UNA FOTO AL GIORNO… LEVA IL MEDICO DI TORNO: TANTI PROBLEMI, NESSUNA RISPOSTA – E IL ‘SINDACO DELLA PACE’ INVITA A SCORDARE IL PASSATO

La storia di Quarrata sotto l’illuminata Giunta Sabrina è un emblema per l’intera umanità. Al di là dell’infallibilità con cui l’amministrazione ha sempre operato. Ormai è cosa certa, non solo Benedetto XVI è infallibile, ma lo è anche il Sindaco, investito come tale per grazia di Dio, oltre che per volontà della nazione (una nazione di appena 169 voti in più).
Due le notizie di oggi, anch’esse emblematiche di questa straordinaria situazione per la quale sarebbe forse il caso di dedicare un santuario di devozione qui, nelle nostre terre (magari alla Querciola o alla Màgia, luoghi di miracoli) tanto per non smentire il devozionismo che – la Sabrina non lo ricorda, ma Quarrata è stata anche questa – subito dopo la fine della guerra voleva che la Madonna dell’asilo Bargellini si muovesse e versasse lacrime. E certo poteva farlo, se intravedeva quale sarebbe stata Quarrata sotto questa amministrazione Sabrina-2.
E scusateci se è poco, giovani leoni quarratini, manager rampanti, Gaggioli compreso che, in questo settore, come ex insegnante di religione, dovrebbe essere un esperto e andarci a nozze – pur se non dobbiamo sottovalutare le sue espresse doti di taumaturgo che trasforma gli argini guasti in argini buoni.
Oggi, cari lettori, siamo per l’ironia a ogni piè sospinto: o, se volete, per il sarcasmo, che meglio si adatta a questa nostra città in cui, nonostante i meeting della legalità, vi sfidiamo a trovare una (e diciamo una sola) cosa che sia in perfetta linea con il rispetto assoluto, matematico, certo della legalità.
Guardate le considerazioni di Daniele Ferranti circa la mega-bella-piscina di Vignole e fate i vostri conti in tasca per il futuro dei vostri figli. C’è da chiederci se il progetto Bartoloni-&-C. davvero QUADRA o non riuscirà a QUADRAre mai – ma anche se parliamo sarà tutto inutile perché per la Sabrina i tecnici che hanno manipolato Quarrata sono come Giovanni Paolo II, santi subito. E c’è poi da chiedersi anche se l’operazione tubercolosi sia stata davvero gestita nell’ottica della trasparenza e della comunicazione, secondo i principi dei diritti del cittadino ad essere tenuto al corrreente di quel che accade.
Vada da sé che la TBC non è una malattia particolarmente feroce, oggi almeno: ma era proprio necessario farla così lunga e occulta fino a generare solo i soliti sospetti e incomprensioni fra istituzioni e cittadino?
Eppure guardate cosa dice, in buona sostanza, SSG, il Santo Sindaco Gori: «Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato: scurdammoce o passato, simm’ e Quarrata, paisà!».
Davvero l’ottica giusta per il paese della legalità, per il posto in cui si vive bene. Venite, venite cicogne! Ci pensa la Sabrina a ospitarvi alla Laghina e alla Casa di Zela!
Dimostrazioni di questo suo democratico e trasparente modo di operare, la Sabrina ce ne offre ogni dì, dall’alba al tramonto: a partire dai gesti eroici di Nicola Magazzini, agli inni in consiglio di Luca Gaggioli, alle spese senza senso per tutto tranne che le necessità di primaria importanza.
Sursum corda, in alto i nostri cuori: Te Sabrina laudamus, te dominam benedicimus!
E stiamo freschi.

Post scriptum

Citiamo alcune righe dall’articolo di Giancarlo Zampini sulla TBC in via Torino: Una madre non italiana si è lamentata per come è stata accolta dalle strutture sanitarie, usando anche parole forti. Ha risposto Rino Agostiniani, primario di pediatria dell’ospedale del Ceppo: «Il nostro sistema sanitario è fra i migliori al mondo, anche per come si trattano le persone, se può dimostrare quanto lamenta prenderemo i dovuti provvedimenti. Lei, dice ancora Agostiniani, viene da un altro paese, sappia che in Italia si garantisce assistenza di qualità senza mettere mano al portafoglio».
Non vi sembra di sentir parlare la Sabrina riguardo ai sacchi di rena del suo fedele Magazzini…? Se la signora non italiana potrà dimostrare di essere stata presa a pesce in faccia, allora l’USL interverrà.
D’ora in poi, cittadini e Quarratini, dovremo sempre presentarci agli uffici con Le Iene, la telecamera nascosta oppure il registratore; e al limite anche con un notaio.
E ringraziamo il cielo che il sistema sanitario italiano non costa una lira – a tal proposito bisognerebbe anche considerare gli scandali delle false ricette e delle truffe che sono quasi all’ordine del giorno, specie in certe regioni.
Ma il tono, gente, è spettacolare: Lei, dice ancora Agostiniani, viene da un altro paese, sappia che in Italia si garantisce assistenza di qualità senza mettere mano al portafoglio.
Se la cronaca dello Zampini è fedele e le parole sono state quelle, la frase sembra avere un bel sapore xenofobo, se non addirittura razzista.
Complimenti!

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