giovedì 11 febbraio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: MOBILI, APPALTI, ARGINI. UN SACCO DI DISCORSI FASULLI


Stamattina facciamo un po’ di macedonia di frutta. L’amministrazione quarratina, così cialtrona quanto mai prima nessun’altra, ha troppi strascichi; ha lasciato troppi chiodi in giro; ha troppi scheletri nell’armadio per dover essere lasciata in pace e presa di mira solo con un argomento alla volta.
Cominciamo dalla crisi del mobile, ma – per far capire alla gente la desolante realtà della vuotezza delle misure adottate – andiamo avanti con ordine commentando, rigo per rigo, quanto ha scritto stamattina su La Nazione uno Zampini che si entusiasma troppo facilmente e non rivolge mai una domanda imbarazzante a nessuno.

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Partiamo, allora; tenendo presente che in neretto è riportato il testo della Nazione e in chiaro il nostro commento:

In concreto è stato deciso di dare vita ad un tavolo tecnico: lo sanno anche i bambini dell’asilo Bargellini che un tavolo tecnico è una di quelle invenzioni da avanspettacolo in cui tutto si fa, fuorché arrivare al sodo.
«Questo è il compito dell’amministrazione — dice Sabrina Sergio Gori nel suo intervento — o si esce dalla crisi tutti assieme o non ci si esce. Certo che si esce tutti insieme, ma non per opera delle amministrazioni, né tantomeno di quella della Gori: l’uscita dipenderà dalla pazienza e dalla sofferenza delle aziende impegnate in prima persona e solo grazie a loro.
Abbiamo inoltrato a firma mia e dell’assessore Dalì una lettera all’amministrazione provinciale, a tutte le associazioni di categoria, dove proponiamo di dare vita ad un tavolo tecnico per rilanciare la filiera, sostenerla nelle sedi istituzionali opportune. Che impegno profondo quello del Sindaco e dell’Assessore della Juve! È commovente: soprattutto se si pensa che c’è voluta una Quarrata tappezzata di volantini e le minacce del comandante Billi (a proposito, che cosa ha poi fatto quel signor miles gloriosus per farla pagare cara ai responsabili di sì gravi atti di volantinaggio contro la maestà intangibile dell’Illuminata? Solo ciance?). Sarà bene vedere, inoltre, come farà la Sabrina a sostenere la filiera nelle sedi istituzionali opportune: metterà, forse, scritte al neon di Nannucci da decine di migliaia di euro con frasi tipo Do something, fate qualcosa, o Something will have to happen, qualcosa dovrà accadere?
Come amministrazione ci impegniamo a fare il coordinamento». E qui, Quarratini, siamo davvero messi malissimo, perché questa amministrazione – ormai è chiaro a tutti, anche a Vito Barbarani, pur se ha perso la favella – non sa fare 2 più 2 o 3 per 4. Sa solo sperperare quattrini e non rispondere alle richieste e alle aspettative della popolazione. Bene, questa Giunta sa fare solo una cosa: affidare appalti e incarichi fiduciari alle Cooperative – ma che sono quelle di suoi consiglieri, di loro familiari, di loro parenti, di loro affini. Cooperative sempre chiaramente targate PD.
[…] Il tavolo, al quale potranno partecipare anche imprenditori che ne faranno richiesta, sarà definito entro una settimana, in un paio di mesi dovranno essere definiti tutti gli interventi necessari alla ripresa. Facciamo un po’ di conti? Una settimana per il tavolo e poi si può andare a… immaginare e programmare tutti gli interventi necessari alla ripresa: 60 giorni basteranno? In 60 giorni possono venire 500 maremoti, 800 tsunami, 600 crolli di Wall Street. È vero o no che siamo in Italia? Ma chi ci crede a queste cretinate, gente? Se la Fiat lavorasse con questi tempi, quanto ci vorrebbe per produrre un nuovo modello, da due a tre ere glaciali?
