domenica 14 febbraio 2010

IL PUNTO


7. DALLE RISSE ALLA CAMERA ALLE STUPIDAGGINI DEL «PAESE DELLE CICOGNE»
Domenica 14 febbraio 2010.

E intanto, cari lettori, scusateci del nostro silenzio di domenica. Non vorremmo mai saltare i nostri appuntamenti, ma accade anche a noi di cadere vittime di qualche imprevisto e ce ne dispiace assai, perché sappiamo per certo che, se manca il blog, manca la cronaca e la discussione democratica. E partiamo subito con la prima notizia che ci ha raggiunti.
Rissa alla Camera. Avremmo voluto scrivere che questa situazione ci ha colpiti, ma ormai niente ci può più impressionare in questo Paese che, dalla rivoluzione cinese degli anni 90 in poi, non finisce mai di rivelarsi per quello che è, cioè un ammasso di pregiudizi catto-borghesi calati in vesti comunisto-PD. Fra cattolici e comunisti, quell’Italia che si era così bene rialzata dal disastro della guerra, èccola qui prostrata come una battona, in mano a dei suoi rappresentanti che si definiscono dell’area dell’Italia dei Valori, ma solo di quelli che interessano loro. L’idea del giustizialismo dipietrano non è certo quella del regime del terrore conseguente alla rivoluzione francese, è, piuttosto, quella feroce del clima che si respira nelle civiltà agro-pastorali da cui proviene Antonio, quel brav’uomo che sa solo aggredire, azzannare, offendere anche se – come lui sostiene – si è laureato e perciò dovrebbe avere una sorta di cultura superiore: pur non ricordandosi con quale professore lo abbia fatto e dite voi se è possibile dimenticare una persona che ci ha portato al sospirato titolo di Dott.
Multe a chi dà mangiare ai randagi. Siamo in Italia e siamo nel Sud. Da un lato si fanno leggi severe per chi maltratta gli animali, dall’altro si maltrattano gli esseri umani che hanno pietà delle vittime della loro stessa specie. I randagi dipendono dalla stupidità umana, ma se qualcuno li aiuta fa la fine di chi, pur potendo fumare, becca multe assassine dallo stesso Stato che vende le sigarette ma multa i fumatori, mentre consente ai drogati di farsi “per uso e scopo personale”. Stiamo benissimo in Europa anche noi, come la Romania, che fino a poco tempo fa prendeva ad asciate – ripetiamo: ad asciate; e immaginatevi lo spettacolo – i cani randagi per le strade. E possiamo fare entrare in Europa anche l’Ucraina dove, durante un nostro recente viaggio, dopo aver visto che un autobus di linea si fermava per fare salire un cane randagio, mentre apprezzavamo quel gesto che ci sembrava pietoso, ci siamo sentiti dire, da chi ci accompagnava, che le cose non stavano precisamente così; e che quel cane era stato caricato sul bus solo perché alcuni viaggiatori, autista compreso, si erano evidentemente messi d’accordo per macellarlo e mangiarselo. Siete contenti?
L’estasi di San Valentino. Ma cosa volete che sia tutto questo dinanzi alla festa di San Valentino? I giornali, oggi, scoppiano di cazzate infinite: come avrebbe detto il grande Ettore Petrolini, frasi fatte, frasi sfatte, desiderio di morire salamini e caffellatte, espressioni che questi giovani allievi del post-sessantottismo progressista e femminista non sanno neppur cosa siano. Come rivoluzione culturale liberante – la ricordate la baraonda che le sinistre facevano allora a sostegno di Mao, Castro e il Che? –, vista negli effetti, beh, è stata una fantozziana cagata se chi oggi sta a sinistra non si accorge dell’assoluto fallimento dell’operazione e continua a votare a sinistra. Ma forse non può capire, perché la maggior parte dei rivoluzionari di allora, sono i funzionari e i pantofolai di oggi. E se vi riesce, provate a smentire questa osservazione.
Follia iraniana. Intanto l’illuminato Mahmud Ahmadinejad, sesto presidente della repubblica islamica iraniana, fa arricchire uranio e fa ammazzare la gente che non la pensa come lui. Ma chi è antisraeliano – e a ancora, anche da noi, ce ne sono diversi – lo guarda con occhio benevolo e pronto alla comprensione. È bello che in nome del Dio di un cammelliere che sposò non una cammelliera, ma una ricca vedova, si vada avanti su questa strada di odio e di cecità. È un’ulteriore riprova del fatto che gli uomini capisco poco e che meno imparano dalla storia, che ha sempre fatto vedere come i sogni assolutisti e integralisti finiscono nel cesso e che è giusto che sia così.
Fuck alla Cina. Obama intanto manda in tasca la Cina. Riceverà il Dalai Lama e fa bene. Da brave personcine quali sono, i discendenti del Cublai Can vorrebbero – dopo aver ammazzato più della metà della popolazione del Tibet – che l’Occidente negasse i diritti di questi monaci pacifici, di questa gente povera e martoriata. Meglio se i cinesi pensassero a risolvere i problemi che stanno generando all’intero pianeta con la loro selvaggia industrializzazione – alla quale, purtroppo, hanno ben contribuito anche gli illuminati governi di sinistra prodiana, auspici, non scordiamolo, della globalizzazione e della finanziarizzazione selvaggia. Sì, perché sono democratici: ma il dindo gli garba assai…
