venerdì 19 febbraio 2010

UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: UN SINDACO, UN DUCE


«… ad un certo punto ho sentito fiducia e stima venire meno. Quando si invitano gli uffici a baipassare l’assessore competente e rivolgersi direttamente al sindaco non è un buon segnale». Sono parole di Franco Burchietti, ex assessore alle finanze. E sono sconvolgenti: non perché siano terribili di per sé, quanto per le dichiarazioni che il Sindaco ha rilasciato ieri, quelle stesse che noi abbiamo bollato con il qualificativo di fredde come un cadavere.
E la Signora Sabrina non si smentisce neppure oggi. Il Tirreno scrive le sue parole dirette: «Il nostro statuto parla chiaro. Quando un assessore presenta le dimissioni, queste assumono valore irrevocabile»: è ovvio che il Sindaco non aspettava altro che le dimissioni di Burchietti. Via, lo sappiamo benissimo, e lo sapevano tutti, che SSG non vedeva l’ora di togliersi di torno questo compagno scomodo.
Il Tirreno mette in risalto un altro particolare molto significativo: «Il primo cittadino, impegnata per tutto il giorno ad organizzare l’incontro con il candidato alle regionali Enrico Rossi al Polo tecnologico, non ha avuto tempo per affrontare il dopo-Burchietti. Almeno così afferma». E in quest’ultima espressione si può leggere, senza ombra di dubbio, il più palese disprezzo della Sabrina nei confronti del suo ex-assessore: le cure politiche del Sindaco mirano in alto, sono indirizzate a Rossi e non a stupidaggini come le dimissioni di un assessore; come del resto lo erano anche quelle del coordinamento PD (leggete il suo sito), che non ha fatto neppure una parola di quella che è una stata una vera e propria crisi istituzionale, non una quisquilia.
«Non ho voglia di trasformare un mio disagio di posizione politico-amministrativa, in un ulteriore elemento di contrapposizione che rischia di allargarsi ad una dimensione “più esterna”, anche se riconosco ai dirigenti locali del Pd di aver affrontato il problema con responsabilità ed impegno nella ricerca di mediazioni». Così Burchietti parla su La Nazione.
Lo possiamo capire, ma non gli dobbiamo credere: specie quando dice che i dirigenti locali del PD hanno affrontato il problema con responsabilità ed impegno nella ricerca di mediazioni. Questo non possiamo prenderlo per buono, perché se davvero così fosse, la mediazione ci sarebbe stata comunque. Ma noi crediamo che la Sabrina sia un personaggio di per sé a-contrattuale, incapace di giungere a un qualsiasi accordo con altri: egocentrica e autoreferenziale, incapace di capire ciò che le ruota intorno perché da sempre abituata ad essere una piccola enfante prodige a cui nessuno ha mai detto di no e, se glielo ha detto, lei lo ha cancellato con un secco colpo di mano come certi pupi bizzosi. La peggio sindaca di Quarrata – come andiamo dicendo da mesi – ha azzittito anche i dirigenti del coordinamento. Integralista cattolica nel senso che del Vangelo (che pure cita nel suo bloggettino calligrafico, dove parla di ricerche di volti di fratelli) conosce solo l’aut-aut «o con me o contro di me», nôtre dame del Comun ha messo la museruola anche a Vito Brarbarani & C., li ha ridotti a suoi semplici lacchè, ne ha fatto i suoi servi. E questo è assolutamente riprovevole.
A questo proposito lasciamo ancora parlare Burchietti: «La realtà non è di un assessore che non collabora con gli uffici, ma viceversa, di una delegittimazione tale, sistematicamente condotta dal sindaco (punizione indiretta per la non subalternità politica?), da far sì che gli uffici si siano sentiti autorizzati, come è avvenuto, a non ritenere più come riferimento il loro assessore, ma di doversi rapportare direttamente al sindaco, a prescindere».
