Si diceva, una volta, che non si inizia a costruire una casa dal tetto. Si diceva che bisogna iniziare dalle fondamenta, altrimenti la cosa non ha senso; è una idiozia.
E invece eccoli qua: tutti in fila. Belli, tranquilli, sorridenti e felici. Di che? Di prendere i Quarratini per i fondelli. Ed ecco perché.
Con la solita mielata filosofia delle soap opera, dei reality, delle telenovelas di bassa lega, stamattina – 16 aprile – i giornali di cronaca aprono la scampanata per il raddoppio dell’asilo di via Lippi, un’opera che valorizza il paese dove nascono i bambini, il posto dove si vive bene.
E l’amministrazione, che vuole darsi un contegno quasi serio e una credibilità agli occhi di chi ha finora tradito, è lì, con il suo tamburino di latta, a fare bella esibizione di sé nella persona della peggio Sindaca di Quarrata, ritratta accanto ad uno dei suoi funzionari dell’ufficio tecnico.
Applausi. Sinceri. Perché un asilo raddoppiato non è una cosa da poco: è un impegno serio e lo riconosciamo senza mezzi termini. Ma accanto a questo servizio necessario, utile, indispensabile, ci sentiamo in dovere di richiamare l’attenzione degli elettori anche sul resto del non-progetto amministrativo della Giunta.
I Quarratini riflettano anche su questi altri elementi probatorii:
- l’Assessore Mauro è contrario – nelle sua ponderata filosofia di vita, di cui sembra essere maestro – a fare installare qualsiasi punto luce su qualsiasi strada comunale, sia pure la più contorta e pericolosa nelle notti d’inverno buie e nere come l’inferno e la sua barba: ma la Villa La Màgia, di cui la Sabrina dice che noi siamo padroni, brilla di notte della luce delle stelle di mille galassie, ininterrottamente estate e inverno, con uno spreco di energia da fare schifo;
- l’acqua è un bene comune e perciò non va privatizzato e affidato alle mani delle compartecipate perché altrimenti finiremo con il pagare un metrocubo di acqua da 10 euro in su: ma quando tutti votano su questa verità lampante e lapalissiana, ecco che la peggio Sindaca di Quarrata se ne va dall’aula perché – con solare evidenza – è contraria e preferisce, secondo la sua ottica affaristica della cosa pubblica, che a profittare siano proprio le aziende privare;
- l’Assessore Mauro è favorevole al ritorno alle origini e magari anche al riscaldamento biologico con i ramicci raccolti nei boschi, ma quando si sposta da casa non va francescanamente al lavoro a piedi: adopera l’auto pure lui (come fanno, crediamo, quelli della sua Sinistra, Musumeci in prima linea);
- l’Assessore Mauro è favorevole alla bicicletta, ma non crediamo che venga in bicicletta al Consiglio comunale, anche se si è fortemente impegnato a far spendere ai Quarratini 3 milioni di euro per le piste ciclabili che serviranno a non più di 25 appassionati su 25mila residenti.
Eccola la filosofia della contraddizione della giunta SS(G).
Nel frattempo, secondo la ben nota esclamazione del Senato romano in La pazza storia del mondo di Mel Brooks (1981), se il popolo non ha neppure l’aria per respirare (vedi Olmi, Legambiente e Manetti), fanculo il popolo!
E Fortini non ce ne voglia se siamo sboccati: è solo per citazione. Ci perdoni in nome di Raiperunanotte, Luttazzi e Grillo – tutta gente della sua fine risma…
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