mercoledì 8 settembre 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: PERSONAGGI MUTI E UOMINI APERTI AL DIALOGO

Ieri giornata importante sotto due punti di vista.
Intanto c’era la fiera e, a metà del concerto della banda “G. Verdi”, il Sindaco ha concesso ai Quarratini di poter ascoltare la sua voce quasi come un annuale miracolo.
È ovvio che la Signora Sabrina si è ben guardata dal parlare della famosa questione della fontana di Buren (pensate che non ne ha fatto cenno neppure sul suo calligrafico blog: eppure l’evento è così straordinario…!). Ha invece insistito nel dire che il Governo cattivo le ha tolto 700mila euro e che, a causa di ciò, non saprà proprio come fare a dare risposte ai bisogni della gente.
In verità noi un suggerimento lo avremmo: la Sabrina potrebbe andarsene e lasciar perdere Buren, PIUSS e spese inutili per 20milioni di euro – 10 della Regione (quindi nostri) e 10 del Comune (quindi ugualmente nostri).
In secondo luogo la giornata di ieri è stata importante – e lo diciamo senza un filo di ironia – anche perché Massimo Sauleo, Presidente del Consiglio Comunale, con civilissima e pacata correttezza, ha risposto alle nostre sollecitazioni; quelle che gli avevamo rivolto nel post Presidente Sauleo, non basta che lei dica di non condividere la giunta: deve dimostrarlo nei fatti del 4 settembre scorso.
Torneremo ampiamente su ambedue questi eventi nei prossimi giorni.
Intanto pubblichiamo integralmente la risposta di Sauleo, ringraziandolo di nuovo per la sua disponibilità al dialogo e al confronto.
Ecco il testo della sua mail:

Una visione della Politica, o meglio una idea della Politica che non sia autoreferenziale o, ancora peggio, che sia gestita stile “monarchia assoluta” ( in Italia in questo particolare momento ne abbiamo un esempio), ritengo che sia molto dannosa per la crescita di una società.
Ciò in considerazione del fatto che la Politica è lo strumento attraverso il quale è necessario risolvere i problemi dei cittadini (non utenti, non clienti).
Sono convinto che il mandato che i cittadini ci hanno dato, a maggioranza ed opposizione, non può solo esplicarsi in seno al Consiglio comunale; è necessario un confronto costante con la cittadinanza, con i partiti, con i movimenti e con tutte quelle espressioni presenti sul territorio che manifestino un interesse alla crescita di una Comunità.
Vorrei richiamare la Sua particolare attenzione su un particolare.
L’Italia ha perso la capacità di discutere e confrontarsi. Culturalmente, in questi ultimi 20 anni, abbiamo assistito ed assistiamo ad una regressione. Vale solo la volontà personale e non il concetto di Comunità, di solidarietà.
Assistiamo quotidianamente ad aggressioni verbali, a cacciate di dissidenti, a discussioni di progetti di legge che hanno un interesse particolare (quelli del capo). Forse è necessario riflettere su come la società italiana possa uscire da uno stato di crisi, non solo economica, ma soprattutto, di valori molto profonda.
Ciò premesso vorrei entrare nel merito delle Sue affermazioni (quelle in rosso) in risposta al mio commento sul Suo post del 31 agosto u.s.
a) “ Era ora Presidente Sauleo….” Non sono il manovratore delle Commissioni consiliari. Lei lo sa bene che ogni volta che una delibera di giunta deve essere approvata dal Consiglio comunale è mio dovere richiamare l’attenzione dei Presidenti di Commissione, e non solo, affinché dell’oggetto e del contenuto della delibera stessa se ne parli in Commissione. Probabilmente le Commissioni sono usate come luogo di informazione e non di discussione, ciò deriva a mio avviso da una scarsa conoscenza del ruolo che hanno le stesse. Su scelte di interesse così ampio (PIUSS) o scelte di natura culturale (fontana di Buren) non ho difficoltà ad affermare che un confronto più approfondito avrebbe sicuramente arricchito le decisioni della Giunta. Confronto, per me non significa assolutamente unanimità dei Gruppi consiliari, ma una crescita culturale di una Comunità e soprattutto di una partecipazione. Confronto come metodo.
b) “Grazie a Dio…..” Non penso che il palazzo di Quarrata sia più lontano di altri Palazzi della politica (che cosa dire allora di Palazzo Chigi?). La Giunta comunale di Quarrata sta attuando un programma che ha sottoposto agli elettori nel 2007 e dai quali ha ricevuto il mandato a governare.
c) “È proprio sul fatto…” Mi sembra veramente esagerato definire la Giunta di Quarrata sia la più antidemocratica dal dopoguerra ad oggi. Non si possono, però confondere i piani di discussione. Una questione sono le scelte amministrative (Moderno, Querciola, via Montalbano etc.) che Lei e la Sua parte politica legittimamente non condivide e contrasta, un’altra questione è ricondurre tutto ad accuse che mi sembrano fuori luogo quali quelle “ la Sabrina ha davvero la cultura del bene comune o pensa solo ai propri personali interessi di immagine……”. La politica vorrebbe che ci si confrontasse nel merito e sulla “convenienza per la Città” delle scelte. Confermo, comunque, che su alcuni temi di interesse generale mi auspico un maggiore confronto ed una maggiore discussione.
Un’altra questione che Lei pone è quella relativa alla mancata comunicazione “……..di ciò che accadeva alla Màgia e altrove….”. Non è una questione di lesa maestà nei miei confronti per il ruolo che Istituzionalmente svolgo. Anche questo rientra nella necessità di restituire alla Politica la sua vera funzione e cioè la possibilità di discutere.
Non si può ridurre tutto ai voti contrari in sede consiliare. Lei mi insegna che la ricerca del confronto è il sale della democrazia. Nelle sedi politiche appropriate ho sempre espresso il mio pensiero, le mie critiche, le mie condivisioni. Attraverso questo esercizio di democrazia mi sono regolato, di volta in volta, sui conseguenti comportamenti. Non appartengo ad un Partito cui è vietato dissentire pena l’espulsione! Si possono, attraverso la discussione, trovare punti di equilibrio, soluzioni che soddisfino, compromessi, etc.
Per quanto attiene quanto scritto dal Consigliere Cialdi che condivide, in parte, il mio precedente intervento, ma sottolinea la mancanza di discussione su temi di carattere generale importanti per lo sviluppo della nostra Città, non mi tiro indietro sulla questione posta dallo stesso. Dico a Lei ed al Consigliere Cialdi che auspico che il percorso attuato per l’adozione del Regolamento del Consiglio comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari può essere preso ad esempio per quanto riguarda la necessità di confrontarsi su altri temi. Questo, non significa, lo ripeto, la ricerca dell’unanimità, ma la conoscenza può mettere in grado tutti noi di approfondire, esprimere, farsi una idea.
Lei, consigliere Niccolai, solleva, inoltre, la questione della mia presenza sulla scena politica quarratina da parecchio tempo. È vero ho svolto il ruolo di Consigliere prima, poi per due volte di Assessore (Sindaco Marini e Sindaco Sergio Gori) ed oggi svolgo il ruolo di Consigliere comunale con funzioni di Presidente del Consiglio comunale. Lei associa le posizioni politiche di Renata Fabbri e di Andrea Bagattini per contestare la mia presenza sulla scena politica di Quarrata e, soprattutto nel suo ragionamento si insinua una un “malevolo” pensiero: “ un uomo buono per tutte le stagioni politiche”. Si sbaglia Consigliere Niccolai. L’essere ancora in politica non può essere solo visto come “attaccamento alla poltrona”, ma forse può essere letto anche come un impegno per la comunità. Certo con i miei limiti, le mie contraddizioni, con i miei dubbi, ma certamente con il solo scopo di rendere un servizio alla Comunità!
Per ultimo vorrei affrontare il capitolo che riguarda la mia affermazione “ ma solo voglia di fare polemica”.
Le dico subito che non entrerò nel merito di questioni che riguardano soggetti che hanno procedimenti penali in corso. Non mi sembra corretto.
Il futuro di Quarrata deve tener conto soprattutto di un tessuto socio-economico che è molto diverso da quello di 20/30 anni fa. Noi, come cittadini, dobbiamo affrontare il nodo centrale dello sviluppo di questo territorio. Vogliamo continuare a produrre mobile imbottito? Certamente, allora dobbiamo affrontare problemi infrastrutturali,di gestione delle imprese, di ricerca di mercati. Vogliamo una città più vivibile, più bella, che possa attrarre turismo e sviluppare le sue bellezze? Vogliamo creare in questo territorio un modello di sviluppo ecosostenibile che tenga conto delle esigenze delle persone e non solo del mercato?
Sono convinto che su questi temi, come su quello che Lei chiama “rifare il look di Quarrata” è necessario aprire un dibattito fra le tutte quelle espressioni del territorio che vogliano essere coinvolte.
Ho cercato con questo mio intervento di rispondere alle Sue “contestazioni” , ma mi creda,non per spirito polemico, ma semplicemente perché ritengo doveroso per me, in qualità di cittadino prestato alla Politica, di Consigliere comunale, di Presidente del Consiglio comunale, partecipare alla vita della città ed auspico, che su temi di interesse generale, si possa aprire un dibattito generale svegliando il torpore che avvolge i Partiti e la società quarratina.
Penso, sia interesse di tutti, riconquistare spazi di confronto!
Cordiali saluti,
Massimo Sauleo

