene e a prendere le dovute distanze da questi berlusconicidi (oggi) che ieri erano partiticidi e che, grazie alla mannaia che avevano in mano, hanno decapitato anche la Repubblica; una Repubblica che, acèfala, non sa dove andare, non ha – sembra – più punti di riferimento, mentre schiere di PM solertissimi continuano sulla scia lasciata da quei due giustizieri.

Intanto il mondo è stato pervaso da un brivido di neoterrorismo alqauediano, che non è poco; e anche a Reggio Calabria riecco gli avvertimenti mafiosi con bomba dinanzi al Tribunale. E certo non giova a calmare mafia, ’drangheta e camorra il clima che comunque – e nonostante tutto – sta per riprendere in arie di scontro entro qualche giorno, al rientro di Berlusconi. Già Bersani, in questa settimana, ha stoppato il dialogo sulle riforme lanciando la sfida al premier su occupazione e crisi economica: le parole di apertura, allora, cos’erano? Solo un placebo per fare i belli quando Silvio era ancora in convalescenza?

Da altre parti, con tutt’altro animo rispetto a certi preti sinistri e progressisti d’Italia, ma anche della nostra provincia, Benedetto XVI perdona la sua assalitrice e le dona, perché preghi molto e rifletta di più, un rosario.

Lo Stato ha invece in dono un… Rosarno, con il suo inferno nero, la sua rivolta, le sue infiltrazioni ’ndanghetare. Un vero e proprio calvario che – diciàmocelo fuori dei denti – altro non è che il risultato di un permissivismo infinito, sostenuto da cattolici e comunisti, che ha permesso a troppi immigrati di poter sbarcare su questo stivale senza alcuna cautela da parte delle istituzioni; questo stivale tormentato da eventi climatici nefasti, da terremoti e alluvioni, ma soprattutto da una classe di amministratori pubblici più dannosi delle piaghe d’Egitto di biblica memoria.

Ora iniziamo a scendere a terra, nel nostro microcosmo, dove non mancano polemiche – anche ben giustificate – nei confronti di chi, pur dovendo vigilare sulla sicurezza del territorio, non lo ha forse fatto con la cura e l’attenzione richieste e dovute. Pensiamo all’esposto in Procura promosso dal Comitato Ombrone a carico del Consorzio Ombrone; e alle critiche al Consorzio stesso di cui parla stamattina La Nazione.

Ecco infine Quarrata, devastata da una settimana di polemiche perché il suo Illuminato Sindaco (da molti, nei commenti dei blog, definito una sorta di neo-SS autocratico e autoreferenziale, infallibile, dal suo seggio sindacale, come Benedetto XVI) intende coprire, ad ogni costo, una cagata pazzesca (per citare Fantozzi) messa in ponte da uno dei suoi prediletti alzamano, il buon Nicola Magazzini, consigliere PD. Se ne parlerà al Consiglio (o… Coniglio…?) di mercoledì prossimo: a porte aperte, oltre tutto. Accorri popolo e portati una tascata di fischi!
Ma a Forrottoli, intanto, la gente beve mota dai rubinetti di casa – è evidente come funzioni bene Publiacqua, bell’invenzione di partecipata che… piscia 33mila euro all’anno al vicepresidente pistoiese Renzo Fagioli –, mentre la terra frana in via del Pollaiolo, dove si apre una buca (non è il caso di chiamarla voragine, perché riporterebbe alla mente ben altre dimensioni, come quelle di Napoli quando un’intera strada va a fondo e sparisce).

Ed ecco il buon Mazzanti alla riscossa: bandiera rossa trionferà domani. Ci andranno i tecnici del Comune (chissà se il capo di tutto, la Bellomo, ce la farà ad alzarsi dalla sua poltrona e a guardare con i propri occhi: sarebbe, forse un miracolo..) e, zac! Tutto risolto.

Ma Quarrata ha grandi potenzialità. Non c’è alluvione, non disastro, non calamità che non sappia superare con disinvolta eleganza.

Se non sa in che altro modo farlo, l’Illuminata lo fa attraverso grandi operazioni artistico-mediatiche-cultural-poponiche: oggi, infatti, ospita alla Màgia Nannucci in persona, che parla della sua mirabolante scritta al neon a cui Quarrata darà ospizio (più che ospitalità), per un altro mese, là, nella buca, sotto la Màgia. E ci sarà anche un critico, Lorenzo Bruni, a spiegare al popolo che significato metafisico abbia quella tuberia azzurra che… ci illumina d’immenso.
È che a Nannucci interessa forse solo beccar quattrini, altrimenti si incazzerebbe al solo pensiero di essere stato relegato in una valle oscura, umida e nascosta quasi come quella dell’Infermo di Dante.
Un’altra poponata del Sindaco che ci costerà – per questo ulteriore mese di, come dicono, esposizione – qualche altro migliaio di euro per… zollare e tener pulito il campo dinanzi al Something happened.