Il sindaco ha chiesto la disponibilità ad Agostino Fragai di presentare i risultati di questo tavolo in una giornata apposita da organizzare a villa «La Magia», con la partecipazione attiva di tutti gli imprenditori. E tutti i salmi finiscono in gloria: il sindaco porta tutti alla Màgia. Là si parla, si ride e si mangia. È bella la partecipazione attiva: vorremmo vedere quella passiva, per curiosità. E notate la sacra rappresentazione del Sindaco-Madonna che chiede, per l’intercessione della beatissima Vergine, l’intervento di Dio-Fragai, che ovviamente scenderà dal cielo della Regione, dove ha puppato decine di migliaia di euro di stipendi, indennità e onorari alla faccia beata del popolo lavoratore. Non scandalizzatevi: la pensano così anche molti elettori di sinistra, anche se poi, alla fine, votano per pregare come i musulmani, cioè in ginocchio e col sedere all’aria… per mistica devozione nei confronti dei loro numi.
«Sono disponibile – dice Fragai – questo gruppo tecnico-politico nell’arco di novanta giorni potrebbe istruire (che cosa? n.d.r.) con la nuova amministrazione regionale appena sarà formata. E la risposta di Dio non si fa attendere. Ma Dio, nella sua perfetta cognizione delle cose, già allunga i tempi: da due mesi siamo passati a 90 giorni per permettere al tavolo tecnico (è quello dove tutti i tecnici mangiano a sbafo…, n.d.r.) di prendere contatto con la nuova (inetta, aggiungiamo noi) amministrazione regionale: stessa marca e stessa inefficienza, quindi perfetta coerenza PD.
Questa sera, mi sembra di avere capito, che l’imprenditoria quarratina ha lamentato di avere goduto di poca visibilità: i problemi non sono solo quelli del settore tessile o della Breda». Ed ecco, notate la perspicacia e l’intelligenza di Fragai: Dio si è accorto che i Quarratini si sono incazzati perché Pistoia (di cui Fragai è parte integrante e sostanziale, per non dire provincialmente esclusiva – d’altronde i pistoiesi sono eminentemente dei provinciali) pensa solo alla Breda, sua creatura e, al tempo stesso, figlia degenere. Bravo Fragai!
Una delle lamentele più gettonate, emerse anche nell’incontro che gli imprenditori tennero la scorsa settimana al Parco Verde, ha riguardato il mancato riconoscimento di “distretto” da parte della Regione, questo ha limitato la possibilità di accedere alle misure di sostegno. I Quarratini? Come il popolo del marchese del Grillo: non contano un cazzo (è citazione da film, Fortini: non scandalizzarti, per favore!).
«Non è assolutamente vero, questa limitazione non esiste – dice Ambrogio Brenna –. Se mi viene presentato un progetto è molto probabile che venga finanziato, non c’è nessun rapporto fra “distretto” e le risorse della Regione erogate. Dei 70 milioni di euro che abbiamo destinato per dare accesso al credito da parte delle imprese, oltre 9 milioni di euro sono stati appannaggio di 35 imprese di Quarrata». Ma Ambrogio Brenna – Ambrogio non è quello della marchesa e neppur quello che, stuzzicato dalla marchesa con i suoi languorini, alla fine le salta addosso e se la fa (ricordate la famosa locandina del Vernacoliere Ambrogio s’è… la marchesa?) – solleva il suo scudo dinanzi alle accuse e respinge fieramente i dardi della calunnia. È proprio un Ettore e soprattutto un Fieramosca (forse meglio una Mosca Fiera, in all sense): se gli verrà presentato un progetto, forse – notate quel forse: è indispensabile per capire il personaggio e gli altri suoi compagni – la richiesta sarà finanziata…
Paolo Magnanensi ha comunicato un dato che ha fatto tremare la sala: «Nel secondo semestre la provincia di Pistoia ha registrato un calo di produzione del 14%, nell’artigianato del 68%». Ultimo viene il corvo, titolava Calvino in un racconto. E viste le notizie-catastrofe, Paolo Magnanensi svolge appunto questo ruolo: produzione a picco. Ma niente paura, gente di Quarrata: con 3 mesi di tavolo e un altro anno di speculazioni filosofiche, la crisi la supereremo. Anche perché tra un anno o saremo sopravvissuti o saremo morti tutti, no?
Una domanda: ma voi ci credete a queste demenze di nullafacenti che vivono di politica alle nostre spalle?

