lunedì 5 aprile 2010
IL PUNTO
14. AHMADINEJAD MINACCIA OBAMA – ELEZIONI: ALL’AQUILA LE CARRIOLE NON SERVONO; VELTRONI ATTACCA BERSANI – PRETI PEDOFILI E SINDROME DELLO ‘SHARK’ – QUARRATA: SULL’ACQUA LA SABRINA LASCIA L’AULA – SMOG AGLI OLMI E ‘TAVOLI’ A SCIALO – SCUOLA D’ARTE E POLEMICHE.
Domenica 4 /Lunedì 5 aprile 2010 – Pasqua & Pasquetta (senza troppo sole).
L’Iran non si lascia intimidire dall’Occidente ed è bene che Obama se ne renda conto. Lo sappiano tutti o no che quando alla guida di un Paese c’è un folle, nessuna sanzione è sufficiente a fargli cambiare idea? I persiani – perché così si chiamano da millenni – muoiono di fame, ma un aiatollah e un presidente eletto non si sa bene come, riescono a far star peggio un intero popolo solo in nome di una legge inventata da un cammelliere del deserto che però aveva sposato un ricca vedova e si sera ben sistemato – e allora sì che poteva dire di essere un privilegiato da Dio! E più aspetteremo a chiarire la questione, peggio ci troveremo con la faccia contro il muro…
Il giorno delle elezioni – sì, quelle della sonora batosta della sinistra – i PD aquilani avevano ben pensato di tornare in piazza con le carrette per manifestare contro Silvio e le destre. La polizia le ha tolte dalle mani dei manifestanti: le proteste non sono servite e la decisione delle forze dell’ordine è stata, a nostro giudizio, provvidenziale anche per i PD. Pensate cosa sarebbe successo se gliele avessero lasciate: gli aquilani contestatori avrebbero dovuto sgombrare dal centro anche le tonnellate delle schede votate dai loro concittadini a favore del Cavaliere. E che vergogna dover fare quello sgombero elettorale, no…?
E a proposito di PD, basta un passo falso e, in questo nuovo partito democratico che finge di essere il prosecutore del riformismo craxiano, tutti mostrano il lato più… riformista. Veltroni, dopo tutti i danni fatti al partito, s’è messo contro Bersani accusandolo di tenere fermo il partito. Bersani ha risposto che il partito è in piedi: sì, ma fermo come un palo; almeno fintantoché si darà credito e spazio alla Rosy e al profeta abruzzese dell’Italia dei Valori.
Preti pedofili. Ne spuntano fuori almeno 5 al giorno. E il Vaticano, con Benedetto XVI in testa, lascia il volto dell’imbarazzo e prende la maschera dell’ira. Dacché mondo è mondo, queste cose sono sempre successe. Ma ora pare che sia scoppiata una vera e propria sindrome dello shark: tutti addentano con la stessa rabbia folle dello squalo. Non che i preti non debbano pagare per le loro colpe, ma è il caso di dire che qui siamo dinanzi a una vera e propria moda. Che fa vendere più giornali, anche. Facciamo meno parole e più fatti, per favore?
Quarrata è ricca di fatti – ovviamente negativi.
Si comincia dallo smog agli Olmi. Interrogazioni a cui l’amministrazione non risponde: e Pratesi (CittàPerTe) lo dice. Ma forse l’amministrazione risponde mai a qualcosa che non sia, per esempio, la difesa arroccata per un consigliere che vende rena agli alluvionati di Natale…? Lo diciamo da una vita che SS(G) è muta (e impunita). Si vede che non basta. Ripetiamolo: l’amministrazione non risponde a nessuna domanda e non fa un bel niente! Sullo smog a Olmi lo sa bene Daniele Manetti che da quasi 10 anni ripete inutilmente le stesse domande. Non sarà venuto il momento di mandare a casa questi disamministratori così democratici? Ora inventano un nuovo tavolo con la Provincia per il 7 aprile: non hanno mangiato abbastanza finora? E alla SS(G) non è bastata la colomba di Pasqua?
Stessa storia sul problema qualità acqua nella frazioni di pianura. La questione è stata affrontata e votata all’unanimità da maggioranza e opposizione, insieme alla richiesta di rinunciare alla privatizzazione di un bene dell’umanità. E la Sabrina che ha fatto? Per non essere l’unica bastiana contraria, per non votare contro la decisione del suo stesso schieramento… è uscita dall’aula ed è tornata solo dopo: ma ormai è chiaro che, se pure per una materia non particolarmente decisiva, i suoi puffi non la seguono più e non la considerano più come il loro capo indiscusso. Meglio che nulla anche questo: del resto le cadute dei grattacieli iniziano da piccole, impercettibili crepe che portano al collasso all’improvviso.
La storia dell’istituto d’Arte, presto liceo artistico Petrocchi, è un’altra delle prove del malgoverno dell’amministrazione Sergio-Gori. Per stilare una nuova convenzione Comune-Provincia e mettere la presidenza del Petrocchi in grado di ottenere aule e ambienti più adatti alle necessità degli studenti, ci sono voluti dei mesi e l’intervento dell’opposizione. Se per scrivere una pagina ci vuole così tanto, vi immaginate quanto dovranno aspettare gli abitanti di Montemagno per vedersi riasfaltare la strada? Almeno un paio di secoli. Quanto poi alla polemica sollevata dalla professoressa Pastacaldi sullo scarso interesse dei Quarratini per l’istituto d’arte, forse occorre chiarire un paio di cose.
La preside dice che gli iscritti al Petrocchi di quest’anno sono solo 5: ribatte la Scuola Media di Quarrata che sono 15. Ma non si dice che di questi studenti, 10 si sono iscritti alla sede di Pistoia e non a quella di Quarrata…
Il problema è un altro: la presenza dell’istituto Petrocchi a Quarrata fu – diciamolo pure – un buco nell’acqua, una anomalia voluta fortemente dall’ex-Assessore Bracali, insegnate e vicepreside della sede quarratina dell’istituto stesso. Ma per parlare fuori dei denti, non sarà questo istituto e neppure il megaprogetto del design, che la SS(G) vuole a tutti i costi alla Màgia, a risolvere la crisi del mobile e a rilanciare l’economia del settore. Quando gli industriali e gli imprenditori vorranno design, sapranno da sé a chi rivolgersi senza che nessuno gliene debba dare suggerimenti. O si capisce questo, o si capisce poco.
Come questa amministrazione comunale avventurista e spendacciona.
Buon aprile acquoso a tutti!
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