Colpo alla ’ndrangheta. Arrestato Trimboli. E meno male che Silvio era mafioso!
Bertolaso a luci rosse. Il cliché è noto. Com’è nota anche la Procura da cui parte ogni mossa. Tradizionalmente rossa. Non esprimiamo giudizi sulle cose in sé e per sé. Sempre cose che – ma guardate un po’ – sfuggono di mano al segreto istruttorio e finiscono opportunamente sui giornali. Che è successo mai? Ora che Silvio non può di nuovo essere beccato, si inizia a colpire il suo séguito? Ma se è così, basta, gente! Agli italiani, per lo più – come del resto agli americani dell’era di Clinton – non interessano le scopate dei leader e dei loro uomini! Non si è ancora capito che alla gente, più che delle perversioni drogate di Marrazzo e del superomismo di Silvio con le sue ford-escort, interessa che le case dell’Aquila vengono ricostruite a tempo record e che il sudicio di Napoli & Campania, targato Bassolino, venga spazzato via in tre mesi. È chiaro o no?
Inceneritore di Montale. Tocchiamo l’argomento solo di striscio; troppo complesso di per sé. Esso richiede qualche intervento ad hoc di riepilogo: lo faremo magari lungo l’arco della settimana. Qui ci limitiamo solo a dire che il treno della storia non si ferma; le verità vengono a galla; la gente continua a muoversi e – non abbiamo problemi a dirlo – fa bene. I nodi vengono al pettine, gente. E per gente intendiamo: Federica Fratoni & Provincia, Eleanna e Comune di Agliana, Sabrina & C., ma anche e soprattutto Signor CIS che non senti mai ragioni. Vediamo cosa saprà dire il Consiglio di Stato.
Quarrata pride. E scendi scendi, èccoci finalmente nel paese dei balocchi, quello delle cicogne, della Sabrina e dei suoi sette nanerottoli – sempre più nani, va detto. Siamo arrivati al posto dove si vive bene. E vediamo come ci si vive bene.
Scuola media. Dopo vent’anni di guida del Comune – da Marini in poi – la sinistra si accorge che la scuola media di Vignole cade a pezzi. Sono almeno 10 anni che dal tetto entra l’acqua e che, ogni volta che piove, ci vogliono i secchi e si devono trasferire le classi di qua e di là. Quanto a perspicacia, gente, sembrano proprio dei PD e degli ex-margheritini induriti come la Rosybindi, non c’è che dire.
Ci sarebbe piuttosto da chiederci perché i grandiosi appurarti tecnici di cui la Sabrina si fida e grazie ai quali prende premi dai suoi zeloti della Regione Toscana, non si siano accorti in tempo del degrado dell’edificio e abbiano atteso fino all’ultimo momento che le pignatte dei pavimenti saltassero.
Al genitore che, dal blog di Andrea Balli, èleva lodi e salmi all’amministrazione e agli uffici per la loro tempestività nel chiudere la media di Vignole (genitore evidentemente di parte…), c’è da rispondere solo che non la pensano come lui decine di altri padri e madri che ieri l’altro si preoccupavano dell’inammissibile degrado della palestra. Evidentemente il problema era inveterato e ben noto all’armata Brancaleone della Sabrina. E a quello stesso genitore, che pensa che forse non sarà possibile risolvere il problema del risanamento dell’edificio prima del settembre prossimo, rispondiamo subito noi che non lo sarà e che lo stesso vicesindaco Mazzanti, sparuto subalterno della Sabrina, ha già avvertito i capigruppo dell’opposizione che non si sa quando la scuola sarà riaperta. Ecco, caro genitore, la previdenza dei tuoi amati amministratori: vere aquile di perspicacia e intelligenza umana. Ma non è tutto.
Piste ciclabili. Guardate, in concreto, quanta stupidaggine in questa amministrazione popolar-democratica. Ecco sul Tirreno l’assessore Mauro, addetto al sociale, che avverte la plebe dell’imminenza dei lavori per le piste ciclabili. Si spenderanno quasi 4mlioni di euro (8 miliardi!), di cui 1 e 611mila a carico del Comune per mandare la gente in bicicletta (o… fuori dai coglioni come dice il Gaggioli?) da Quarrata a Tavola di Prato, lungo gli argini dei torrenti e dei fiumi, proprio quelli dove l’amministrazione non vuol fare sopralluoghi per non dover mettere sotto inchiesta troppi suoi grandi elettori.
E dite, Quarratini di San Valentino, dite se non è un’altra grande fantozziana cagata buttare così anti soldi dalla finestra quando la città e le frazioni – fiumi e argini compresi – hanno bisogno di tutto per sentirsi al sicuro. Dite se i PD non si sono fatti e bevuti il cervello: e se ritenete che la sicurezza degli argini sia più importante di 50 biciclette, pensate a cosa fare alle prossime elezioni e liberatevi da queste mignatte.
Ah, un’ultima cosa. Per chi se lo fosse scordato, Mauro (non rifondarolo, non La Sinistra, non si sa che) è quello stesso assessore che negò 80 euro a una povera ammalata a cui l’Enel stava staccando la luce perché non c’erano soldi, ma che ora è pronto a spendere 1mlione e 611mila euro per una pista ciclabile…
Ma forse è solo che questa Giunta si fa troppe piste!