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Secondo round. Il problema della questione morale e del foraggiamento, da parte delle giunte farisee, dei consiglieri comunali e delle loro famiglie – che non avranno mai crisi neppure in tempi di crisi.
Qui non vogliamo mettere penna, cari lettori. Dovete fare solo una cosa, cioè leggere il commento che stamattina abbiamo trovato a uno dei post di Andrea Balli.
La cosa si presenta e si mostra in tutta la sua evidenza. Anche se la Sabrina se ne frega, la gente è stufa; è stufa di vedere che gli amministratori pensano solo al loro portafoglio e si levano dai coglioni (parola di Gaggioli) tutti gli altri con un colpo di spugna o di spazzola.
Schifo.

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Terzo e ultimo round, il problema degli argini dei torrenti e dei fiumi. Per prima cosa leggetevi il pezzetto di Marta Quilici e fate attenzione alle parole di Mazzanti.
Per seconda, ecco la notizia non-notizia, perché già annunciata ieri da noi: la trinità Gaggioli-Mazzanti-Dalì, dopo essersi incontrata con le opposizioni, se n’è uscita con una fumata nera. In altri termini nessuno farà sopralluoghi sugli argini perché… è evidente che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di togliere i privilegi a chi, in maniera non corretta, scorretta o addirittura abusiva, ha fatto degli argini quello che ha voluto.
L’argomentazione di questa non-decisione è stata meravigliosa: la colpa di quanto è successo spetta ai governi Craxi e Berlusconi, responsabili del primo e del secondo condono edilizio. E così le opposizioni stono state invitate a levarsi dai coglioni secondo il ben noto aforisma dell’ex-mistico professor Gaggioli. Ma se si dà la colpa a qualcuno, qualcosa che non va deve esserci, no Gaggioli? E voi risolvete il problema mettendo la testa sotto la sabbia come un branco di struzzi? Che uomini siete?
Scusate, gente, ma ve ne meravigliate? E perché? Mafia e politica in Italia sono una realtà all’ordine del giorno non solo a Palermo, ma dovunque un’amministrazione non fa il proprio dovere e si protegge il popò accusando gli altri e il passato per non assumersi alcuna responsabilità di sorta, anzi favorendo che ha fatto e disfatto a suo completo piacere.
A qualsiasi richiesta i tre dell’Ave Maria-Sabrina hanno comunque risposto no: no alle ispezioni sugli argini; no all’istituzione di una commissione mista di indagine Comune-Consorzio-Provincia; no all’abolizione dei privilegi di chi ha fatto degli argini una dipendenza di casa sua.
Insomma, parliamoci chiaro: il Sindaco non vuole che si veda niente, che si scopra niente, che si denunci niente, che si faccia pulizia. Ma allora, qui, siamo a Corleone?
Intanto a questo proposito Massimo Bianchi (An) ha prodotto questa sua riflessione sulle vergogne quarratine.
Ha scritto ai suoi colleghi dell’opposizione:
Cercherò di essere sintetico ma chiaro allo stesso tempo: a me pare che loro stiano girando intorno al problema e stiano troppo allargando la questione quasi per volere portare l'attenzione su altre cose.
È vero che c'è bisogno di interventi straordinari con cifre da capogiro e quindi intervento dello Stato ecc.; non entro nel merito di quanti soldi investa l'amministrazione comunale per la messa in sicurezza dei fossi; non entro nel merito di chi avrebbe dovuto fare o non fare quella cosa o l'altra.
Sono tutte cose giuste sulle quali è bene aprire una riflessione in maniera seria ma graduale; io con la commissione di stasera volevo sapere solo questo: visto quello che è accaduto, visto che il Consorzio Ombrone ha segnalato presunti abusi, visti i numerosi crolli degli argini… SI VUOLE INTANTO PROCEDERE AD UNA ISPEZIONE DA PARTE DELLA POLIZIA PROVINCIALE SUL TRATTO DI NOSTRA COMPETENZA!? (un sopralluogo, magari che si sappia in quali giorni, con la possibilità di essere presenti e con tanto di relazione dettagliata). Intanto chiedo solo questo... almeno si taglia la testa al toro senza dire che i cittadini devono denunciare sospette irregolarità ecc… in questo modo si fa prima: l'autorità interviene e con un sopralluogo verifica… chiuso!
Vi pare che abbiano risposto? A me pare di no, anzi tergiversano e vanno a rifinire in tutti altri discorsi…

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Quarratini di sinistra, questi sono i vostri amati amministratori. Ne siete proprio orgogliosi e contenti?

