giovedì 16 settembre 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: CERCHI DI CAPIRE, PROFESSOR PACI!


1. La Fondazione partecipa ed è disposta a partecipare in futuro alle iniziative di sostegno a favore delle persone e delle famiglie più colpite dalla crisi; ma non ha gli strumenti né le informazioni per farlo da sola direttamente in via autonoma; senza dire che, per legge e per statuto, non può fare erogazioni a favore di singole persone o famiglie.
2. Noi rispondiamo a progetti presentati da enti e/o associazioni, che siano rivolti ad una pluralità di destinatari aventi determinate caratteristiche; ma queste sono cose che ripetiamo e scriviamo da anni, in tutte le sedi possibili.
3. Per concludere: noi abbiamo ritenuto di fare cosa buona e utile per Quarrata in risposta ad un programma prospettato non da un privato ma dai suoi legittimi amministratori in carica; la dialettica politica fra sindaco, giunta e opposizione non ci riguarda, in quanto la Fondazione tiene solo rapporti istituzionali.
4. Peraltro, ed in ultimo, se gli interventi della Fondazione a Quarrata non sono desiderati o graditi, ne dovremo tenere conto per il futuro.

Queste parole del professor Paci, Presidente della Fondazione Caripit, e altre ancora che riporteremo più avanti, ci spingono a delineare le analisi finali di un fatto che ha suscitato grande scalpore.
Diciamo, in premessa, che mai da questo blog è stato detto che la Fondazione avrebbe dovuto costruire opere pubbliche al posto dell’amministrazione approssimata e cialtrona della Signora Sabrina: perciò respingiamo in assoluto le accuse di demagogismo che Paci ci addossa in questo passaggio: Questo aspetto porta al terzo ordine di critiche, piuttosto facili e al limite un po’ demagogiche, centrate sulle preferibili destinazioni alternative che potevano avere le risorse finanziarie assorbite dall’opera, tenuto conto delle esigenze e dei disagi provocati dalla crisi.
Poi procediamo in ordine:
  1. Nel prendere atto di quanto dice il professore, rivolgiamo qui espressa richiesta alla democratica Giunta SS(G) di farsi portavoce, presso la Fondazione stessa, delle istanze e dei bisogni più urgenti dei cittadini, senza interpretare la realtà secondo i propri concetti e canoni artistico-architettonico-velleitarprovinciali.
  2. Anche noi, opposizione ma non minoranza, siamo enti e/o associazioni degni di essere ascoltati; e anche noi parliamo per una pluralità di interessi che si non si limitano a quelli di una Giunta e della sua area, se non addirittura di una sola persona, Sindaco-Dux-Rais che sia. E anche questo lo avevamo già detto a Paci in occasione del problema-Nannucci – ma evidentemente il professore o non lo ha ancora capito o non intende capirlo.
  3. Vorremmo, una volta per tutte, che Paci comprendesse che i legittimi amministratori in carica di un Comune sono, non solo un Sindaco e degli Assessori, ma una Giunta e un Consiglio, organo, quest’ultimo, chiamato a decidere anche sull’operato stesso della Giunta, specie in materia che esula dall’ordinarietà e delle più semplici attribuzioni dell’esecutivo – né più né meno di quanto accade con Parlamento e Governo.
  4. Peraltro, ed in ultimo, Paci e la Fondazione dovranno davvero tener conto, per il futuro, dei propri interventi a favore di Quarrata; ma dovranno farlo nell’ottica di non dimenticare che né una Giunta, né tantomeno un Sindaco che da anni non rappresenta altri che se stesso, possono rappresentare la pluralità e che, proprio per quanto abbiamo detto al precedente punto 3, la dialettica politica fra sindaco, giunta e opposizione riguarda – eccome – anche la Fondazione, in quanto essa, se intende tenere davvero rapporti istituzionali, ha il preciso dovere morale di confrontarsi e consigliarsi anche con le opposizioni che, caro Professor Paci, rappresentano il 51% dei Quarratini, che piaccia o che non piaccia alla Sabrina.
E come saluto di chiusura su questa vicenda, vogliamo sottoporre al professore tre considerazioni di anonimi che hanno scritto così sul blog di Andrea Balli (http://andreaballi.blogspot.com/2010/09/fontana-monumentale-di-buren-villa-la.html):

Mi chiedo: ma perché la caript non ha dato quei soldi alle aziende bisognose invece di investirli nella fontana che molto probabilmente non serve a nessuno? A noi aziende ci chiede di rientrare, rientrare e rientrare quanto prima, e se gli chiedi un piccolo finanziamento restituibile in 3 mesi e coperto da GARANZIE PERSONALI ti rispondono picche .... appena posso, tolgo il conto in caript, il mio e quella dell’azienda che rappresento! Pagliaccioni ..

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[…] La Caript spende e spande come vuole perché quei soldi che vi piaccia o no erano vostri, ma dal momento che avete il conto diventano suoi... questo problema ha una semplice soluzione: mettete i risparmi sotto il mattone. Se il Paci passasse anche di lì a prenderveli allora la situazione si farebbe grave e in quel caso vi sosterrei […].

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io è dal tempo del primo scandalo (perché ce n’è stato più di uno) che ha coinvolto la dirigenza Caript che non ho più rapporti bancari con loro, venendo via sbattendo la porta! E fino ad oggi non ho trovato motivo di pentirmi del gesto. L.B.

Riflettiamo su questo e che riflettano anche Paci e la Sabrina.

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