P.S. Non sono riuscito a mandarlo direttamente sul blog per cui lo mando all'indirizzo di posta elettronica per la pubblicazione.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sig. Niccolai non si faccia tanti scrupoli..... Il Silenzio acconsente.
Morale della favola Lei ha perfettamente ragione, peccato che siamo a Quarrata............

Anonimo ha detto...

“Credo che questo sia il classico esempio di come un'amministrazione comunale non debba lavorare: mancanza di trasparenza, di partecipazione, di buon senso...solo e soltanto presunzione. Una fontana del genere non era opportuna né per la locazione scelta né per la spesa: un’opera artistica sarebbe stato giusto localizzarla semmai ai Ronchi per rivalorizzare la zona visto i cittadini sono anni che se ne lamentano, per non parlare delle frazioni che continuano ad essere abbandonate a se stesse. Inoltre la famigerata fontana di Villa La Magia piazzata lì dov’è ( come anticipato da Cialdi dell'Udc ) comporta un pesantissimo impatto ambientale: accanto ad un giardino mediceo un'enorme cementata moderna, fatta senza che sindaco e giunta non si siano minimamente chiesti cosa ne avessero potuto pensare i nostri concittadini, in barba alla tanto ventilata partecipazione.

Ultimo, ma non per importanza, l’importo speso: è vero che si tratta di una donazione da parte della Fondazione: ma un'amministrazione degna di tale nome tutti quei soldi avrebbe dovuto chiederli per interventi rivolti al sostegno dei più bisognosi ( acqua, metano, fognature mancanti, sostegno ale piccole e media imprese, agli operai cassaintegrati ) visto che gli statuti delle fondazioni stesse lo prevedono.

Questa non è un'amministrazione di buon senso ma è soltanto un’armata Brancaleone che ha perso la bussola ed il contatto con la gente; accontenta pochi per continuare a deluderne molti. Siano i cittadini a giudicare!”



Massimo Bianchi – consigliere comunale An -Pdl

Anonimo ha detto...

Non vorrei essere giudicato maligno, ma per caso Sauleo inizia a parlare a questo punto per lanciarsi come candidato sindaco alle prossime...?
Sono certo che Quarrata non ci rimetterebbe, perché almeno sembra che Sauleo sappia esporsi e sappia parlare e accettare il contraddittorio: tutto il contrario di quella che è stata - come la definite voi del blog - la peggio sindaca di Quarrata.