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[oggi più provocatori che mai!]

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto come previsto cari quarratini!Non c'erano dubbbi!Ma questi sono troppo forti!Comunque inutile commentare il post,basta leggere l'intervento di Massimo Bianchi,a cui faccio ancora i miei complimenti per come svolge il proprio lavoro di consigliere(dalla parte della gente),per capire come stanno le cose.Però almeno una cosa,a questa amministrazione,la voglio dire,ancora una volta,VERGOGNATEVI!Non mi dilungo oltre sennò "qualcuno" si stanca a leggere e si arrabbia...:))))F.B.

Anonimo ha detto...

invece non si arrabbia nessuno, anche perchè i blog sono fatti a proposito, quello che invece penso è che tutti ci lamentiamo dell'operato di questa amministrazione, la quale sicuramente avrà tra due anni (tempo di elezioni)qualche asso nella manica da calare sul "tavolo" per portare a se i voti. voglio ricordare che la gente non è stupida ma allo stesso tempo non riesce a cambiare le proprie abitudini e soprattutto pensieri.

Anonimo ha detto...

Ma questa gente ci deve sollevare dalla crisi, sa cosa è un impresa, l’impegno costante che ci vuole per mandare avanti una ditta e che quando torni a casa la sera da tua moglie pensi sempre al lavoro e lei si incazza perché la guardi poco!!!! Avere un impresa significa lavorare 24 ore su 24 quando si tratta di ditte di dimensioni come quelle di Quarrata. Comunque se sono loro che ci devono traghettare fuori dalla crisi è bene che abbiano chiaro che le imprese non si amministrano come loro fanno con Quarrata o Pistoia, vedi polemiche ultimi giorni.
Cosa serve a Quarrata? Voglio essere arrogante e volgio saperlo almeno in parte, certamente no tavoli che come disse Mario, i tavoli si apparecchiano e le finestre si aprono!!!
Occorre un progetto serio da parte delle imprese e soldi subito da parte delle amministrazioni, con i tempi mensili o semestrali che hanno come abitudine per qualunque cosa.
I progetti? Siamo pronti a Quarrata a fare un progetto che comprenda più imprese? Questo io non lo so’ spero di si e nel mio piccolo lotterò per questo. Anche se però mi giro indietro vedo tante ditte che hanno provato a consorziarsi e dopo poco tutto è fallito, i motivi principali? Molto semplice Soldi che quando c’era da pagare tanti mandavano le tratte indietro e quello di cercare sempre di portare i maggiori vantaggi al limite del legale anche oltre alla propria ditta però con le risorse del consorzio.
Tornado ai progetti, la cosa più semplice per il mobile imbottito sono le fiere che si svolgono ormai in tutto il pianta, quindi penso potrebbe essere utile trovare una manifestazione che fa al caso di Quarrata, ma soprattutto presentarsi con modellistiche appropriate, cioè quello che il mercato richiede, questo non lo posso dire io ma sono le imprese che lo devono sapere. Comunque per fare un esempio non è una poltrona da 15.000€ che si risolvono i problemi ma con modelli di produzione, anche se quello da 15000 fa desigin!!! A questo punto entrano in campo le amministrazioni che a progetto presentato lo finanziano tutto o in parte, penso meglio in parte, perché tutto quando si spende un po’ del nostro si dà di più.
Nel mercato di oggi dove la concorrenza sleale dei paesi come Cina, Romania ecc che producono con costi di personale imparagonabili e vergognosi rispetto hai nostri è quello ancora della modellistica una ditta x rimanere sul mercato oggi deve produrre più di 20 modelli all’anno, siamo pronti? L’indotto è pronto? X fare 20 modelli l’anno occorre tanta tanta volontà, comunque anche qui l’amministrazioni possono finanziare i progetti ma solo dopo che esso è realizzato, non su carta, perché i furbetti ci sono sempre.
Ci sarebbe da affrontare in modo approfondito anche la parte riguardante i cinesi delle nostre parti ma x ora evito.
Saluti
L.M.