Pensate solo a questa espressione «punizione indiretta per la non subalternità politica» e cercate di afferrarla nel suo integrale squallore, nella sua più indecente viltà: essa indica che la Signora Sabrina pretende solo assoluta e cieca obbedienza; e lo ha fatto vedere benissimo con tutta la vergognosa questione Magazzini.
A lei, sublime governatrice delle sorti di Quarrata, compete ogni diritto di scelta, e chi non si allinea è destinato a fare la fine di Burchietti. Non così per Gaggioli, suo fido e fedele; né per Dalì. All’uno essa garantisce lunga vita perché mero esecutore delle auguste direttive del Sindaco; l’altro lei lo manovra senza sforzi perché gli garantisce abbondanti piogge di quattrini per una delle sue creature predilette, Il Cipresso, beneficiario di decine di migliaia di euro nel corso degli anni, solo perché fiancheggiatore e fan del Signor Juventus.
A fianco di questi due personaggi – spesso rozzi nelle loro espressioni, frutto anch’esse di scarsa intelligenza delle cose e di un animo pronto in ogni modo all’ossequio e all’obbedienza – la Sabrina conta su un capogruppo in consiglio che non si schioda dalle sue gonnelle e che ossequia la sua capobranco in ogni modo, anche sulla strada ben poco onorevole dell’affaire Magazzini.
Stavolta, lettori ed elettori di Quarrata, non siamo noi che diciamo queste cose per l’ennesima volta: stavolta a dirlo – e a dimostrarlo – sono i fatti e le affermazioni di un assessore decapitato tout court solo perché non obbediente alla Signora Duce di Quarrata. Dunque dovete crederci, perché ora ne avete la prova diretta sotto gli occhi.
Leggiamo ancora: «come sarebbe stato possibile per l’assessore al bilancio presentare lo stesso alla Commissione consiliare se addirittura non in possesso, nemmeno formalmente, dei documenti?»: Burchietti non aveva nemmeno le fotocopie del bilancio in mano; e questo grazie alla Signora SS ma anche a certi zelanti funzionari del Comune che si sono subito allineati con le volontà del peggio Sindaco di Quarrata.
Umiliato fino a questo punto, Burchietti, perché ha osato pensare con la sua testa. Umiliato – come scrivevamo ieri – nel non poter prendere alcun impegno con nessuno, perché comunque ogni sua parola sarebbe stata smentita e subordinata alla volontà di Sua Altezza Imperiale.
È quasi un anno che stiamo analizzando questa Signora e le sue malefatte. È un anno che stiamo dicendo cose che in séguito risultano puntualmente vere. È un anno che invitiamo tutti a riflettere sulle sorti di Quarrata.
Ed è ormai giunto il momento di chiedersi quale futuro vogliamo per questa città: se quello di una insopportabile padrona che non rispetta niente e nessuno, che mente in maniera spudorata, che carica il groppone della gente di spese assurde anche in prospettiva e che opera per indebitare sempre di più la città, che non si assume neppure le proprie responsabilità dicendo chiaramente quello che pensa: volevo fare fuori Burchietti e l’ho fatto; oppure un futuro meno faraonico ma più rispondente ai bisogni della popolazione e alle necessità di primaria importanza, che stiamo proponendo da mesi con la voce del buonsenso per dare vita a una davvero corretta e partecipata amministrazione cittadina.
È ormai l’ora di togliere la peggio Sindaca di Quarrata, incapace e inaffidabile, dal timone di questa nave che sta andando di corsa a sbattere contro gli scogli mettendo a rischio 25mila abitanti.