Ma questa è la Quarrata della Sabrina, il posto dove si vive bene e dove i bimbi devono nascere per essere accolti e crescere, diventando, dato che sono intelligenti per forza, tifosi della Juventus in onore del ‘gobbo’ Dalì.

Alla Màgia con Nannucci oggi ci sarà senza dubbio un oceanico stuolo di intenditori d’arte: forse perfino una venticinquina, come i famosi lettori dei Promessi sposi. Ma la Coop è lassù: chi può darci di più?

Ad arricchire lo spettacolo, forse, il Sindaco leggerà qualche verso neodantesco dall’Inferno:

Per ben goderci l’arte e così sia,
noi ci incontriamo alla villa la Màgia,

laddove milion d’euri volan via…


Buona domenica a tutti!


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6 commenti:

Anonimo ha detto...

"Anche questa settimana rappresenta, in sé e per sé, l’inutilità di questo mondo, che si spericola sull’abisso dell’immagine senza occuparsi dei veri problemi. Quale migliore riprova della stoltezza umana di un bel grattacielo di 818 metri a Dubai?"

Caro amico, questo è proprio un discorso da vecchio pantofolaio nostalgico e benpensante. Magari ogni tanto, invece che leggere solo opere di filosofia e letterautura, giova anche leggere qualche opera scientifica. Chissà che la sua mente non si apra quel tanto che basta per capire che ora come ora non è così aperta.

Anonimo ha detto...

Vecchio pantofolaio nostalgico(di cosa?)e benpensante(riguardo a cosa?),una bella espressione,che non vuole dire niente,ma pur sempre una bella espressione sicuramente partorita da uno di quei figli del '68 che tanto difendono la libertà e la democrazia,ma solo se la pensi come loro,è un classico:dire tanto per non dire niente...che sia un post della Sabrina?No,altrimenti avrebbe invitato a leggere opere di economia,che le si addice di più!Ma alla fin dei conti,cosa si voleva dire con questo post senza senso?A cosa avrebbe giovato leggere qualche "opera scientifica"?Boh,forse in seguito ci verrà spiegato! F.B.

Anonimo ha detto...

Caro amico, questo è proprio un discorso da vecchio pantofolaio nostalgico e benpensante. Magari ogni tanto, invece che leggere solo opere di filosofia e letterautura, giova anche leggere qualche opera scientifica. Chissà che la sua mente non si apra quel tanto che basta per capire che ora come ora non è così aperta.
10 gennaio 2010 13.31

Ma la scienza, caro il mio Galileo Galilei, ci ha salvato la vita? O ci sta distruggendo il pianeta? E' bello il pensiero positivo, ma fa tenerezza vedervi così ottimisti.
La storia non insegna niente sennò in 10mila anni oggi si sarebbe dei nababbi felici. E' chi ragiona come te, senza avere mai un dubbio da pantofolaio, che mostra di essere un primate superiore, ma con un cervello che non ha superato le dimensioni neanderthaliane.
Per caso non sei mica quello che preferisce l'inceneritore di Montale perché non vuole tornare alla miseria...?
Mettiti le pantofole. E leggi le riflessioni sulla vita - che non sono nei libri di scienza e neanche in quelli di economia.
Cerca di sviluppare le tue connessioni neuroniche e forse potrai salvarti dalla tragedia dell'ottimismo scientifico.

Anonimo ha detto...

Evidentemente o lei è giovane o non ricorda bene la durezza della vita di cinquant'anni fa. O forse aveva un lavoro comodo in politica già a quel tempo. Ma il progresso ha portato senza dubbio tanti benefici. Ha dei contro, ma ha indubbiamente tanti tanti pro. Legga, che le giova. Non si ritenga superiore solo perchè ha in testa tanta buona filosofia, che male non fa, ma non è tutto. Ah, suppongo che l'autore dei post non sia Mario Niccolai, vero?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,io non c'ero cinquant'anni fa e non sono certo il sig. Niccolai,ma continuo a non capire il senso dei suoi post.Non capisco perchè uno debba essere un "pantofolaio benpensante" se asserisce che un grattacielo di 818 mt.,perdipiù in un paese non così ricco come vogliono farci credere visto i debiti che hanno accumulato,non sia un'idiozia di fronte ai tanti problemi che purtroppo affliggono l'intero pianeta.Si può dire che ognuno con i soldi propri,o delle banche,ci fa quello che vuole,compreso comprare armi, ma si può anche vedere che troppi soldi vengono buttati al vento in barba ai bisognosi.E' vero la scienza ci ha e ci aiuterà sempre(con i pro) ma credo si possa anche criticare ciò che si fa con la stessa(i contro).Comunque continuo a pensare che il suo intervento non abbia alcun senso nel contesto di quanto pubblicato nel blog,magari se ce lo spiega cortesemente... F.B.

Anonimo ha detto...

Evidentemente è un "prete" a scrivere...