Buona domenica a tutti!

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Le scopate non sono un problema, tranne per qualche pio moralista. Il problema è la gestione degli appalti che ne è conseguita.

Anonimo ha detto...

Se veramente Obama incotrerà il Dalai Lama si potrà davvero incomiciare a chiamrlo GRANDE. Spero che se ci sarà l'opporunità anche il Presidente Berlusconi lo incotrà.
L.M.

Anonimo ha detto...

Le scopate sono un problema eccome. Guardate questi giudici comunisti: partono sempre da lì. Anche MANI PULITE per chi non lo ricordasse partì da una storia di scopate e di corna.
Eppure anche Togliatti lo faceva con la sua Nildona direttamente nelle soffitte delle Botteghe oscure...

Anonimo ha detto...

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere. Come tutti i politici schierati, quando ad essere attaccata è la parte avversa, siete subito pronto ad ergervi come difensori della morale (ma quale?). Quando la parte attaccata è la vostra, la colpa è dei giudici, che, inevitabilmente, sono dei comunisti! Sapete che vi dico? A me fate dimorto ma dimorto CAAA!!!

Anonimo ha detto...

Eppure eppure...il dubbio che F.B. e l'autore dei post siano la stessa persona è sempre più forte...

Anonimo ha detto...

La finezza del Gaggioli fa parte della vostra vita: ci siete nati, vi ci siete rotolati dentro come dei porci che si autocommiserano.
A capire che i giudici sono comunisti, non ci vuole delle aquile: guardate come sono compatti negli scioperi contro qualsiasi riforma che mini i loro assurdi privilegi. A te che li tifendi io ti dico di leggere

Titolo: Magistrati. L'ultracasta
Genere: Scienza politica
Autore: Stefano Livadiotti
Editore: Bompiani
Anno: 2009
Collana: I grandi pasSaggi Bompiani
Informazioni: pg. 259
Codice EAN: 9788845262869

Prezzo Book Shop: € 13,60
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Imparerai molte cose e potrai anche insegnarle ai tuoi amici talebani di partito, Di Pietro e De Magistris compresi.

Quanto a CAA - come scrivi - ringrazia il cielo: ti fa bene pulirti almeno il tubo digerente, se non ci riesci con la tua anima...

Buona giornata, finezza!

Anonimo ha detto...

Infatti ogni volta che necessito spurgare, passo di qui.

Anonimo ha detto...

In comune non passare perchè di spurghi è già pieno!

Anonimo ha detto...

Il problema non è chi viene attaccato,ma come e perchè.Quanti alla fine di quelli messi alla berlina dai giudici e ancor di più dai giornali,poi vengono veramente condannati?Ma a gente come Del Turco e Mannino(che non saranno dei santi,ma non sono stati condannati)distrutti sul piano personale oltre che professionale,chi li rimborsa e soprattutto chi paga per gli errori commessi?Inoltre,anche se alcune inchieste fossero sacrosante,è chiaro che se vengono diffuse,direi indebitamente,a mezzo stampa sempre in momenti precisi come ad esempio in campagna elettorale o quando il parlamento esamina alcuni provvedimenti specifici,è chiaro che il dubbio dell'imparzialità della magistratura venga.F.B.

Anonimo ha detto...

ABBIAMO UN PAESE DI GIUDICI ROSSI E FINCHE' NON LI RIPORTIAMO NEL LORO SOLCO SARANNO DOLORI