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

Povero Franco ridicolizzato anche da chi doveva essere al suo servizio ed invece facevano il suo lavoro...chi sarà il prossimo a saltate? Mauro o Sauleo?

Anonimo ha detto...

prima il mauro, poi il sauleo. ma anche la migliorini dovrebbe stare attenta: sulla questione morale è uscita dalla sala consiliare contestando la sabrina e non votando plebiscitariamente con lei.
comunque secondo me il sindaco non è tanto normale...

Anonimo ha detto...

Forse la Migliorini non l'avete capita bene. Vi fate infinocchiare così?

Anonimo ha detto...

La Migliorini è uscita dalla sala perchè a diferenza del Magazzini ha un minimo di dignità, ma proprio un minimo, però ricordatevi che la Migliorini siede su quei banchi voluta fortemente da Sindaco, quindi state certi che la Migliorini non la tradirà mai!

Anonimo ha detto...

La spiegazione che ha dato lei non è proprio quella che dici te. Rileggiti le cronache per benino...

Anonimo ha detto...

La Migliorini non lascerà mai.
ILLUSI!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

La Migliorini non se ne andrà, ma non credo sia importante...e Sauleo è sull'orlo di un crisi di...nervi!

Anonimo ha detto...

Mah,che dire?Questo sindaco,come sempre,si comporta come un bulldozer eliminando chiunque si metta in mezzo tra lei ed i suoi interessi politico-economici.A molti direi:chi è causa del suo mal pianga se stesso,agli altri che non l'hanno votata direi:forza e coraggio che tra poco anche lei sparirà(senza avere alcuna speranza,purtroppo).Per capire a che punto siamo arrivati basta leggere cosa ha detto il Mazzanti(mamma mia che gente ci governa)che di fronte alle richieste sacrosante delle famiglie dei bambini delle scuole della catena riguardo alla mancanza di sicurezza per loro ed i loro figli,si sono sentiti rispondere da questo emerito rincoglionito(per non dire peggio) che non ci sono soldi per far fronte alle loro richieste!!!!Ma qui siamo al grottesco!!!Per il campo di calcio di Vignole ci sono e per la sicurezza dei bambini e dei loro genitori no????Ma che caspita state dicendo?Vogliamo spenderli solo nella magia i soldi?Vogliamo che prima succeda qualcosa di molto grave prima di intervenire?Ma cosa ci vuole per farvi ragionare,una rivoluzione armata?Ma cosa avete nella testa?Siete buoni a pensare solo ai soldi e alle vostre carriere politiche?Ma non vi vergognate?Probabilmente no,altrimenti avreste un cuore!Che schifo che fate!!!!!F.B.

Anonimo ha detto...

voglio rispondere a F.B., hai perfettamente ragione nello schifarti sulle risposte vaghe del Mazzanti, ma voglio spezzare una lancia a suo favore, il Burchietti ci ha fatto capire che chi cerca di ragionare con la propria testa viene messo nella condizione di non lavorare più, quindi sicuramente il Mazzanti sa che non può andare dal Sindaco a chiedere soldi per il suo assessorato, tanto la risposta la conosce già, un bel NO grosso come una casa.

Anonimo ha detto...

"Se riesci a sopportare di sentire le verità dette da te, distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi..."

Anonimo ha detto...

«voglio rispondere a F.B., hai perfettamente ragione nello schifarti sulle risposte vaghe del Mazzanti, ma voglio spezzare una lancia a suo favore, il Burchietti ci ha fatto capire che chi cerca di ragionare con la propria testa viene messo nella condizione di non lavorare più, quindi sicuramente il Mazzanti sa che non può andare dal Sindaco a chiedere soldi per il suo assessorato, tanto la risposta la conosce già, un bel NO grosso come una casa».

E' una bella logica questa, guarda: meglio che far pulizia e mettere la gente stupida come il sindaco cone le spalle al muro, far finta di niente per restare a fare i pavoncelli in comune.
Bravo Mazzanti e bravi elettori che lo votate. In tasca vi ce lo trovate lostesso perché tanto la Sabrina va in tasca anche al Mazzanti.
Dio mio che intelligenza in queslla risposta tra virgolette! Continuiamo così, compagni di Quarrata! E grazie se si va a fondo di debiti e sperperi inutili!!!!!

Anonimo ha detto...

Tengo a precisare che non ho detto "che schifo che fai" riferito solo al Mazzanti(che comunque se lo merita) ma ho detto "che schifo che FATE" rivolto sia al Mazzanti sia alla giunta,ai consiglieri che la appoggiano e soprattutto,chiaramente alla "Ducessa"(ma secondo me Mussolini era un dilettante accanto alla SSG)!F.B.

Anonimo ha detto...

sì, era un dilettante, perché non aveva imparato a rovinare la gente sulle panche della chiesa come quelli della margherita!